Chapter 26.

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Aprì gli occhi, preso dal panico. Ero madido di sudore e il mio cuore batteva all'impazzata nella cassa toracica.
Mi portai una mano sul petto, per controllare che la mia mente non mi stesse prendendo in giro.
Eppure, eccolo lì. Il mio cuore stava pompando il sangue a tutto il mio corpo.
Scossi la testa, confuso. Non riuscivo a capire nulla. Cos'era successo?
Quando i miei occhi iniziarono ad adattarsi alla luce che entrava dalla finestra, mi accorsi di essere nella mia stanza.
Mi alzai in piedi, scostando le coperte. Mi grattai appena la guancia, guardandomi intorno.
La mia stanza era un macello come al solito. I jeans erano abbandonati a terra, mentre la mia camicia era smessa sopra alla sedia.
La cosa che mi turbava più di tutte era una sola: che fine aveva fatto Laura?
Afferrai il mio telefono, per guardare l'ora. Erano le sette e dodici di lunedì mattina. Precisamente del 23 marzo.
Cosa?!
Riguardai la data, con gli occhi sgranati.
No, no, no, no, no.
Non poteva essere il 23 marzo! Ieri sera era praticamente fine giugno! Io il 23 marzo ero già morto... allora che ci facevo nella mia stanza?
Intravidi il mio riflesso nello specchio e parevo veramente uno zombie. Avevo i capelli scompigliati, sparati in ogni direzione, gli occhi gonfi e pieni di sonno, senza contare due occhiaie preoccupanti.
Iniziai a raccogliere le mie cose da terra, con cura. Avevo bisogno di mettere nuovamente insieme i pezzi.
Era il 23 marzo ed io ero vivo. Ero a casa mia. Laura non c'era da nessuna parte.
Un brivido mi pervase la schiena.

Era stato tutto un sogno.

Mi accasciai a terra, poggiando la schiena contro il letto e fissai il muro, con delusione.
Mi ero immaginato tutto. Niente di tutto ciò era reale. Io non ero mai stato investito. Non avevo mai perso tutto. Laura non era reale.
Una sensazione di vuoto e tristezza mi attanagliò lo stomaco.
Era tutto finto...
Avrei voluto piangere, tornare a letto per dormire ancora. Avrei fatto di tutto, solo per un altro minuto di quel sogno.

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Arrivai al college leggermente in anticipo e mi guardai intorno, come per cercare qualcosa. Qualcuno.
Istintivamente guardai verso l'entrata a sinistra, quella dalla quale ricordavo passava Laura.
Scossi la testa. Lei non era reale.

Entrai dentro l'atrio e fui subito accolto da gente sconosciuta che mi salutava o mi sorrideva. Alcune ragazze mi lanciarono occhiate che avrei volentieri evitato. Mi strinsi di più nella giacca di pelle, per trovare un po' di conforto.

"Amore mio!" Gracchiò una voce, alla mia sinistra. Vidi una ragazza abbastanza alta, dai capelli ramati, che mi sorrideva.
"Clarisse?"
"Certo! E chi altro se no?" Rise divertita, come se avessi fatto una battuta. Non la ricordavo così... falsa.
"Non ci vediamo da sabato sera!"
"Ah?"
"Sì! Non ti ricordi? Sabato sera siamo stati alla festa a casa di Malcom! Te ne sei andato alle quattro del mattino, con la tua auto, perché avevi detto di stare poco bene." Spiegò lei, per poi ridacchiare. "Avevi proprio bevuto per non ricordarti tutto ciò!"
"Mi avete fatto guidare da ubriaco?" Domandai, sbigottito da tanta noncuranza nei miei confronti. Avrei potuto fare un incidente e farmi del male o peggio, fare del male ad una persona innocente.
"Beh, sei grande abbastanza per prendere da solo delle decisioni, no?" La sua voce suonava troppo zuccherata.
Senza farmi notare roteai gli occhi e misi le mani nelle tasche della giacca, come ero solito fare.

Con le nocche sentì un piccolo oggetto all'interno della tasca destra. Lo estrassi e vidi un anello, con sopra incisa una 'R'.
Lo fissai per un attimo, non ricordando di averlo comprato.
Non lo ricordavo perché non lo avevo preso io. Mi era stato regalato. Da Laura. Il giorno in cui litigò con suo padre, prima di scappare.
Ma se lei non era reale, se tutto ciò che mi era accaduto era solo un sogno, perché ero in possesso di questo anello?
Se avessi un ricordo sbagliato? Se fosse stata Clarisse a darmelo? Avrebbe avuto sicuramente più senso di ciò che avevo precedentemente pensato.
Lo indossai nell'anulare sinistro, senza farmi notare da Clarisse, che si stava intrattenendo con delle sue amiche.
Una scossa mi pervase.

Another Chance || A Raura Fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora