Branco di Satomi.

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"Sara dopo aver scoperto di poter cambiare aspetto è riuscita a scappare dalla prigionia di Gerard ed è venuta qui per..."
"È riuscita ad evadere?"
"Si ed è stato in quel periodo che ha trovato qualcosa.
Uno dei libri degli Argent riportava alcuni appunti incompleti riguardo ad una creatura con le sue stesse abilità..."
"Ma?" chiese Marin.
"Mentre era alla ricerca di altre notizie a riguardo, Argent l'ha trovata e l'ha tenuta nuovamente in ostaggio.
Lui ha scoperto qualcosa, qualcosa che nemmeno Sara sa..."
"Pensi che abbia trovato altro su di lei?"
"Io credo di si altrimenti perché ucciderla e non tenerla ancora come piano B?" rispose Braeden.
"Hai questi appunti..."
"Si" annuì lei prendendo dalla tasca un taccuino.
"Mancano molte cose, abbiamo provato a venirne a capo ma..."
"Creatura che può modificare se stessa, alterandosi geneticamente, assumendo nuove caratteristiche anche per lunghi periodi di tempo.
Possibilità di ridurre allo stato di polvere qualsiasi altro essere soprannaturale, capacità di sfruttare la forza della mente per compiere azioni di natura non umana, possibilità di neutralizzare e privare..."
"Dove si trovano gli appunti completi?" chiese Marin.
"Non ne abbiamo idea"
"Se ha provato ad ucciderla e non c'è riuscito ci proverà ancora..."
"È per questo che dobbiamo avere le nozioni mancanti, deve esserci un..."
"C'era qualche altra cosa qui" notò Marin.
"Cosa?"
"Un'indicazione"
"Per?"
"Non lo so, so solo che la traduzione di questa parola è «sangue»"
"Non si mette bene..."
"Sara aveva un piano?
Qual'è questo piano?"
"Siamo arrivati.
Saliti su quella montagna troveremo tutto quello che ci manca e poi..."
"Andiamo"

***

"Io non ho fatto niente!" urlò Theo.
"Non rendere le cose più difficili" lo zittì il vice sceriffo Parrish.
"Siete tutti impazziti!" continuò lui.
"Accidenti!" urlò lo sceriffo sterzando di botto.
La macchina girò su se stessa per poi fermarsi poco dopo.
Fortunatamente nessuno si fece male, nemmeno lo sceriffo che si ritrovò a sbattere la testa contro il sedile quando la macchina si fermò.
"Sceriffo..."
"Va" disse lui facendogli segno di scendere ma fu preceduto da Theo.
"Hey!" urlò Parrish scendendo dall'auto.
"Ragazzi...ehi...state bene...." iniziò a sussurrare Theo camminando lentamente verso due ragazzi imbambolati al centro della strada.
"Chi siete?" chiese il vice sceriffo portando la mano sulla pistola ma Theo lo ammonì con lo sguardo.
Il ragazzo e la ragazza che erano di spalle si girarono e tutti, persino Stilinski che li aveva appena raggiunti, videro i loro occhi azzurri brillare e gli artigli macchiati di sangue.
Uno di loro ringhiò,
"No...hey...io sono come te.." disse Theo mostrandogli i suoi occhi da beta,
"Sono un lupo!
Proprio come voi!" aggiunse avvicinandosi lentamente.
"Non vogliamo farvi del male" sussurrò lo sceriffo riponendo la pistola nel fodero e guardando Parrish che tolse le mani dall'arma.
I due indietreggiarono,
"Vogliamo aiutarvi" disse Parrish avanzando.
"Chiama Scott..." sussurrò lo sceriffo,
"Scott?
Scott McCall?" domandò la ragazza guardando Stilinski.
"Si, Scott McCall" rispose lui.
"Noi possiamo portarvi da lui" spiegò Parrish.
"È alla..." iniziò Stilinski ma i due che erano ancora in forma animale iniziarono a tornare umani dopo essersi guardati.
Theo che osservò il braccio della ragazza più attentamente notò la presenza di un tatuaggio,
"Chiamate Scott" disse allo Sceriffo,
"...sono del branco di Satomi" aggiunse.

***

"Dovrebbe essere già qui" spiegò Lori.
"Devi stare calma.
Ti prego, sta calma" disse Brett.
"È successo qualcosa...io..."
"Lori andrà tutto bene.
Satomi..."
"Dovevamo andare con lei...noi..."
"Smettila.
Respira profondamente"
"Non..."
Ed ecco squillare il telefono di Brett,
«Chiamata in arrivo da Scott McCall»
Guardò la sorella che come lui stava fissando il display del telefono e si precipitò a rispondere.

Womanizer ⇢ Brett Talbot  [ Da Revisionare ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora