sognando l'america

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10 Dicembre

Mario Ha ricevuto il più bel regalo di Natale che potesse desiderare: sarà testimonial per una marca di abbigliamento nota a livello mondiale e il servizio si farà in America.

Sarà itinerante tra New York ed il Vermont: i set fotografici saranno ambientati nelle foreste del Vermont durante il fenomeno del fogliage e nel Meatpacking District, il quartiere delle vecchie macellerie di NY.

Quando aveva ricevuto la telefonata dall'agenzia non credeva alle sue orecchie. Si era dovuto sedere quando aveva sentito pronunciare Ralph Lauren.

Aveva fatto un book fotografico per alcune case di moda internazionali, ma quasi per scherzo. Ha voluto che glielo facesse Daniele e ora aveva chiesto se possibile che partecipasse anche lui al viaggio. Non era riuscito a strappare un sì, ma un "stiamo lavorando alla composizione dello staff.prendiamo nota"

 ed era molto eccitato all'idea, soprattutto quando aveva sentito la reazione di Danish mentre glielo aveva comunicato.

"il merito è tuo, sai immortalare la mia anima nera...ed è grazie ai tuoi scatti che sono stato scelto anche io"

La campagna prevedeva la presenza di tre modelli, emergenti e quasi sconosciuti: uno moro, uno biondo ed uno dai capelli ramati.

Mario era l'unico italiano, il ragazzo dai capelli rossi era irlandese, mentre il ragazzo biondo, che quasi era albino, era finlandese. "come cazzo ci parlerò?"

Rideva isterico all'idea di fare questa esperienza. Non era nuovo a viaggi di lavoro, ma questo, era tutta un'altra cosa.

Sua madre era scoppiata a piangere, Ginevra stava già pensando a come presentarsi ora che suo zio sarebbe stato ancora più famoso, valentina era impazzita e Dafne non vedeva l'ora di spupazzarselo un po' in terrà americana.

"me prendo le ferie amò, così stamo un po' insieme...te faccio la manicure, le maschere de bellezza..sarai il più bello...levateve arriva Serpiko de roma.."

Era tutto così surreale ed intenso. Sarebbe partito da lì a due giorni. E aveva tutto da preparare.

Si era seduto, sigaretta alla mano, ed aveva iniziato a fare una lista delle cose da mettere in valigia, documenti, book, abiti....e si era imbarazzato all'idea di vedersi sulle pagine dei giornali di moda..."mamma mia...ce la vedo mi madre a ritaglià le pagine ed andare in parrocchia...che figura demmmerda!"

Avrebbe posato per la linea nuova, emergente, di accessori e abiti casual. Una linea innovativa, di uno stilista da poco entrato a far parte della squadra, che aveva così colpito il consiglio d'amministrazione da concedergli una campagna last minute per aprire la linea primaverile. Ciò significava posare in esterno, con un freddo cane, vestito di cotone in pieno dicembre.

"na cosa facile io mai eh...ma chissenefrega...andrò negli stati uniti per 20 giorni, tutto spesato e pure pagato...anche se me pijo il raffreddore se po' fa!"

E si era rimesso sulla sua lista.

Mentre pensa a cosa mettere in valigia, seduto al tavolo della cucina, alza gli occhi e sulla mensola vede la bottiglia di rhum...quella bottiglia di rhum, e gli viene in mente Claudio.

Il suo ricordo era sempre in agguato, ovunque, soprattutto dopo che Valentina gli aveva parlato in quel modo così diretto un paio di mesi prima.

"evidentemente sono ancora più spaventato che innamorato" diceva sempre alla sua amica..ma lei aveva smesso di parlargliene come promesso e gli impegni di lavoro di entrambi non gli avevano più dato modo di tornare seriamente sul discorso.

"sarebbe così orgoglioso di me...e anche geloso...ce lo vedo che rosica a guardarmi in posa appoggiato ad un altro.o che mi chiede ogni tre per due quando si mamgia...". Sorride, pensando a Claudio che sorride.

Sarebbe eccitato all'idea di questa novità, per poi inziare a fargli mille domande sul viaggio, sulla durata del viaggio..e sui compagni di viaggio "lui però non era geloso eh!"

Lo immagina a Verona, ad allestire il bar per natale e la casa, con l'albero, le luci e mille addobbi. E ovviamente le stelle di Natale.

"non ho mai capito la sua passione per i fiori...ma ne era veramente pazzo"

Ricaccia indietro i ricordi proprio mentre squilla il telefono

"mamma..?...sì, má , non sarò a casa per Natale..eddai, è la prima volta in oltre 30 anni..e non sono in miniera, posso lavorà pure il giorno de Natale, tranquilla"

Mette giù, scuote la testa e pensa alla madre che andrà in ansia a saperlo vestito di cotone tra le foreste del Vermont. "Mi dirà di mettere il propoli in valigia "

Si accende una sigaretta e continua a scrivere la sua lista.

"Dio, come è strana la vita!...ti ritrovi a fare tutto quello che sognavi e mai avresti immaginato, ma senza avere nessuno con il quale condividirlo"

Si mette a navigare per cercare informazioni sui luoghi che visiterà e inizia a sognare ad occhi aperti.

Il mito americano,le strade,la gente,ì palazzi di New York,le vie, ì grattacieli ed il Moma

"Non me lo perderò per nulla al mondo"

Si immagina a passeggiare a Time Square,nel Bronx, nella suggestiva china Town e in little Italy

Sì sente un bambino all' idea di percorrere le strade che finora aveva visto solo nei film.

"Oddio...devo andare assolutamente a vedere l'hotel del film -mamma ho perso l'aereo-...e Central Park...e ovviamente la porta della casa di Carrie Bradshow"

Fa davvero fatica a crederci che tale fortuna sia capitata proprio a lui.

Manda un messaggio a Marco :me la prestate la Canon professionale per il viaggio?

M: si ovvio, ma falla toccare a Dafne e ti tagliamo le mani

Che scemi..peró Dafne e la tecnologia erano su due pianeti diversi.

"Chissà dove mi porta!"

prende in mano il telefono e scrive anche a lei: voglio vedere un sacco di posti nel tempo libero eh?soprattutto quelli di Sex&the city.mi manchi

D: abbello, sarai la mia Samantha...te porto in tutti i locali gay che vuoi..e farai furore.

M: mi sento più Carrie

D: ovvio, in attesa del grande amore Mister Big

Ecco....un'altra fitta al cuore...

Avevano fatto la maratona delle puntate di sex&the city insieme lui e Claudio.e di fronte a Carrie che trova Mister Big nella loro casa di fronte alla scarpiera avevano pianto come due bambini.e quella sera lo avevano fatto in modo dolce,tenero e coccolandosi fino ad addormentarsi vicini.perché si sentivano di appartenersi proprio come loro due.Era stata una serata perfetta: pizza,divano,film e coccole.di quelle che si ritagliavano dopo tante serate frenetiche,  di quelle preziose e rare.che li facevano sentire in sintonia.di quelle dove non hai bisogno di parlare.ma ti respiri e ti guardi spiando l'altro, per poi scoprire che ti sta guardando a sua volta.

"Mi manca dormire con qualcuno...mi manca avere due piedi che mi scaldano nel letto.o svegliarmi abbracciato a qualcuno...qualcuno...ma che stó a dí..non ho voluto che più nessuno si fermasse a dormire dopo di lui..."

Le strade di New York d'improvviso si erano fatte più buie nei suoi sogni


"Quando hai appena rotto con qualcuno certe strade, certi luoghi, perfino certe ore del giorno sono da evitare. La città diventa un campo di battaglia deserto, pieno zeppo di mine emotive. Devi stare molto attenta a dove metti i piedi, se non vuoi finire a pezzi." Carrie bradshow

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