Angoli di cuore

PROLOGO

Ogni persona ha due scelte.

Una giusta e una sbagliata.

Molto spesso la scelta giusta è quella sbagliata.

Qualcuno tempo fa mi disse che nella vita si incontrano tante persone, ma che solo alcune di esse si ricordano per sempre.

Pensai che quelle fossero le parole di un matto. Diverso tempo dopo invece, mi resi conto che quel matto era in realtà un saggio.

Nel corso dei miei anni avevo scoperto cosa volesse dire perdere qualcuno. Essere abbandonata, lasciare chi si ama, perché chi si ama non è la persona giusta, perché chi si ama a volte non ama noi.

Nella mia breve esistenza avevo compreso cosa fosse il tradimento, l'essere lasciata per un'altra donna, per ritrovarsi a sprofondare nel proprio dolore.

Che poi alla fine un cuore spezzato non è poi così grave, prima o poi guarisce, prima o poi diventa più forte. Me lo ripetevo sempre, quasi come se fosse il mio mantra.

Nel corso dei miei viaggi avevo incontrato tanta gente. Alcune con una storia difficile alle spalle, altre incontrate solo per un secondo, ma che erano rimaste comunque impresse in un angolino recondito della mia memoria.

Molte erano le facce che rivedevo nei miei sogni, nelle fotografie che conservavo nel cassetto. Attimi di vita rubata che mi ero presa a loro insaputa, proprio da quei passanti che mi limitavo a scrutare solo da lontano.

C'era stato un momento in cui avevo cominciato a immaginarmi la quotidianità di ogni individuo che incrociavo per strada.

C'era il padre che portava tra le braccia la sua bambina, reduce da un matrimonio ormai finito. Costretto ogni giorno a occuparsi di una figlia ancora piccola, di una casa troppo grande, dei panni da stirare e delle macchie di caffè cadute sul tavolo. Tracce di un'esistenza ormai priva di qualsiasi speranza.

Un uomo e la sua solitudine, il peso schiacciante di non poter più contare su una persona a cui un tempo aveva donato tutto.

E alla fine di quella scena, posso rivedere ancora quel ragazzino seduto sugli scalini sporchi fuori casa sua, quasi come se da lì non si fosse mai mosso. Con la solita attesa riflessa negli occhi, colmi di quell'agitazione e di quella frenesia che solo chi ama può comprendere.

Parlava di lei nelle canzoni che scriveva, accarezzava le corde della sua chitarra con delicatezza, quasi come se toccasse la sua pelle. Parlava di quella ragazza che tanto desiderava. Le scriveva frasi che a lei non avrebbe mai fatto leggere, solo per quella maledetta paura di apparire sciocco ai suoi occhi.

Un altro sentimento mai espresso, celato in una parte della propria anima, per sempre. Un'altra opportunità mancata e poi rimpianta.

Quelle cose non le raccontavo mai a nessuno.

Non le raccontavo al mio migliore amico che mi aveva donato l'amore, quello che io avevo rifiutato con assoluta insistenza. Non le raccontavo a mia madre quando mi chiedeva di parlare con lei, non le raccontavo nemmeno all'uomo che aveva dato alla mia vita quel cambiamento di cui ero disperatamente alla ricerca.

Non le dicevo neanche a lui, quello del "dopo", quello che mi aveva dato chiarezza, proprio lì dove pensavo non potesse essercene. Lui che era andato via così tante volte, che forse perderlo era stata l'unica strada per ritrovare me stessa.

Ero una donna dal passato confuso, una donna che sapeva ascoltare, ma incapace di raccontarsi. Una donna terrorizzata dal ricordo.

In passato ero stata una ragazzina spaventata dell'avvenire, poi una ragazza insicura, in passato ero stata tante cose, e tutte queste cose mi avevano resa più forte.

Ricordai ancora quel bambino che mi venne vicino per farsi ridare un vecchio pallone da calcio. Avrà avuto al massimo otto anni e sul suo viso c'era il ritratto dell'innocenza, dei sogni, quelli grandi.

«Scusi mi può restituire la palla?» mi disse educatamente con la sua vocina dolce.

Gli sorrisi «Ok tieni.»

Gli porsi quello che era suo e poi lo vidi andare via. Non mi salutò, né mi disse grazie, semplicemente sparì nel nulla, così come era venuto. Fu come un miraggio.

Le persone se ne vanno nel medesimo modo, senza dire niente, finché improvvisamente non trovi l'eccezione, quella persona che invece di andarsene rimane per restare con te.

TRAMA

Allie e Manuel sono vicini di casa da diversi anni e tra loro scorre da sempre una certa antipatia, qualcosa di talmente viscerale che l'unico modo che conoscono per andare d'accordo è quello di evitarsi.

Allie è una ragazza come le altre, se non fosse per le sue continue crisi e per i suoi incubi che la tormentano costantemente e di cui non riesce a spiegare la ragione. Qualcosa nella sua mente cerca di venire fuori, qualcosa di talmente brutto e angosciante che preferisce dimenticare.

Decide di fare un viaggio per cercare di allontanarsi dalla sua famiglia e dalle continue liti in casa, e proprio mentre è in giro, sperduta e alla ricerca di se stessa finirà per incontrare qualcuno che farà di tutto per ostacolarla e farle ancora più del male.

Manuel invece è un fotografo che non fa altro che andare in giro per il mondo alla ricerca di una nuova identità, desideroso di essere un uomo diverso, cercando a ogni costo di allontanarsi dal passato e dal senso di colpa che lo affligge giorno dopo giorno.

Proprio così due cuori distanti, diversi e fortemente danneggiati troveranno il modo di aiutarsi, costruendo lentamente e non senza difficoltà un legame unico e speciale.

Questa romanzo parla di persone narcisiste, di come spesso non siamo in grado di riconoscerle, racconta di come nonostante le ferite e i tagli sul cuore si possa ricominciare da capo e averla vinta sul proprio passato, sui ricordi dolorosi, di come alla fine si impara a perdonarsi.

Un amore incredibile ed emozionante, che sfida la sorte, che nasce improvvisamente senza nessuna logica, due persone distanti che lentamente imparano a conoscersi e a raccontarsi.

P.S Tratta di persone narcisiste questo libro, all'inizio infatti la storia d'amore non sarà così evidente, quindi abbiate pazienza di leggerlo, vi sorprenderete, ve lo assicuro!.