Capitolo 2

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Dopo aver salutato L e Liv, Mello, Matt e Near salirono su un'auto noleggiata da Watari e il maggiordomo mise in moto, dando inizio ad un nuovo viaggio. Dopo quasi due ore arrivarono a Winchester. Watari li scaricò davanti alla Wammy's House e se ne ripartì per tornare a Londra, dopo aver dato informazioni per raggiungere l'hotel.

- Bene! Benissimo! Scaricati qui, davanti ad un cazzo di orfanotrofio! Io, lì dentro, non ci entro! – si oppose Matt.

- Non abbiamo altra scelta, suppongo. – replicò Mello, neanche lui entusiasta di stare due giorni alla Wammy's.

- Allora? Entriamo? Vorrei andare in sala giochi... - si rivolse loro Near, con tono di voce indifferente per mascherare la sua impazienza.

- Ma cazzo, tu hai problemi seri! Cioè, hai quattordici anni, porca miseria! Vedi di crescere un po', tu e i tuoi fottutissimi giocattoli! – gli rispose male Mello.

- Il tempo e la pazienza possono più della forza o della rabbia, Mello... E la pazienza è la chiave del Paradiso, dovresti saperlo. – disse placido Near.

- Che cosa intendi dire? – gli chiese un Mello piuttosto confuso.

- Chi cerca, trova! Ma devi avere la pazienza di cercare, Mello... – rispose il quattordicenne.

"Quanto odio quando si esprime con 'ste frasi fatte e pronuncia il mio nome così!".

- Ehm, allora, se non abbiamo altra scelta, tanto vale entrare, giusto? – si intromise Matt, cercando di rompere la tensione che si era creata tra i due. Prese Mello per un braccio e cominciò a trascinarlo oltre il cancello aperto della Wammy's House. Near li seguì tranquillo.

L'edificio era enorme ed imponente. Passarono attraverso il parco ben curato, dove alcuni bambini stavano giocando, ma erano comunque pochi (erano le 15.00, gli ospiti più piccoli stavano ancora facendo il riposino pomeridiano e i ragazzi più grandi studiavano...). I bambini, che avranno avuto dai sette ai dieci anni, smisero di giocare e gridare e fissarono i nuovi arrivati, capendo subito di chi si trattasse: i tizi, uno più spaventoso dell'altro, che l'anno prima se n'erano andati. Quello biondo se ne era già andato via una volta, ma poi era tornato. E, dopo poco, era ripartito, portandosi con sé anche gli altri due. 

Near bussò al portone principale e quasi subito Roger venne ad aprire. Il coordinatore sorrise benevolo.

- Che piacere riavervi tutti qui, anche se solo per poco! – Mello e Matt pensarono che fosse solo una frase di cortesia, se rivolta a loro due. A meno che Roger stesse parlando solo con Near, il che era anche possibile...

- Sì, ehm, anche a noi fa piacere rivederti, Roger... - rispose Matt sorridendo, forse fin troppo.

- Oh, bene, allora accomodatevi, prego! –

I tre entrarono e i bambini nel parco ricominciarono a giocare tranquilli.

- Spero vi sentiate ancora a vostro agio... Potete fare cosa volete, andare in giro, mangiare qualcosa in mensa, giocare, guardare la TV... Però, a voi due, Matt e Mello, vi chiedo anche di dare un'occhiata ai bambini, ogni tanto. Del resto, siete i più grandi, qui... -

- D'accordo, Roger, faremo come hai detto. – tagliò corto Mello. 

"Mamma mia, che palle! Che cazzo vuole, 'sto qui? Fino ad un anno fa non passava un giorno senza che mi mettesse in punizione e adesso pretende che guardi i bambini?! Come se stando a lavorare con L io fossi diventato più responsabile! Ma per favore!"

Ritorno alla Wammy's HouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora