12 - L'Incubo, due mezzi

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Settimo Frammento  

Cercai di calmarmi e sperai di non essere interrogata...

«Martha vieni tu... e anche tu Elisa.»

Improvvisamente tutto diventò scuro, buio, non riuscii più a stare calma, vidi la mia mano tremare dalla paura...

Con la calma mi avvicinai al professore...

Spero solo in un miracolo!

«No Elisa, il libro chiuso, è l'ultima interrogazione dell'anno.»

Sono fottuta! Non mi ricordo più un cazzo!

Ottavo Frammento  

Prima di andarmene, il professore mi fece cenno di rimanere in classe mentre i miei compagni uscirono da scuola.

«Non mi aspettavo da te che saresti andato così male in questa interrogazione.»

«Lo so professore, posso recuperare prima della conclusione dell'anno scolastico?»

«Se finisco d'interrogare tutti prima della fine della scuola... si.»

«G-grazie professore.» Mormorai con una voce stridula.

Nono Frammento  

Vidi mio fratello e mi avvicinai a lui.

«Ma perché papà ancora non arriva?» Domandai a mio fratello.

«Mi ha mandato un messaggio dove dice che non gli funziona l'auto, quindi ci viene a riprendere a tutti mamma.»

«Ah, ok!» E mi rassicurai.

Dopo qualche minuto, arrivò nostra madre.

Salimmo velocemente in auto, e iniziò a piovere.

«Tutto bene? Vi siete bagnati?» Ci chiese nostra madre.

«Sisi, tutto bene non ci siamo bagnati, solo qualche goccia » rispondemmo.

Decimo Frammento 

Mi girai di nuovo verso quel finestrino che si era appannato di nuovo, in quel momento mi sentii uno schifo.

Vidi l'acqua che scorreva e cadeva dalle cornici delle case, mi cominciai a preoccupare.

La pioggia divenne sempre più incessante...

Ci fermammo al semaforo. A mala pena si vedeva, era rosso.

Intorno a noi non c'era una persona.

Tutto desolato, nemmeno una macchina. Più avanti c'era la strada bloccata per dei lavori.

Sentii mio padre mormorare a mia madre...

«Ma proprio oggi dovevano cominciare i lavori! Dobbiamo fare il giro del quartiere, te la senti di guidare?»

«Certo!» Rispose mia madre.

Iniziò a grandinare e io cominciai ad avere paura, era un temporale fortissimo e non si vedeva quasi nulla.

Vidi nostro padre che si girò e mi rassicurò dicendomi di stare tranquilla.

E mio fratello sulla mia destra che commentò: «La solita cagasotto.»

Stavo arrabbiata e triste per via della giornata schifosa e gli risposi:

«Ma vaffanculo.»

«Non si dicono queste cose a tuo fratello Elisa!» Mi rimproverò mio padre mentre era girato verso di noi.

«Ma lui mi prende in giro!» Replicai.

La grandine, la pioggia, incessante...

In quell'istante ero girata verso nostro padre e con un occhio, sulla destra in pochi secondi vidi una luce che si avvicinava...

Sempre più forte, sempre più accesa...

Guardai mio fratello... e dietro di lui...

Distinsi la sagoma di un camion...

La luce diventò abbagliante.

TOMORROW | SospesoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora