Pov. Crystall.
Il sole era quasi sorto, aprii leggermente i miei occhi e mi voltai in cerca di Niall, ma nulla, non c'era, era come scomparso. Guardai l'orologio ed erano ancora le 5:45 ma non avevo più voglia di stare a letto. Mi alzai e dopo aver messo una giacca uscii fuori in cerca di Niall che non era in nessuna parte della casa. C'era molto vento e nebbia, un clima abituale dell'Irlanda. Lo chiamai nel vento ma nulla, non rispondeva! L'aria si faceva sempre più gelida e avevo i piedi inchiodati al terreno, lasciai che il vento passasse un altro po tra i miei capelli e poi decisi di ritornare dentro. Andai in cucina, tutti dormivano, presi una tazza e ci misi dentro un po di cereali accompagnati da latte caldo. Non capivo dove potesse essere. Avevo paura che ce l'avesse con me, dopo quello che era successo, ma che avevo fatto io di male? Non mi importava, sicuramente era andato nel bosco solo a distruggere qualche albero, lui e le sue paranoie, non potevo stare dietro a i suoi continui sbalzi d'umore. Dovevo fare l'indifferente! Anche se la cosa risultasse alquanto difficile.Tra un sorso e un altro senza che neanche me ne rendessi conto si erano fatte le 6:30. Dovevo assolutamente andare a scuola con o senza di lui.
Avevo intenzione di indossare una sua felpa perché c'era troppo freddo ma alla fine decisi di non farlo, dovevo distaccarmi da lui. Presi una t-shirt che avevamo comprato il giorno precedente mentre facevamo shopping, era semplice ma carina, l'aveva scelta Niall per la scritta che aveva al centro: Free (libera). La indossai accompagnata da un paio di jeans skinny, un paio di Dr. Martens nere e rigorosamente con un giubbino di pelle nera. Mi guardai allo specchio del bagno, la cosa era molto strana ma mi sentivo stranamente carina, sciacquai la faccia e applicai sulla palpebra un filo di eyeliner e un po di mascara nero, non volevo sembrare troppo eccessiva, ma non volevo neanche apparire superficiale. Presi lo zaino e ci misi dentro il quaderno rosso e una matita, e dopo averlo messo in spalla uscii dalla porta di casa. Incominciai ad incamminarmi nel bosco stringendomi dentro il giubbino per il gelido vento che mi attraversava come se fossi invisibile, avevo un po di paura poiché ero sola e di sicuro il bosco non aiutava per niente, continui rumori e scricchiolii di foglie mi facevano pensare di non essere sola, qualcuno mi stava seguendo. Mi fermai un attimo per schiarirmi le idee sperando che fossero solo mie stupide invenzioni ma di colpo qualcuno che arrivava da dietro di me mi urtò contro facendomi sbattere contro un albero. D'istinto i miei sensi da vampira si svegliarono e uscii i canini spaventata. Era Diamond! Mi teneva bloccata sul tronco di un albero stringendo la sua mano intorno al mio collo, ribaltai la situazione adesso ero io che tenevo bloccata lei che stranamente non opponeva alcuna resistenza. Aveva gli occhi rossi, ma sta volta non era un effetto di quello che era cioè un vampiro, aveva gli occhi rossi dal pianto ricolmi di lacrime, a quella vista mi calmai e addolcii lo sguardo e lasciai la presa, non riuscivo a capire cosa stesse succedendo.
“Cosa vuoi?” le chiesi sorpresa.
“Crys..” rispose respirando a malapena.
“Dimmi che cazzo succede!” le urlai contro spaventata da quella insolita Diamond che mi afferrò nuovamente per le spalle sbattendomi su un albero accanto.
“Stai attenta!” Disse un secondo prima di scappare lasciandomi cadere violentemente sul terreno.
Ero confusa non capivo cosa stesse succedendo. Sicuramente quella vipera lo aveva fatto per mettermi paura, se no che ragione avesse potuto avere per un tale comportamento? Forse non voleva che andassi a scuola per accaparrarsi tutti i ragazzi dell'istituto. Ma non l'avrebbe avuta vinta. Mi alzai e velocizzando il passo arrivando a scuola. Come al solito era ancora presto ed entrando nei corridoi trovai Khatrine seduta sul pavimento, come era sua consuetudine, più sorridente del solito. Mi avvicinai a lei e invece di ottenere il rifiuto che mi aveva riservato fin da quando mi aveva conosciuta mi sorrise contagiandomi immediatamente e facendomi scordare quello che era accaduto poco tempo prima.

STAI LEGGENDO
"A dream of blood"
Fanfiction"Sono morta ma non è poi così male, ho imparato a conviverci!" "Ricordo solo come il mio ragazzo mi uccise, dopo questi piccoli e terribili particolari di ricordi sbiaditi non so più nulla della mia vita passata" "Ora sei un vampiro!" (cap.1) "> m...