Chapter 15

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Music:
Tornerai Da Me ~Irama

SHDY

Non sono uscita con gli altri stasera.
Non mi sentivo in vena.
Ho evitato nei modi più assurdi Riccardo,per il momento ho deciso di non parlargli.
Sono quasi le undici,qua fuori fa un po' freddino e io sto in pantaloncini.
Sdraiata come una barbona sulla panchina del parco,riesco a pensare solo a due persone:
Michele e Riccardo.
Mi sento decisamente meglio rispetto a stamattina,ma pensare così tanto a loro mi sta facendo scoppiare la testa..
E Rimini?
Poi questa da dove gli è uscita ad André?
Non dico che sia una brutta idea,anzi,però al solo pensiero che Mike possa esserci io... Non so che fare.
Quasi rido all'immagine di una me dispersa per le strade di Milano,io che ci camminerei ad occhi chiusi!
Dovevo essere proprio tanto ubriaca...
E Michele che mi trova? Riccardo che mi cerca? Che gran casino! Vogliamo aggiungere la reazione di quest'ultimo al bar?
Io sciocco,basta e ciao.

Muoio dalla curiosità di sapere cosa sia successo.
Non ci riesco ad aspettare.
Alzo la testa osservando le pompose chiome degli alberi illuminate dai lampioni.
C'è brutto tempo,però mi mancava.
Qualche goccia mi tocca il naso e mi ritrovo a sorridere sinceramente come una cretina.
Prima di quanto pensassi la pioggia comincia a calare più ritmicamente, finché non mi ritrovo a correre a cercare riparo.
Se piove significa che domani farà più caldo, è sempre così.
È meglio andare a casa subito,se no qua le strade si fanno fiumi.

Cerco di fare più in fretta possibile,tanto non mi sono allontanata molto da casa,forse sì,però qua sta piovendo troppo e i miei tentativi di bagnarmi il meno possibile svaniscono.
Soprattutto quando passa una macchina di tutta fretta e completa l'opera schizzandomi.
Inutile correre,tanto ormai la cosa è fatta,sprecherei solo fiato e io ho la resistenza di un'elefante obeso.
Sento il suono di un clacson a pochi metri da me, l'auto ha girato.
Mi volto per capire chi è e vorrei non averlo mai fatto.
«Shady,sali.» dice con voce ferma.
Non poteva essere Thomas o qualche altro svampito?
Continuo a camminare con lui che mi viene d'appresso.
Il cuore martella e pure tanto.
Ho le mani che quasi tremano.
E il mio stomaco si contorce.
«Shady» starnutisco girandomi verso di lui.
Mi guarda coi suoi occhi scuri.
I capelli scompigliati.
Osservo i tatuaggi sulle sue braccia e ripenso a quante volte ho tracciato col dito i contorni di quella piuma indelebile.
Scruta ogni parte del mio corpo.
E a me sembra di essere tornata indietro nel tempo.
All'ultima volta che l'ho visto.
Stessa situazione.
Io sotto la pioggia e lui che mi guardava.
"Hai ragione Michele. Tra noi non ci sarà mai niente" gli avevo detto.
Una fitta al cuore sento ripensando a quel cavolo di video.

Lo sento sospirare.
Accosta con la macchina e scende,mentre io rimango inchiodata a guardarlo mentre s'avvicina.
Andando avanti così mi verrà un'attacco cardiaco,me lo sento.
C'ho il cuore che vuole uscire dal petto,le gambe molli e lui è di fronte a me.
«Testarda come sempre direi» attesta mettendo le braccia conserte.
Si lascia bagnare dalla pioggia.
I vestiti gli si appiccicano addosso.
E lui guarda la mia maglia rosa diventata trasparente.
Segue le linee del mio corpo.
E si ferma sui miei occhi.
La sento bruciare quella voglia di piangere e prenderlo a pugni. La sento.
«Puoi parlarmi almeno!» si infastidisce «per favore» dice infine rendendosi conto di aver alzato un po' i toni.
«Che vuoi.» la mia voce esce piatta, nessuna emozione a tradire.
Si illuminano i suoi occhi sentendomi parlare,ma solo per un secondo e poi sbuffa passando una mano sul ciuffo zeppo d'acqua.
«Volevo farti salire in macchina per non farti bagnare,ma evidentemente il mio buon'intento è fallito!»
«Beh, è fallito a priori,visto che mi hai fatto praticamente la doccia!» sbotto.
Sospira frustrato chiudendo gli occhi.«Okay...» borbotta tra sé e sé «ora anch'io sono bagnato,quindi siamo pari... E che cazzo! Come ci salgo in macchina ora?» impreca.

Se io dovessi vedere due persone ferme sul marciapiede sotto la pioggia a parlare,le prenderei di certo per pazze.
Ed ecco cosa siamo io e Mike.
Due insani.
Sospiro abbattuta guardando l'auto più in là.
In fondo è sceso per me incurante della pioggia.
Forse glielo devo.
Passano lunghi minuti di silenzio e poi finalmente lo dico.
«Vi-vieni ti... Ti faccio asciugare a casa mia» non so nemmeno con quale coraggio l'ho detto,ma l'ho detto.
Rimane un po' perplesso, sicuramente non se lo aspettava che lo dicessi
«Però sbrighiamoci» lui annuisce cominciando a camminare.

Stiamo a camminare distanti uno dall'altro.
Lui che vaga coi pensieri e io che lo guardo.
Guardo tutto quello che mi è mancato.
Le spalle larghe.
Il fisico asciutto.
I lineamenti mascolini.
Le sue labbra morbide.
Lo guardo e non ci riesco a smetterla.

Pochi passi ci dividono dal mio appartamento.
Se la vicina ci vede così,posso star sicura che si metterà col binocolo a spiarci.
Questa mi odia,aspetta sempre il momento giusto per potermi denunciare.
Quasi rido all'ultima volta che ha fatto venire i carabinieri.
"Signora stavolta che è successo?" chiedeva uno di loro.
"Ha detto che la signorina Cherkaoui ha dei comportamenti sospetti" aveva detto quello più giovane,trattenendo una risata.
"Scusi,ma lei non se ne da pace? Alle due di notte che comportamenti sospetti posso avere? Io dormo, signora,D-O-R-M-O!!" avevo sbottato tornandomene dentro.

Giro le chiavi nella toppa e accendo le luci.
Prendo un gran sospiro torturando il labbro.
«puoi toglierti le scarpe la» dico indicando il tappeto d'ingresso.
«Okay» accenna un sorriso.
C'è tanto imbarazzo tra di noi.
La tensione è palpabile.
Come se ci potessimo scannare da un momento all'altro.
«Credo di avere alcuni vestiti di mio fratello nell'armadio.»
Mi segue fino al piano di sopra,poggiandosi sullo stipite della porta.
Ho il suo sguardo che mi brucia addosso.
Guarda ogni mio movimento e mi sento quasi nuda davanti ai suoi occhi.
Perché lui è sempre stato l'unico a farmi sentire a disagio mentre mi guardava.
È capace di capire qualsiasi cosa mi passi per la mente,senza bisogno che dica una sola parola.
O almeno era così.

«Credo che questi ti possano andare» gli passo un sotto di tuta e una delle mie enormi t-shirt.
«Ehm.. Grazie» si gratta la nuca.
«Dietro di te c'è il bagno,puoi farti una doccia e negli sportelli trovi tutto quello che ti serve» gli dico senza utilizzare nessun tono gentile,lui annuisce storcendo il muso.

Esco dalla stanza dopo aver preso quello che mi serve.
Stavolta non lo guardo.
Gli passo accanto e basta.

Vado nel bagno del piano di sotto.
Col cuore a mille e la testa che scoppia.
E quando chiudo la porta dietro di me ogni mia sicurezza vacilla.
Mi lascio scivolare per terra con la schiena contro il muro.
Ed è strano avere Mike nella stessa casa.
Mi fa un certo effetto dopo tutto questo tempo.
È stato più forte di me farlo venire qui.

Che grande cazzata...

*-*-*-*-*-*
Ed ecco Mike.
Ho scoperto una cosa ieri 😂 😂
Il secondo nome di Mike è Gilberto,raga GILBERTO!! 😂
Comunque,in questi giorni non so se potrò aggiornare,mi scade la promozione oggi! :(
In ogni caso commentate,commentate e poi commentate!
Okay basta,ciao. ♥

•Tu Guardami Negli Occhi• Shady Fatin Cherkaoui #amici16Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora