Capitolo 22

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Non ci posso credere, non può essere vero.
-ditemi che è un sogno-
Continuo a spingere il pulsante che ha come immagine la campanella, quello che dovrebbe dare l'allarme, ma non funziona, maledizione, lo sapevo di non potermi fidare di questo stupido aggeggio.

"Non è che se continui a premere sul pulsante lo aggiusti."

Mi dice Chase che è seduto in un angolino.
Sbuffo e mi siedo anch'io, togliendo i tacchi, sono scomodissimi, è tutta colpa loro, anzi di Zoe, o meglio di Dylan e della sua stupita gelosia, o di Kate, dovevo rimanere con lei, o forse è semplicemente colpa mia e del mio orgoglio, se mi fossi cambiata, avrei preso le scale e tutto questo non sarebbe successo.
Poi tra tutte le persone presenti in questo hotel, dovevo rimanere chiusa in ascensore con Chase?
È inutile la mia vita si prende gioco di me.

Provo per l'ennesima volta a chiamare con il cellulare, ma nulla, nemmeno una tacca.

"Si accorgeranno presto che è rimasto bloccato e ci faranno uscire."

Non mi sono accorta di aver comiciato a respirare faticosamente.
La frequenza dei miei respiri aumenta sempre di più e Chase si avvicina per poi tirarmi verso di lui dalla gamba.
Ed ora siamo uno di fronte all'altra in uno strano intreccio.
Mi prende il viso tra le mani e mi guarda dolcemente.

"Respira lentamente."

Provo a seguire il suo consiglio, ma già da quando sto tra le sue braccia mi sento meglio.

"Sta tranquilla, andrà tutto bene, te lo promentto"

"Non sei solito a mantenere le promesse."

Dico con un filo di voce.

"Quale promessa non ho mantenuto?"

Distolgo lo sguardo dal suo, non riesco a reggerlo, non dopo questa domanda.

"Avevi detto che saresti rimasto."

"Sono qui"

Cerca il mio sguardo che continua a fuggire disperatamente.

"Non ci sei stato per due anni"

Mi sfugge un piccolo singhiozzo, le lacrime spingono ma le ritiro su, mi sono ripromessa di non spenderne più neanche una per lui.

"Mi hai chiesto di andare via, ed è quello che ho fatto."

"Ti aspettavi ti facessi i complimenti per quello che è successo?"

"Allora come sarei potuto rimanere?"

"Non facendo quello che mi hai fatto."

Il silenzio si impadronisce dell'ascensore, sciolgo l'intreccio per tornare in piedi, voglio riprovare a suonare la camapanella, magari ora funziona, ma vengo bloccata da lui che mi trattiene per il polso.

"Lasciami Chase, sono stanca, davvero."

Mi lascia andare ad io mi metto in piedi, abbastanza sorpresa dalla sua reazione, non è il tipo che lascia correre, o fluttuare i discorsi a mezz'aria senza concluderli.

Riprendo a spingere quel maledetto pulsante, ma non ne vuole saperne di funzionare.

"Non pensavo fosse Zoe"

Mi volto di scatto verso di lui, che è ancora a terra.

"Ti ho detto che non voglio spiegazioni riguardo quella sera, perché non ce ne sono."

Il tono della mia voce è molto più alto.
Non voglio parlarne, non ora che sembrava tutto superato, non ora che riesco dopo tanto a guardare Zoe negli occhi parlandole, non ora che la mia vita sembrava finalmente staccata dalla sua.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 05, 2018 ⏰

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