Pace

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Tameto cominciava veramente a trovarsi a proprio agio. Le risposte che Dio gli dava, precise ma dolci, erano proprio ciò di cui sentiva il bisogno, nonostante fosse di per sé una persona piuttosto sicura. Prese una nuova pagina del suo quaderno, sul quale era solito appuntare qualcosa o scrivere notizie per la redazione. L'intervista sembrava aver trovato la propria strada.

"Molti uomini sembrano riescano a trovare la pace. Si rilassano, hanno tutto dalla vita. Non gli manca nulla, conducono una vita agiata di cui non possono lamentarsi..."incalzò Tameto.

"Hai detto bene, figlio Mio. Sembrano. Sai come si fa a capire se quello che si ha fra le mani è un diamante autentico o meno?"

Tameto iniziò a pensare. Pensò a diverse ipotesi, ma nessuna di esse lo convinse del tutto. Pensò anche alle strane metafore con cui Dio continuava a parlargli. Forse, pensò Tameto, usava le metafore perché gli uomini non possono capire.

"E' semplice. Se ne verifica la durezza. Se risulta sufficientemente duro e brillante, si è certi che è un autentico diamante. Autentico. Se Io vi sottraessi le ricchezze materiali che ho donato, oppure i vostri comfort, quanti di voi rimarrebbero in uno stato di vera ed autentica pace?

Tameto cominciava a comprendere. Non è dell'importanza della pace che Lui stava discutendo, dato che è ovviamente importante. Lui parlava della pace autentica.

"La pace che intendo io è diversa da quella che cercate voi, figlio Mio. L'uomo va spesso alla ricerca di una pace materiale, che coincida con l'essere al riposo e con l'avere ogni sorta di comfort. Tuttavia, la vera pace è quella spirituale. La vostra vita è scandita da un continuo susseguirsi di attività, di impegni, di faccende da sbrigare. La vera pace non è il mero riposo da queste attività, come molti di voi credono, né la conquista di uno specifico bene materiale. Essa è piuttosto una ricerca interiore, una battaglia da cui dovete uscire vincitori se volete stare bene. Sapete perfettamente che molti sono gli ostacoli, in questa vita, che mettono a repentaglio la vostra pace. E' per questo che è così faticoso conquistarla. Più sono i nemici, più impegnativa sarà la battaglia; e più è faticosa la battaglia, maggiore sarà il premio".

Per Tameto fu impossibile non pensare al perché Lui, il Dio Onnipotente, non gli desse un sostanziale aiuto per ottenere la pace.

"Perché tu, figlio Mio, come la maggior parte degli uomini, non mi rivolgi mai la parola. Non mi riconosci. Anzi, non Mi conosci. Per riconoscere qualcosa o qualcuno, è necessario averne fatto conoscenza in precedenza", tenne a precisare la Sua voce, divenuta sempre più flebile e debole, come in preda alla sofferenza.

"Perché non doni a tutti noi una autentica pace? A te tutto è possibile, no?"

" Quale merito avrebbe un cavaliere nel salvare una principessa, figlio Mio, se il percorso che porta alla donna fosse piano, privo di pericoli da affrontare?"

Tameto pensò che la pace fosse un argomento piuttosto complesso da trattare. Del resto, spuntarla con Dio non era affatto semplice.

"Non è detto che a qualcuno interessi il merito!", aggiunse istintivamente Tameto, piuttosto aggressivo.

"So che non è semplice, figlio Mio, tuttavia perché ti arrabbi? Essere soddisfatti di sé stessi è una delle condizioni basilari della vera pace. Non c'è niente che doni una vera pace interiore, quanto l'essere pienamente soddisfatti di sé."

Ed era vero. Non era affatto semplice comprendere tutte queste cose. In ogni caso, a Tameto quelle parole suscitavano una reazione strana. Non riusciva a provare indifferenza verso tutto ciò che Lui gli diceva. Forse perché Tameto stesso, in cuor suo, sapeva che quanto gli veniva detto era vero.

"Avevi anche detto che non riusciamo ad essere in pace con noi stessi. Ed è vero. Vogliamo tutto ed il contrario di tutto, senza apprezzare mai veramente ciò che abbiamo. Come si può giungere a questa vera pace?", proseguì Tameto.

"Prima di tutto, imparando a conoscerMi. In secondo luogo, dovete focalizzarvi sui vostri comportamenti sbagliati, sulle vostre difficoltà, sui vostri difetti, sui vostri sbagli, così da poterli correggere. Io posso facilitarvi molto questa analisi interiore. E' anche per questo che dovreste imparare a cercarMi. Sono sempre qua, che vi aspetto. Basta così poco per perdere la pace e l'equilibrio. Un fatto negativo, un fallimento personale, la perdita di una persona a cui tenete, un'influenza sbagliata sui vostri pensieri e sentimenti. La vera pace è un premio a cui pochi riescono a giungere. La vera pace è quella inscalfibile, che resiste alle difficoltà di questa vita ed alle negatività che quest'ultima porta con sé. Vedrai che col tempo comprenderai appieno tutte queste cose, figlio Mio ".

Tameto iniziava a vedere le cose da una prospettiva diversa. Forse era quello il Suo obiettivo?

Intervista a DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora