Capitolo 9

216 13 117
                                    

Dopo essersi preso il suo budino a tre piani, Matt andò in giardino, dove trovò Mello (stavolta non in lacrime, grazie al cielo) che guardava le stelle. Insieme andarono a chiamare Near, sperando di trovarlo in sala giochi. Invece il ragazzino era in sala relax, mezzo addormentato su un puff enorme. 

Uscirono dalla Wammy's House e si diressero verso il loro hotel, che distava solo 500 m dall'orfanotrofio. Fecero il check-in e andarono in camera. Near si mise subito a dormire nel suo lettone della stanza singola. Matt e Mello, invece, decisero di aspettare ancora un po' ed usufruire del "servizio balcone" per stare un po' fuori nella frescura serale.

- Ma poi domani che si fa? – chiese Matt.

- Magari la mattina possiamo farci un giro per Winchester. Del resto, siamo maggiorenni. Poi andiamo alla Wammy's per pranzo e restiamo lì ad aspettare Watari. –

- E dici che Near verrà con noi? –

- Chi ha mai parlato di Near? Prima di farci il nostro giro lo scarichiamo alla Wammy's! Non voglio che venga con noi! Se gli succedesse qualcosa, la responsabilità sarebbe nostra. E poi voglio averlo tra i piedi il meno possibile, almeno quando siamo in vacanza. –

- Siamo in vacanza? – gli sorrise Matt.

- In un certo senso. Una vacanza un po' forzata, ma va bene così. Quindi, il programma...? –

- Sì... A che ora partiamo? –

- Bah, verso le 8.00 si potrebbe- cercò di dire Mello, ma Matt lo interruppe.

- Come, le 8.00?! –

- A che ora vuoi metterti a girare? Le 11.00? A mezzogiorno dobbiamo essere alla Wammy's per pranzo! –

- Ma io voglio dormire! – si lamentò Matt.

- Va bene. Allora vado a farmi un giro da solo. –

- Cosa? No! –

- Perché? –

- Non mi fido. –

- Di me? Buono a sapersi, Matt. – e Mello fece per rientrare in camera.

- No, aspetta! Mi fido di te! È che... Non lo so, c'è gente, lì fuori, che non mi piace. E non voglio che tu vada in giro da solo col rischio di incontrarla. –

- Già, perché io non sono capace di difendermi, infatti! – replicò Mello incrociando le braccia al petto.

- No... Ma mi dà fastidio quando quelle persone cercano di attrarti. Se ci sono io capiscono che non devono neanche provarci. – disse Matt, in panico. Non voleva che Mello si arrabbiasse di nuovo.

- Decidi tu. Io non rinuncio al mio giretto. Siamo in un altro Paese, mi piacerebbe vedere qualcosa. Per dormire torniamo a casa. Quindi, o mi lasci andare da solo e dormi, o vieni anche tu, ma ti alzi presto. –

- La seconda. Allora è meglio andare a letto. È già mezzanotte! – rispose Matt, con un sospiro.

Allora i due rientrarono e impostarono la sveglia per le 6.30 e si misero sotto le coperte, cercando di dormire (con qualche difficoltà, in quanto a Matt, ogni tanto, veniva da ridere, ripensando alle marachelle combinate alla Wammy's House. Allora Mello gli chiedeva "cosa cazzo avesse di sbagliato nel cervello" e lui cominciava a raccontare, iniziando sempre con un: "Ricordi quando...?", facendo sorridere il biondo). Comunque, per le 2.00 riuscirono a chiudere il becco e ad addormentarsi.

Ritorno alla Wammy's HouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora