19. Past

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Arrivò la fine delle lezioni dopo cinque ore di reclusione dentro quella lasse. Stavo aspettando Khatrine per andare a trovare il mio presunto fratello. Ero molto curiosa di vedere la sua reazione non appena mi avrebbe vista, ma nello stesso tempo ero terrorizzata, non doveva essere affatto facile essere incolpato ingiustamente per la morte di una persona specialmente di una sorella, e non doveva essere affatto facile ritrovare una ragazza identica a lei che ricordasse continuamente la persona venuta a mancare.

Il sole si affacciava ogni tanto dalle nuvole e rendeva l'aria più tiepida, mi sedetti su di una panchina nell'attesa che uscisse Khatrin.. Due mani si poggiarono sopra i miei occhi, pensavo fosse Khatrine che voleva farmi uno scherzo ma poi le toccai e mi accorsi che non erano le sue, le spostai di colpo girandomi violentemente e mi ritrovai davanti Harry.

“Hey Crys!” disse lui sedendosi accanto a me.

“Harry, mi hai fatto prendere un colpo!”

“Sola,soletta? Se vuoi posso accompagnarti a casa, ho visto che Niall non c'è!”

“No, aspettavo Khatrine, oggi vado con lei, comunque grazie lo stesso!”

“Oh, okay! Allora io vado, ci si vede domani sera alla festa di Tomlinson?!”

“Si, si.. okay!” Mi stampò un bacio sulla guancia e se ne andò con tutta la sua montagna di riccioli allegri che svolazzavano al vento!

Guardal l'orologio, erano usciti quasi tutti e di Khatrine nessuna traccia, cominciavo a spaventarmi, e se le fosse successo qualcosa? Presi lo zaino e decisi di rientrare per vedere la situazione. Una mano mi bloccò per il polso, ormai era abitudine, mi voltai ed era Louis.

“Sei sola? Ti riaccompagno?” disse lui sorridendo non appena lasciai bruscamente la sua presa.

“No! Non ho bisogno che tu mi riaccompagni a casa!”

“Dai, dico davvero! Hai qualche segreto con me!?”

“Louis! Avevi promesso che mi avresti lasciata in pace se fossi venuta alla tua festicciola!”

“oh! Scusami se sono gentile con te. Ma quanto sei antipatica!”

“Ciao.” dissi scuotendo la mano che mi fu bloccata dalla sua, dopo di che mi attirò a lui e mi baciò sulla fronte.

“Ciao Baby!” disse andando via e lasciandomi completamente sorpresa e spiazzata.

Sentivo il cuore battermi nelle orecchie e le guance andare a fuoco, nello stomaco uno sciame di api assassine.

“Hey scusami per il ritardo!” disse Khatrine sorridendo.

“Oh! Okay, l'importante che è che non sia successo nulla”

“Sei pronta? Andiamo a piedi.”

“Abita vicino?”

“Si, qualche isolato lontano da qui!”

“okay”

Ci incamminammo con i nostri zaini in spalla, lei teneva in mano una scatola di biscotti che aveva preparato al corso di cucina per lui, per questo motivo aveva ritardato l'uscita. Non faceva altro che raccontarmi quanto fosse bello e quanto le mancasse, aveva detto che non aveva passato una bella vita, si drogava e poi i suoi genitori, che erano anche miei dato che era mio fratello, non lo consideravano più loro figlio da tanto tempo.

Arrivammo davanti alla grande casa numero 29.

“Suoni tu?” mi chiese Khatrine.

"A dream of blood"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora