una vecchia amicizia

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Venerdì mattina tornando a scuola cercai di evitare qualsiasi sguardo di Stefano , avevo intenzione di dimenticare tutto ciò che c'era stato tra noi. Tutte le ore di lezione le passai guardando fuori dalla finestra.
"Gabriele , gentilmente potresti stare più attento invece di fantasticare ? " urlò la prof facendomi sobbalzare sulla sedia. "Scusi prof ero distratto".
Stefano mi guardò ridendo e invece di ricambiare il sorriso gli feci il dito medio.
Al termine delle lezioni mi fermai fino a tardo pomeriggio in biblioteca a leggere libri . Verso le 7 tornai a casa e accesi internet per fare delle ricerche e subito mi arrivò una notifica di Facebook. Era un'amicizia di jeck un vecchio amico delle medie che si era trasferito a Londra per finire gli studi. La accettai e subito gli scrissi un messaggio chiedendogli come stava . Lui mi rispose che andava tutto bene e che finalmente aveva finito gli studi ed era un cerca di lavoro. Passammo ore a messaggiare e vedendo che si era fatto tardi lo salutai e andai a letto . Mi addormentai dopo un lungo sospiro appoggiando la testa sul cuscino.
Il mattino seguente a scuola ero talmente immerso a pensare a Jeck che non vidi Stefano che veniva verso di me . Caddi a terra e rialzandomi Urlai minacciandolo di stare attento .
Alla ricreazione andai alla macchinetta a prendermi qualche stuzzichino da mettere nello stomaco., che mi "supplicava"di mettere qualcosa dentro. Mi ero dimenticato il telefono sul tavolo e tornando non lo trovai più. Cercai nello zaino pensando che fosse caduto mentre mi alzavo ,ma li non c'era. Alzando lo sguardo vidi Stefano che aveva il mio cellulare ed era talmente intento a guardare il contenuto che non si accorse che gli stavo andando incontro arrabbiato. :" Ridammi subito il telefono". Urlai inferocito. Guardandomi e col suo solito sorriso sarcastico mi riconsegnò il telefono.
Nel fine settimana decisi di fare una passeggiata con Valentina, ma mentre la stavo andando a prendere mi chiamò dicendomi che aveva un imprevisto e non poteva uscire. Non sapendo dove andare tornai a casa. Lungo la strada incontrai jek che sorpreso di vedermi mi domandò dove andavo. Gli risposi che stavo tornando a casa. "Senti ti va di fare due passi con me ?" mi domandò jek.
" grazie molto volentieri", risposi sorridendo. Passammo tutto il pomeriggio a passeggiare e a cazzeggiare. Verso tarda sera mi riaccompagnò a casa.

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