~SCOTT POV~
Avete presente quando vi manca il respiro, conoscente quella sensazione?
In quel momento era esattamente quello che provavo.
Avevo affrontato vari tipi di dolore nella mia vita ma mai qualcosa di così logorante.
Percorrendo avanti e indietro la stanza di mia madre sentivo gli occhi bruciarmi e le mani farmi male.
Avevo pianto, cosa che si presuppone un lupo non faccia e avevo urlato distruggendo tutto, altra cosa che un lupo non dovrebbe fare per evitare di perdere il controllo.
Nonostante la mia guarigione istantanea continuavo a sentire dolore, incessantemente.
Nonostante niente potesse ferirmi del tutto, mi ero davvero fatto male.
Quelli come me sono in grado guarire in pochi secondi, qualsiasi ferita inflitta loro passa, così come il tormento che ne deriva eppure nonostante le mie mani non fossero più rosse continuavo ad avvertire la punta di sofferenza che avevo sentito durante il mio sfogo.
Quella stessa sofferenza mi percorreva ogni centimetro del corpo, ovunque era presente un po di malessere.
La mia voce poi, anche quella ne aveva risentito.
Convinta mia madre a non piangere mi sedetti sulle scale esterne a fissare il vuoto, sperando che dopotutto mi sarei svegliato.***
In poco tempo arrivarono tutti.
Kira, Malia, Lydia, Stiles, Hayden, Liam, Corey, Mason e persino Danny, Isaac e Ethan arrivarono, chi correndo e chi con l'auto.
"Sara!" urlò Isaac entrando di corsa in casa e scansandomi per un per pelo mentre ero seduto sul gradino.
"Scottt...dov'è?
Lei dov'è?" domandò Lydia stringendo la mano di Malia.
Chiusi gli occhi e deglutii alzandomi in piedi,
Kira mi raggiunse e mi abbracciò senza dire una parola.
Io la strinsi ed iniziai a piangere ancora.
Stiles si sedette sul mio stesso gradino ed iniziò a comporre il numero del padre.
Malia abbracciò Lydia mentre Danny cercava in tutti i modi di mantenere Ethan che tentava ripetutamente di colpire a calci la sua auto.
Hayden corse via in lacrime e Liam cercò di raggiungerla.
Corey e Mason invece si occuparono di tenere in piedi Melissa che si stringeva a loro cercando di nascondere il viso tra le maniche della felpa.***
"Scott, io e Marin andiamo fuori città a..."
"Veniamo con voi" rispose Danny.
"Vengo anche io" commentò Chris Argent che fino ad allora era rimasto immobile a contemplare il pezzo di carta che aveva creato tutto quello scompiglio.
"Siete sicuri...?" domandò Parrish.
"Si.." confermò Chris.
"..è opera di mio padre" aggiunse accartocciando il bigliettino,
"Allora lo troveremo!" ribattè freddamente Isaac alzandosi dalla poltrona e dirigendosi alla porta.
"Hey...devi calmarti!
Ti farai ammazzare!" gli urlò Malia.
"Non se lo ammazzo prima io..." rispose lui continuando a camminare.
"Nessuno di voi ucciderà o si farà ammazzare da qualcuno!" li interruppe Lydia guardando la madre.
"Io non riesco a capire...perché Sara...perché lei..." sussurrò la signora Martin.
"Perché io ho sua figlia" risposi alzandomi per raggiungere Isaac.***
"Cos'è successo?" urlò Theo fermando la sua auto di colpo e scendendo senza nemmeno preoccuparsi di chiudere lo sportello.
" Va via di qui!
O ti giuro che..." inziò Isaac camminando verso di lui.
"No!
Isaac no!" urlai raggiungendoli e posizionandomi tra di loro,
"Non lo voglio qui!" urlò insistette lui cercando di liberarsi dalla mia presa.
"Non sono qui per farmi intimidire da te!" ribattè Theo facendo lo stesso.
"Isaac smettila di comportarti come un bambino in cerca di guai!
Siamo tutti arrabbiati tanto quanto te e se vuoi un modo per sfogare la tua rabbia...beh fa pure!" urlò Ethan tirandolo indietro e aspettandosi che Isaac lo colpisse.
"Devi piantarla!
Subito" lo appoggiò Danny.
"Quel bastardo ha preso Sara e noi...."
"Hayden!" urlò Liam.
"Santo cielo Hayden credi che mi piaccia stare con le mani in mano?" urlai girandomi verso di lei.
"No!
Ma siamo tutti qui mentre lei..."
"Adesso piantala!" le urlò Kira con uno sguardo ammonitore.
"Credi che non lo sappia?!
Io conosco Gerard meglio di chiunque altro e so, so per certo che..." avrei voluto continuare la frase ma lo sguardo a pezzi del signor Argent mi fece zittire.
"Dobbiamo finirla. Secondo voi Sara vorrebbe questo?
Vorrebbe che litigassimo tra noi?
Vorrebbe che perdessimo il controllo?
Non tutti la conosciamo allo stesso modo o l'abbiamo conosciuta nello stesso momento ma questo non fa differenza.
Tutti noi teniamo a lei, tutti..." disse a voce alta Stiles facendosi spazio tra le nostre voci,
"...e so per certo che ci vorrebbe vedere uniti.
Ora più che mai!
Quindi insieme mettiamo da parte la rabbia ed il dolore e perlustriamo questa città, dal primo all'ultimo angolo.
Se questo non bastasse metteremo a soqquadro tutto il paese o tutto il continente o se volete l'intero globo terrestre.
Non importa quanto dovremo cercare! Non ci fermeremo, perchè lei sono certo non l'avrebbe fatto, non si sarebbe fermata per nessun motivo" concluse lasciandoci senza parole.Spazio autrice:
Da questo momento in poi a parlare in prima persona sarà Scott e quindi verrà specificato all'inizio del capitolo.
Baci.
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Womanizer ⇢ Brett Talbot [ Da Revisionare ]
FanfictionBrett Talbot, 17 anni, capitano della squadra di lacrosse della Devenford Prep e lupo mannaro del branco di Satomi. È il classico ragazzo che adora essere al centro dell'attenzione. Il suo essere bisessuale lo rende l'adolescente più desiderato del...