la lettera

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La mattina del mio rientro a scuola mi accompagnò mio padre. Un gruppo di ragazzi si avvicinò e mi domandò come stavo. Risposi che mi sentivo meglio. Mi arrivò un messaggio era Stefano" alza gli occhi" c'era scritto nel messaggio. Alzai gli occhi e lo vidi. Lo raggiunsi. " vieni c' e troppa gente che ci guarda " disse Stefano. Mi prese per un braccio e mi portò dietro la scuola dove nessuno ci poteva vedere.
" come stai!" mi domandò. Iniziai a sillabare la risposta ma non feci in tempo ad aprire bocca che si fiondò su di me e mi baciò. Fu un bacio intenso mai fatto prima, poi si staccò e disse" Gabriele credo di amarti". " Stefano non sai che stai dicendo smettila. " mi staccai e me ne andai in classe. Dopo un po entrò lui e passando vicino al mio banco lasciò cadere un biglietto. Lo aprì e lo lessi , rimasi sbalordito leggendo il contenuto. Nella lettera c'era scritto
" Gabriele in queste poche righe voglio dirti che sono una persona egoista, che se ne approfitta degli altri, una persona debole. Gabriele voglio te , voglio amarti perché ho troppo odio nella mia vita, non voglio perderti."
Chiusi  la lettera ed esclamai. " whau non pensavo che Stefano fosse capace di scrivere queste parole tanto toccanti.
Stefano iniziò a corteggiarmi , a regalarmi cioccolatini , iniziò a dirmi che ero dolce come il cioccolato.
Venerdì pomeriggio mi domandò se avevo voglia di passare il pomeriggio con lui, risposi di si e subito sul suo viso comparve un sorriso indescrivibile.
"Ti amo" mi disse avvicinandosi a me. Non gli risposi gli sorrisi e come non avessi mai fatto lo baciai. Inviai un messaggio a mia madre dicendole  che  sarei andato a studiare a casa di un amico e che non sarei tornato a casa. La campanella suonò io e Stefano prendemmo l'autobus. Per tutto il tragitto mi accorsi che mi guardava.

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