Boom

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Mi domandai perchè cazzo lo stavamo facendo. Mi domandai perchè non rifutare. Poi pensai a tutto ciò che avevo passato per arrivare li, a tutto cio che ho dovuto subire, a tutte le umiliazioni che ho patito, tutto quel dolore che mi scorreva addosso, tutte quelle pillole per fermare quel mostro depresso che albergava in me, tutto quel marcio da eliminare. Non potevo mollare, non dopo aver perso tutto ciò che mi rendeva umano.



La messa in scena sarebbe inziziata il giorno dopo. Avevamo un intervista per un canale coreano. Erano in programma diverse domande. Il compito mio e di Jimin era di rispondere allusvamente cercando di far intendere al pubblico ciò che avremmo affermato di li a poco.

Prima di tutto fui costretto ad avvisare la mia famiglia. Mi urlarono contro disperati. Sentivo il loro dolore attraverso la cornetta. Non mi lasciavano spiegare. Dicevano che non ero piu il loro bambino, che li avevo delusi ancora, avevano detto che speravano che io non ci sarei ricascato. Gia, come se la prima volta fosse stata colpa mia. Non mi avevano mai perdonato il fatto di essere stato molestato e violentato da un uomo, come se poi avessi avuto occasione di decidere. Ma questa era tutt'altra storia.

Jimin ha fatto lo stesso. Solo che per lui è stato uno shock. Ha pianto per tutto il pomeriggio cercando di giustificarsi per telefono. Implorava i suoi di perdonarlo e mi stringeva il cuore, Era colpa mia.

"Mi dispiace Jimin. E' tutta colpa mia." mi scusai in studio mentre ci preparavamo. Lui aveva il viso fisso verso lo specchio.

"Tranquillo. Non ho bisogno delle tue scuse. Il gruppo deve andare avanti. E' giusto che anche io me ne prenda le responsabilità." stranamente lo vedevo piu maturo. Mi era sempre sembrato infinitamente dolce, ma ora sembrava risoluto.

Andiamo in scena ed è tutto un casino. Le luci sono accecanti danno fastidio. Sono pieno di trucco, mi pizzica la pelle. Ci presentiamo, ci sediamo.

Iniziano le domande semplici, i nostri video nel teleschermo. Poi iniziano quelle complesse.

"Allora, leggiamo le domande delle fan." dice il giornalista d cui non ricordo il nome.

"Qual è il vostro tipo ideale?"

"per me una brava persona che sappia cosa significhi amare." namjoon

"Per me una donna che mi sappia far sentire sempre il suo re." Hoseuk.

"Per me una con un carattere dolce." Jeankook.

"Una ragazza che apprezzi il mio aspetto" Jin

"Una persona che mi sappia far sentire unico." V

Arriva il turno di Jimin. Lo vedo confuso, poi sorride imbarazzato.

"Credo una persona che sia forte, che non parli molto, intelligente, che ama la musica. Qualcuno che mi sappia proteggere. Ma anche che sia in grado di farsi proteggere da me." tutti fanno un applauso e io mi sento un groppo in gola. Sta riuscendo bene nel suo ruolo.

"Per me la persona giusta dovrebbe essere.." mi fermo un attimo cercando degli aggettivi giusti.

".. deve essere qualcuno di delicato, di carino, di comprensivo. Qualcuno che sappia giocare e sappia tirarmi su. Sono molto sgorbutico quindi mi occorre qualcuno che mi sopporti. Non ha alcuna importanza se sia uomo o donna. "

Si alza un boato dalla folla, ho gettato la bomba e ora devo solo farla esplodere.

Una fan grida a scuarciagola.

"Suga, Jimin è la persona che fa per te." tutti applaudono.

Mi volto verso di lui, distante alcuni posti da me. Gli sorrido, spero che reputi questo sorriso almeno un po' sincero.

"Forse si. Perchè no?" la folla è in delirio, lo vedo arrossire. Eppure lo sa che sto fingendo. Perchè si imbarazza?

Arrossisco di rimando anche io.

La bomba è scoppiata, ma ho paura abbia colpito anche noi.

Un amore al profumo di fragola  {yoonmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora