Prologo

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ATTENZIONE: questa storia è il secondo sequel di "Io e te è grammaticalmente scorretto", romanzo edito il 16 marzo 2017 da Centauria, di cui potete leggere il primo capitolo qui su Wattpad e di cui trovate il primo seguito, "Io e te non è completamente sbagliato", sempre qui su Wattpad, per intero. Basta cliccare sul mio profilo e c'è tutto. 

 


- Sarò solo io... senza te.  


Premo la cornetta rossa e lascio cadere la mano lungo il fianco, il cellulare trattenuto dalle dita per miracolo, dato che hanno appena iniziato a tremare.

"Nelli?"

Gli occhi che incontro sono quelli grandi e caldi di mio fratello. Per quanto familiari, nemmeno loro riescono a fornirmi un appoggio: mi sento cadere, mi sembra di non avere più i piedi ancorati al suolo.

"Nelli, chi era al telefono?"

Ma la sua voce giunge ovattata, come anche i rumori in sottofondo. Il fischio di un treno in partenza, le voci dei passanti, le monetine di resto che vengono sparate fuori dalle macchinette. Esattamente come in quelle scene di guerra in cui tutto rallenta, si sfoca, e si sente un terribile eco di spari.

Davide mi prende per le spalle e mi scuote: "Nelli! Chi diavolo era al telefono? Che cosa ti hanno detto?" indugia un secondo sul mio viso sicuramente molto pallido. "Chi è morto?"

A quel punto decido di agire, ma mi muovo come una macchina. 

Mi giro verso la bigliettaia, le mani di mio fratello ancora sulle spalle, e le dico: "Mi scusi, signora. Annulli pure l'acquisto."

La donna mi fissa per un po', perplessa, poi lascia uscire un sospiro: "No, mi scusi lei, signora. Mi ha appena fatto stampare due andate per Modena e ora mi comunica che non le vuole?"

"Non servono più." rispondo, semplicemente, e sento Davide trascinarmi lontano, mentre si scusa con la bigliettaia e le spiega che c'è stato un imprevisto.

Poco dopo mi trovo in mezzo alla stazione, Davide che mi fa domande a raffica e parla a due centimetri dal mio viso, preoccupato. Ma io non lo vedo e non lo sento.

Sto solo pensando, in questo momento.

Pensare.

Una delle uniche cose che mi riesce davvero bene.

E penso, in mezzo a tutta questa confusione, a Mattia. Come non farlo? Ho mai pensato ad altro, da quando l'ho conosciuto?

Una fitta di dolore attraversa il mio cuore e si irradia in tutto il corpo. E' così ingiusto. E' tutto così... sbagliato. 

Anche il fatto che io stia pensando a questo, anziché rispondere a mio fratello, anziché fare qualcosa, è sbagliato. Non doveva andare così... nulla doveva andare così, a partire da quando ancora eravamo in questo stesso posto, tempo fa, prima che Mattia partisse per l'accademia.

Avrei dovuto far andare le cose diversamente allora, e così avrei evitato tutto questo.

"Marinella!" 

Non è la voce di Davide a riscuotermi, ma il suo gesto. Mi ha appena dato uno schiaffo e ora mi guarda con occhi imploranti: "Scusa. Non volevo farti male, però rispondi. Ho sentito che al telefono dicevano che qualcuno è morto. Chi, Nelli? Chi è stato a chiamarti? Chi è morto?"

Io e te 3 - Io e te è semplicemente complicatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora