Capitolo 1

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Arrivò la mattinata fatale. Alle 2.30 erano tutti in aeroporto per fare il check-in. Alle 3.45 potevano già prendere posto sull'aereo, che aveva due colonne di sedili a tre posti. Il gruppo si sistemò sulla sinistra, abbastanza vicino alla postazione del pilota, ma non troppo. Davanti stavano Liv, che era vicina al finestrino, L in mezzo, e Watari, vicino alla corsia. Dietro erano appostati Mello, al finestrino, Matt in mezzo e Near nel sedile vicino alla corsia. 

"Merda! Sette ore di volo con l'omino bianco! Non ci voleva!" fu il primo pensiero di Mello.

- Matt? Perché devo stare io vicino al finestrino? – chiese il biondo.

- Perché tu, vicino a Near, proprio non ci puoi stare! – rispose Matt.

- E allora io e Near facciamo scambio, non voglio stare al finestrino! – si lamentò Mello.

- Eh, no, caro, ho pensato anche a questo! Se ti spostassi sul sedile di Near, saresti troppo vicino alla corsia. Capisci, non mi stupirei se ti mettessi a litigare con i passeggeri che vanno ai bagni, oppure con le hostess... Quindi niente, stai lì al finestrino e fai il bravo. Se hai paura, non guardi fuori. E comunque puoi sempre tenerti a me! – spiegò Matt, terminando l'ultima frase con un occhiolino.

Il volo andò, nel complesso, abbastanza bene. Dopo il decollo, Mello e Matt accesero i telefoni e si misero ad ascoltare musica, mentre Near era alle prese con un sudoku (ancora). Watari stava tranquillo e Liv guardava le nuvole. L, se vedeva una hostess, la fermava e la pregava di dargli una fetta di torta (quindi nulla di strano). 

Poi la compagnia proiettò un film comico e il gruppetto, non avendo di meglio da fare, si mise a guardarlo. Se Matt a volte rideva di gusto, Near non muoveva alcun muscolo facciale e non si sforzava nemmeno di far comparire un piccolo sorriso. Almeno non gli sarebbero venute le rughe d'espressione... Mello sorrideva raramente, troppo impegnato a pensare che avrebbe dovuto sopportare Near per altre quattro ore. 

Fino a quando... I due protagonisti (un ragazzo e una ragazza) erano rimasti intrappolati in una macchina che stava per cadere da un promontorio, e l'unica possibilità per uscire da lì era cercare di passare dal bagagliaio, ma era impossibile; potevano solo provare a riportare la macchina in piano. Dovevano mettersi d'accordo su come muoversi, perché, se avessero sbagliato movimento, la macchina sarebbe precipitata. 

Matt cominciò a ridere, captando qualcosa. Dopo essersi accordati, i due protagonisti cominciarono a fare forza sulla parte posteriore dell'auto, spingendo dall'interno. Dopo pochi secondi, si ritrovarono in una posizione parecchio ambigua: lei era in ginocchio sui sedili posteriori e spingeva l'auto e anche lui aiutava a fare forza, attaccato al didietro della ragazza. Matt si mise a ridere ancora più forte e, in qualche modo, contagiò anche Mello, che lo seguì a ruota. 

Inutile dire che attirarono l'attenzione di tutti i passeggeri dei sedili vicini. Molti li guardarono scocciati e alcuni pure con disgusto, commentando sull'abbigliamento del biondino (o biondina?) e scambiando opinioni coi vicini, chiedendo a destra e manca: "Ma quei due sono gay...?" "Ma il rossino sta andando a Londra con una escort...?", quasi a far sembrare l'interrogativo un'affermazione. Come se Matt e Mello non ci fossero e non li sentissero.

- Matt, ti prego. –

- Cosa, Mells? –

- Lasciami alzare e andare a dargli un pugno, ti prego. –

- No, Mells. Ho un'idea migliore... – gli sorrise Matt, cercando di tranquillizzarlo.

A questo punto il rosso si mise a ridere per attirare l'attenzione di quegli idioti che stavano ancora confabulando. Quando notò che tutti gli sguardi erano puntati su di loro, Matt si sporse verso Mello per abbracciarlo e baciarlo sulle labbra. I tizi omofobi rimasero con la bocca aperta, mentre Near osservava la scena senza mostrare alcuna emozione apparente. Ma il quattordicenne giurò di aver visto Mello fare il medio a tutta quella gente, mentre abbracciava e baciava Matt. Quando il rosso si staccò, lasciò una carezza sulla guancia sinistra di Mello e si voltò verso gli altri passeggeri.

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