Mi avviai più veloce possibile verso il supermercato, andai a prendere un dentifricio e mi avviai verso la prima cassa che trovavo. Erano tutte stracolme di gente piena di roba da pagare, con carrelli traboccanti di cose di ogni genere. Optai per la cassa in cui si paga da soli, non potevo aspettare anni di interminabile fila solo per un dentifricio. E come pensavo, la confusione era anche lì. Mi misi in piedi dietro una fila di circa quattro persone e aspettai col mio dentifricio in mano, desiderosa che qualche anima gentile mi facesse passare per prima. Mentre aspettavo picchiettando le unghia nella scatoletta di cartone contenente il dentifricio mi guardavo intorno; gente che scappava a destra, uomini che leggevano liste della spesa interminabili e perdevano la pazienza, gente troppo presa dal proprio cellulare per guardare in faccia chi aveva davanti, cassiere troppo prese dal proprio lavoro, con gli sguardi spenti e senza alcun sorriso lanciavano la spesa dentro sacchetti di carta marroni, era come se ognuno fosse nel proprio mondo, indifferenti, silenziosi e stanchi. Nel trambusto del supermercato un ragazzo attirò l'attenzione di tutti, andò a sbattere contro un bancale facendo riversare tutto sul pavimento, non guardò nemmeno quello che aveva combinato, si voltò e se ne andò, un signore provò giustamente a rimproverarlo ma un altro lo ammonì con lo sguardo, per qualche secondo regnò il silenzio, persino le casse smisero di emettere il fastidioso “Bip” poi tutto tornò alla normalità. Era come se tutti lo temessero nessuno si azzardava a guardarlo e quando passavano accanto a lui abbassavano la testa o sparlavano tra loro. Si fermò alla cassa vicino alla mia, aveva in mano una risma di fogli e una confezione di matite appuntite, sul polso contornato da tatuaggi aveva un braccialetto che si illuminava a intermittenza, non riuscivo a leggere bene ma credo fosse qualcosa che avesse a che fare con la polizia, forse uno di quei braccialetti che mettono ai carcerati. Alzai la testa, volevo vederlo in faccia, era abbastanza alto, aveva un ciuffo nero in alto sulla testa, degli occhi color nocciola chiaro che sembravano così pieni di tristezza e di rabbia, una faccia angelica, ma con la fronte corrucciata come se fosse perennemente arrabbiato col mondo. Mi sembrava di averlo già visto da qualche parte. In pochi secondi mi accorsi che non ero l'unica a fissarlo, lui stava fissando me con gli occhi sgranati e la bocca semiaperta, come se io fossi l'ultima figurina che mancava per il suo album e mi avesse trovata per terra incustodita. Non riuscì a reggere al mio sguardo, non credevo di essere così sexy fino al momento in cui lui gettò la risma di carta sul pavimento e scavalcando l'uscita senza acquisti scappò via lasciando tutti di sasso e me con uno strano vuoto incolmabile dentro. Pagai in fretta il dentifricio seguita dallo sguardo di tutti ancora sconvolti per quello che era successo un attimo prima e raggiunsi Niall che intanto era sopra la moto rombante.
“Perchè ci hai messo così tanto?” mi urlò per sovrastare il ruggito della Black Shadow.
“C'era confusione.” gli urlai a mia volta salendo sulla moto proprio dietro di lui. “Ma le buste?” gli domandai perplessa.
“Tranquilla non pensare a questo.” mi rispose lui rassicurandomi, ma come non potevo pensarci? C'erano i miei vestiti dentro che fine avevano fatto? “Le ho fatte prendere a Fin”.
Fin? Oh, già. Fin era un vampiro come noi e viveva a casa con noi, non capivo perchè tutti dovessero sottostare agli ordini di Niall ma l'importante era che i miei vestiti stessero bene.
Fece ruotare i polsi sul manubrio flettendo ogni singolo muscolo delle sue braccia e tendendo i tendini delle sue mani. “Tieniti forte Crys o cadrai.” disse sorridendo e abbassando gli occhiali da sole neri, io strinsi le mie braccia attorno alla sua vita, la sua vitta tra le mie braccia. Poggiai la mia testa sulla sua schiena sentendo il suono della sua risata soffocata e lui partì con violenza ferendo il terreno e lasciandosi tutto alle spalle...
Un brivido percorse interamente la mia schiena, la vista si faceva sempre più sfocata e fioca, la memoria, la mia memoria...
#Flashback#

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"A dream of blood"
Fanfiction"Sono morta ma non è poi così male, ho imparato a conviverci!" "Ricordo solo come il mio ragazzo mi uccise, dopo questi piccoli e terribili particolari di ricordi sbiaditi non so più nulla della mia vita passata" "Ora sei un vampiro!" (cap.1) "> m...