il bacio

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Il giorno dopo alla fine delle lezioni   Stefano mi fece un succhiotto sul collo e mi obbligò a slacciargli i pantaloni per farsi toccare. Io rifiutai supplicandolo di smettere ma lui  mi strinse le braccia per non muovermi e mi morse le labbra. Riuscì a respingerlo e ad andarmene. Tornai a casa e mandai un messaggio a Valentina dicendole che a pomeriggio sarei andata a casa di jek. Pranzai con un insalata, mi era passata la fame ero davvero tanto felice di rivedere jek. Arrivò pomeriggio mi vestì e andai da jek. Lui mi aspettava sulla porta , mi fece entrare e andammo in cucina.
" che film guardiamo"? Domandai
" possiamo guardare un film horror " propose lui
" dimmi dove hai i film che scelgo io " risposi guardandolo
Sotto la TV nel cassetto ci sono dei film scegline uno.
Aprì il cassetto e presi un DVD senza guardare cosa avevo in mano e glielo porsi.
" mhhh hai scelto Dumbo" disse lui mettendosi a ridere. Dai vai a sederti faccio io.
Mi misi sul divano e lo aspettai.
" faccio pop corn ?" "si dai !. Risposi felice.
Ci sedemmo sul divano e iniziò il film.
Lo guardai , dio quanto era bello. Lui si accorse che lo guardavo a bocca aperta e ridendo mi disse:" È vero che sono bello, ma ti perderai il film se continui a guardarmi " " hai bisogno di qualcuno che ti ami," " ne ho bisogno dissi guardandolo imbambolato". Ci guardammo negli occhi.
Sinceramente c'è una persona che ti ama e magari è molto vicino a te " disse jek. Iniziai a piangere ascoltando quelle parole. " Hei Gabriele " disse asciugandomi  una lacrima che stava cadendo. Sollevai  la testa e lo vidi dispiaciuto. Feci un respiro e prendendo il suo viso tra le mie mani lo baciai intensamente. Mi staccai dopo essermi accorto di ciò che stavo facendo.
Lo vidi immobile sbalordito,pietrificato dal gesto. " oddio perdonami non era mia intenzione , non capisco cosa mi sia preso". Gli chiesi scusa e scoppiai a piangere. Mi alzai e scappai via , iniziai a correi più veloce che potevo,  caddi e subito Iniziai a vedere tutto nero. Mi svegliai non capì cosa era successo, vidi una persona di fronte a me, era mia madre. " mamma cosa è successo dove sono" domandai preoccupato. "Figliolo sei in ospedale, una macchina ti ha investito. Sei stato addormentato per 5 giorni e mi hai fatto preoccupare. Un' infermiera si avvicinò al letto e mi tolse la flebo che avevo al braccio. Giovanotto puoi tornare a casa sei guarito. Rimasi a casa per due settimane e in quei giorni venne a trovarmi jek. Era molto preoccupato, mi disse che ciò che era successo quel pomeriggio non doveva più succedere perché lui non era gay come me ma era un uomo come tutti gli altri. Lo guardai e mi scusai nuovamente.

Un amore infinitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora