2 - La Scuola

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«Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina.»
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Suonò la sveglia.

Aprii gli occhi un po' sfocati cercando di far tacere quella cazzo di sveglia.

Guardai il soffitto e pensai:

Ah un altro giorno di scuola, quando finirà questa tortura.

Mi alzai dal letto, tutto accaldato, e guardai il calendario... 3 giugno.

Tra una settimana finisce la scuola, finalmente!

Anche se, devo recuperare ancora due materie, storia e quella maledetta matematica che odio.

Aprii le tapparelle, mi aspettavo un sole che mi accecava e invece c'era un cielo grigio.
Forse finalmente torna un po di fresco!

Mi vestii e andai in cucina a fare colazione.

«Buongiorno.» Dissi ancora mezzo addormentato.

«Buongiorno.» Replicarono i miei familiari.

Mi sedetti a tavola, e versai il latte dentro la mia tazza.
Mi alzai per andare a prendere i cereali, aprii l'anta del mobile della cucina...

«Ma i cocopops?» Chiesi con un'aria un po' arrabbiata.

Sono i miei cereali preferiti, li adoro.

«Li ha mangiati tutti tua sorella.» Mi rispose mia madre.

«Non pensavo li volessi, scusami.» Mi disse mia sorella.

Maledetta, lo sapeva che ieri non li avevo finiti tutti per mangiarli oggi, e lei li ha presi lo stesso.

Bevvi il latte un po arrabbiato e andai in bagno a lavarmi.

«Dai forza! È ora di andare!» Esclamò mia madre dal portone di casa.

In fretta e in furia preparai lo zaino e uscii di casa.

Guardai il cielo, diventava sempre più scuro...

«Sta per arrivare un temporale.» Dissi a mia madre mentre salii in macchina.

«Sembra proprio di si, almeno non soffriamo più questo caldo.» mi rispose mia madre mentre sistemava il mio zaino e quello di mia sorella nel porta bagagli.

Arrivammo a scuola e scesi dall'auto insieme a mia sorella.

«Non ti scordi nulla?» Mi chiese mia
madre tenendo la busta della merenda.

Con un sorriso le sussurrai «Grazie» e, mentre mi allontanavo dalla macchina per entrare a scuola, mi disse...

«Ah, vi viene a riprendere vostro padre oggi!»

«Ok!» Risposi a mia madre salutandola ed entrai a scuola.

«Io ho i voti bassi, se non recupero entro la fine della settimana rischio di essere bocciato! » Sentii mentre mi avvicinavo ai miei compagni di classe.

«Ciao ragazzi!» Esclamai.

«Ciao Zack!» Replicarono a loro volta.

«Di cosa parlate?» Chiesi anche se avevo sentito di cosa parlavano...

«Dei debiti scolastici, tu come stai messo?»  Mi domandarono.

«Devo ancora recuperare storia e matematica, voi?»

Suonò la campanella ed entrammo in classe.

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Ore tredici, dopo l'ora di scienze entrò il professore di storia, J. Hewlett.

Cazzo, ho studiato poco, speriamo che oggi non interroghi!

«Buongiorno ragazzi.» Esclamò il professore con un tono di voce profondo e arrabbiato.

«Buongiorno professore!»

«Oggi interrogo.» Disse il professore, e tutto a un tratto il mio cuore si fermò, l'aria diventò gelida, la paura cominciò a salire...
Questa è l'ultima interrogazione e se mi chiama, sono fottuto e rischio di essere rimandato, oppure bocciato...

Abbassai la testa, e cercai il libro di storia nel mio zaino.

Non c'è! Per la fretta, questa mattina mi sono scordato di metterlo nello zaino! Mi devo far prestare un libro da qualcuno che è stato già interrogato...

«Fatemi organizzare delle cose e poi cominciamo.» Balbettò il professore mentre metteva in ordine diversi fogli e scriveva delle cose.

«Zack! Come cazzo facciamo! Io non ho studiato niente! Tu?» Sussurrò il mio vicino di banco.

«Io nemmeno, siamo fottuti!» Gli risposi e mi feci dare il libro dal compagno dietro di me e cominciai a leggere le ultime cose spiegate, sperando di memorizzare qualcosa.

In questo frangente di tempo, l'ansia prendeva il possesso del mio corpo, cominciai a diventare freddo e pallido, il cuore che batteva molto velocemente.

«Bene, vediamo un po' chi interroghiamo oggi.»

Cercai di calmarmi e sperai di non essere interrogato...

«Martha vieni tu... e anche tu Zack.»

Improvvisamente tutto diventò scuro, buio, non riuscii più a stare calmo, vidi la mia mano tremare dalla paura...

Con la calma mi avvicinai al professore...

Spero solo in un miracolo!

«No Zack, il libro chiuso, è l'ultima interrogazione dell'anno.»

Sono fottuto! Non mi ricordo più un cazzo!

TOMORROW | SospesoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora