Near, Mello, Matt e Watari scesero dall'automobile e trovarono L e Liv ad aspettarli.
- Noto con piacere che siete ancora vivi! – ironizzò L.
- Eh eh! Ma che bell'accento! – rise Matt.
- Credo che ce l'abbiamo un po' tutti...- disse Near.
- Ma il nostro non è quello di Londra, è quello di Winchester! – precisò Matt.
- Sì, mamma mia che differenze...! – disse Mello, annoiato.
- Signorini, non per rovinare la festa, ma dobbiamo entrare. - si fece sentire Watari (San Watari, per la precisione).
Il viaggio di ritorno fu tranquillo. L e Liv, stranamente, parlarono di qualcosa che non fossero i casi da risolvere, scambiandosi opinioni su Londra e sui bambini della Wammy's, sorridendo spesso. Mello riuscì a non dire nulla di offensivo a Near e Matt rimase tranquillo sul suo sedile, sorridendo grato al suo compagno.
Arrivarono per le 3.30 a New York e Watari guidò fino al loro palazzo high-tech. Inutile dire che andarono tutti a dormire (e il maggiordomo dovette portare Near in braccio fino alla sua camera).
Il giorno dopo anche Watari si svegliò tardi (verso le 10.00, tardissimo, per i suoi standard: normalmente era su per le 6.00) e Matt dormì fino alle 17.00 avvinghiato a Mello, che cercava di alzarsi, senza riuscirci, dato che il rosso aumentava la presa ogni volta che il biondo provava a liberarsi dalla sua stretta.
Quindi per le 18.00 fecero tutti insieme "colazione", scambiandosi idee sul viaggio e sulla permanenza in Inghilterra (a parte Near, che non sentiva il bisogno di parlare).
- E, comunque, evitate di lamentarvi, voi due! So che vi siete divertiti! - disse L, guardando Matt e Mello.
- Lo dici come se essere felici fosse un reato! È perché sei tornato nella tua "ideologia inglese"? Cioè niente divertimento, solo the e biscotti e pioggia e casi da risolvere? Beh, allora America is the best! – scherzò Matt.
- Non provare manco a ripeterlo! UK is the best!– giunse la risposta di L, fiancheggiato da Mello e Near, che guardavano il rosso come se volessero incenerirlo. Liv sorrise.
- Seh, seh! Comunque non è che ci siamo proprio divertiti... Più che altro è stata un'esperienza, come dire, utile. – tornò serio Matt.
- Utilissima, direi! E che dire, adoro questo accento! – disse L, tutto contento.
- Ma non è che ti sei fatto una dose? No, perché non ti ho mai visto così allegro...- chiese Mello al grande detective.
- Ma no! Sarebbe un reato! E poi non mi serve la droga per essere felice! –
- Arriva l'Apocalisse! Qui qualcosa non va, L così felicio è strano...- fece eco Matt.
- È successo qualcosa. – constatò Near. Liv arrossì.
- E c'entra anche lei, a quanto pare...- continuò Mello, guardando Liv maliziosamente.
- Oh, mamma mia, come siete noiosi! E va bene, sì, è successo qualcosa con Liv! – sbuffò il detective.
- Watari! Prepariamo lo scoop dell'anno! – rise Matt.
- Ah ah ah. Divertenti. – li schernì L.
- Ok, adesso basta! Vi dico io cosa è successo, così la finiamo con questa storia! – esclamò Liv, poggiando una mano sul tavolo e indicando un anello con una pietra blu a forma di cuore.
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Ritorno alla Wammy's House
FanfictionL decide di tornare in Inghilterra per sistemare delle questioni importanti alla Wammy's di Londra. Nel frattempo, Mello, Near e Matt vengono spediti all'orfanotrofio di Winchester. Tra ricordi, crisi e scoperte, le ombre del passato torneranno ad i...