Uscimmo dal bagno e lui mi teneva per mano perché barcollavo un po', mi accompagnò nella sua macchina e...Non capivo niente, tirai un pugno a cruscotto della sua macchina come una deficiente, iniziai ad imprecare cose senza un senso logico. Lui mi teneva la mano sulla coscia, facendo su e giù, non so perché ma sta cosa mi eccitava, mi eccitava tanto. Gli presi la faccia e lo baciai, le nostre lingue si incontrarono senza più staccarsi, erano unite, creavano dei movimenti circolari e dio, le sue labbra sapevano di menta.
Cazzo, lo stavo facendo davvero. Continuai a baciarlo e una mano scese sui suoi pantaloni, la sua erezione pulsava, pulsava davvero tanto.
Non sapevo cosa fare; mi trovavo in un circolo e non sapevo come fermarmi.Mi sentivo cosi stupida, un'essere spregevole e pensare che prima ero totalmente diversa.
Finimmo per fare sesso, era solo sesso, non stavo facendo l'amore. Provai a pensare che erano solo dettagli ma non era così, stavo provando a mentire a me stessa, l'unica verità era che stavo scopando con un altro, di cui non sapevo neanche il nome o probabilmente lo avevo rimosso.
Non sapevo se raccontare la verità a Fede, ci pensai e ripensai mentre il tipo sconosciuto mi riaccompagnava a casa, iniziavo a essere lucida e a capire la gravità della cosa. Decisi di dormirci su e l'indomani avrei deciso cosa fare.
Ero arrivata a casa, salutai il tipo dicendogli un semplice 'addio' che lui interpretò con una faccia interrogativa ma non eroi vena di spiegazioni cosi resi e me ne andai come se nulla fosse. Entrai in casa, chiusi la porta e mi recai in bagno. Ero brutta, più del solito, mi facevo veramente schifo. Mi sciacquai la faccia per provare a riprendermi ma niente. Mi sentivo viscida, un verme, non ero mai stata così male.
Decisi di andare a dormire senza nemmeno mettermi il pigiama. Mi continuavo a rigirare nel letto, così, dal nulla e pensavo, pensavo, e dopo due ora finalmente mi addormentai.
Mi risvegliai l'indomani, era dannatamente tardi, e non avevo voglia di fare niente. Cosi decisi che lunedì sarei andata a scuola e il pomeriggio mi sarei dedicata allo studio, che trascuravo da un po'. Erano passati vari mesi ed era ormai già febbraio e sarebbe iniziato il nuovo quadrimaestre e non mi sarei dovuta portare debiti quest'estate se volevo passarla con Fede se tutto sarebbe andato per il verso giusto.
Passai la mia giornata a guardare serie tv e mangiando cibo spazzatura. Erano ormai le 19.30 di sera e non avevo ancora chiamato Fede, presi il telefono e lo chiamai.
"ehi amore" dissi fredda.
"ah, ma sei viva piccola" mi rispose.
"mi manchi" continuai ripensando a lui
"apri la porta, sono fuori" continuò lui ridendo.
Mi alzai e aprii la porta, lo vidi, bello come sempre, con una giacca bordeaux, una camicia bianca e un pantalone che sembrava di raso nero, aveva dei mocassini, era perfetto.
Sentii dentro di me un senso di colpa immonde, mi avvicinai lentamente e lo baciai.
Era un bacio a stampo, freddo come il ghiaccio, che non faceva passare emozioni.
Lo portai per mano sul divano in cui avevo passato la mia giornata, gli tolsi la giacca e la posai al lato. Non sapevo bene che fare, ma dovevo dirglielo, mi sentivo in bisogno, non volevo avere questo peso, alla fine ero ubriaca e io amo lui, il mio Fede e avrei tanto sperato nel suo perdono.
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Ecco il nuovo capitolo, dopo davvero tanto, scusatemi, ora scriverò subito il continuo e lo pubblicherò domani mattina, pensavo di scrivere un'altra storia che volevo chiamare "RESET" in cui parlerei di me ma censurerei i nomi che riguardano amici ecc, fatemi sapere se vi piace come idea, e quando volete il primo capitolo di essa e di questa storia, commentate✨adios, deb.