"Sono stato parcheggiato un'ora fuori casa dai miei.
Ho messo la macchina all'inizio della via e a piedi ho raggiunto un punto dove si sente e a tratti si vede perfettamente quello che succede in veranda.
Claudio è davvero andato dai miei, Claudio è in veranda che aiuta mio padre e Francesco a grigliare.
Ilenia, mia madre, Ginevra e Alessandro sono seduti intorno al tavolo ad ascoltare e fare domande.
Parlano di me.
Nonostante con loro sia stato duro a tratti, non una parola cattiva nei miei confronti. O sbagliata.
Claudio sta raccontando la storia per filo e per segno. Non sta ingrandendo le cose, non sta cambiando gli eventi a suo favore per mettermi in cattiva luce.
Parla di noi.
Ascolto in silenzio, quasi non respiro per paura che mi scoprano
Spio Claudio...è come sempre bellissimo, angelico..quegli occhi ti ipnotizzano, quelle labbra ti fanno peccare coi pensieri...il tempo passa e diventa anche più affascinante.
L'effetto che mi fa è sempre lo stesso. Sempre.
La sua voce mi mancava da morire...
Le foto, i video, li puoi andare a rivedere, ma la voce, dal vivo, il suo accento, la sua enfasi, mi sono mancati.Anche come respira, tra un discorso e l'altro..lo fa con un ritmo preciso, da sempre, anche mentre era sul trono.Capivo dal suo respiro come stesse. Oggi sembra un fiume in piena,ma è tranquillo, sereno "
Chiude gli occhi Mario e ascolta quelle parole, quella storia accaduta un po' di tempo fa ma che fa ancora male, che brucia ancora.
E' la storia di due ragazzi che si sono innamorati davanti a tutta italia, hanno sovvertito l'immaginario collettivo che vuole vedere gli omosessuali come trasgressivi ed eccentrici.
E' una storia di amore e passione...tanta, troppa, travolgente, ingestibile. La voglia di avere il controllo su tutto, ma lasciarsi anche andare. La voglia di una persona, il desiderio pulsante di sentire sempre la sua pelle sulla tua, il suo piacere, sapere che sei tu e nessun altro a procurarglielo..le ore di treno a separarli, i baci trattenuti in stazione davanti a tutti, ma dati in macchina non appena ci si ritrova soli. Quelle labbra...le sue labbra..
Poi la bufera: arrivata troppo presto e troppo violenta.
"Abbiamo suscitato molti sentimenti...tra i quali l'invidia..e le persone invidiose e gelose non riescono a porsi un limite...più tu sei felice, più loro diventano cattivi. E noi due insieme eravano la felicità." Claudio sta dicendo questo. Ed ha ragione.
"Sono state le piccole bugie, più che altro i non detti, le insicurezze di una vita, il cuore incerto, l'amore folle, la gelosia....troppe troppe troppe cose da gestire contemporaneamente a serate, pressione mediatica, cattiverie, ex attirati dalla luce della ribalta, lontananza e alla fine ci hanno separato"
"Non sta sbagliando una parola, ma io quando ho perso la voglia di lottare per tutto questo?"
Ad un certo punto Mario, e non sa nemmeno bene quando, ha perso la voglia di lottare per un amore che oltre ad averlo fatto sognare, lo ha anche segnato profondamente.
Quello di cui si sta rendendo conto ora Mario, ascoltando dietro ad una siepe, è che non è stato Claudio a ferire lui, ma gli altri...mentre chi è stato ferito, deriso, messo in discussione e pure pubblicamente, è stato proprio Claudio.
La gogna pubblica è stata tutta per lui, che spesso gli ha pure fatto da scudo. Si sacrificava per proteggerlo mentre Mario lo ignorava e dichiarava apertamente che non voleva più che la sua persona fosse associata a Claudio.
Fa male.
Questa consapevolezza fa malissimo.
"Che strano sentire parlare di sé, mentre gli altri non sanno che li stai ascoltando!
Non hanno nessun filtro, io non sono con loro, eppure sto sentendo solo parole di stima e amore. Mio padre...ha accettato la mia omosessualità e io me ne rendo conto solo ora che è seduto a tavola con il mio ex, ci parla, si confrontano su di me, mi capiscono.
Claudio in veranda con la mia famiglia...quanto lo avrei desiderato...perché allora mi manca il coraggio di andare a suonare alla porta e sedermi lì con loro?
Vorrei fumare....Dio solo sa quanto vorrei fumare...ma poi si sentirebbe l'odore di fumo in veranda...merda!
Ginevra si alza.
Si va a sedere in braccio a Claudio e gli mette il braccio intorno al collo.
"Zio Claudio, come facciamo per farti incontrare lo zio Mario? Se vuoi io ti aiuto"
"che piccola...grazie, ma non credo che lo zio Mario voglia vedermi sai..altrimenti sarebbe qui"
Sto cavolo!
"ma ancora non hai capito come è fatto lo zio Mario???"
Scimmietta dalla lingua lunga
"e come è fatto lo zio Mario?"
"è come Elsa di Frozen....per paura di ferire ed essere ferito, se ne sta per i fatti suoi, ma lo fa per proteggersi e per proteggere chi ama...non è che che non ci vuole bene, è che non sa...come si dice...gestire alcune cose, emozioni ecco la parola giusta"
Dio Ginevra, salterei la siepe per baciarti.
Claudio la guarda incantato...la semplicità con cui i bambini parlano lo disarma.ricaccia indietro un lacrimotto.
Al di là della siepe, Mario fa la stessa cosa.
"sarà meglio che io vada, chiamo un taxi e vi lascio alle vostre cose..ho approfittato fin troppo della vostra ospitalità"
"torna quando vuoi, ma non aspettare altri anni"
"vi volevo ringraziare, è stato molto bello stare con voi. Siete davvero speciali"
Ginevra lo abbraccia e gli dà una busta e all'orecchio sussurra "aprila se ti manca tanto lo zio Mario", non li ha visti nessuno.
Sarà il loro segreto.
Mario corre verso la sua Smart, se rimane lì, quando arriva il taxi Claudio la vedrà...merda...
Salta su e si sposta poco lontano in un punto non illuminato.
Vuole guardare Claudio fino a che gli sarà possibile.
"Eccolo..ma zoppica...cazzo combina???quello non sta mai fermo...madonna santa è bono anche così"
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Legami di inchiostro
Fanfiction"Per essere agosto sono decisamente pallido quest'anno.I miei tatuaggi sono lì, in bella vista. Tutti. Ne ho talmente tanti che alcuni non li ricordo. So perché li ho fatti, a chi o cosa sono dedicati, ma non guardandoli spesso, me li scordo. ...