POV. Omega.
- Poco più di 17 anni fa, il giorno in cui nacque Alike, la mia amata Olimpia ed io ci trovavamo in Grecia, non so cosa sia successo per unire licantropo e cacciatori, fatto sta che l'ospedale dove eravamo venne attaccato da gli uni e dagli altri.
Il loro obbiettivo era uccidere la piccola figlia di due originali e per questo uscissero tutti i bambini dell'ospedale, ma sia lei che io ci eravamo accorti della loro presenza quindi prendermi A.O.I. e entrati in macchina partimmo.
Arrivano a casa nostra ma la ci aspettava una brutta sorpresa.
Bett, l'unica figlia della luna, ci aspettava con una pistola allo strozza lupo in mano puntata alla porta.
Non so cosa volesse.
Non abbiamo avuto nemmeno il tempo di reagire che che due brandi di sovrannaturali e cinque famiglie di cacciatori ci avevano già accerchiati.
Bett voleva qualcosa, vuole sempre qualcosa, è quella volta era mia figlia o almeno il potere che mia 'sorella' crede lei abbia.
Si avvicinò, abbassando l'arma, a noi dicendo che da quel giorno Alike, o 'N'Hope' come l'aveva chiamata lei, sarebbe stata sua e noi non dovevamo opporci o se la sarebbe presa con la forza, intendendo la schiera di gente intorno a noi.
Ovviamente rifiutammo.
Bett cerco di prenderla dalle braccia di sua madre con la forza, ma io in risposta le lasciai un graffio su tutto il braccio con gli artigli da lupo.
Allora tutti i cacciatori alzarono le armi e i lupi si trasformarono per attaccare, ma in quel momento Olimpia evocò tutte le sue code.
Gli uomini e i lupi esitarono un istante ma mi basto per portare le mie due signore via da lì mentre gli Oni combattevano per la loro Kizune.
Raggiungemmo una grotta dì coyote mannari con cui avevamo un buon rapporto e che non era stato plagiato da Bett.
Accettarono di difenderle mentre io creavo un diversivo allontanandomi.
Le salutai entrambe, uscii e iniziai a correre.
Dopo non molto sentii dei passi, ma di una sola persona: Bett.
Lei non era e non lo è tuttora il tipo che si sporcherebbe la mano se non per cose di assoluta importanza, un tempo diceva che solo per il suo Mate avrebbe fatto di tutto, ma non il suo compagno non lo ha mai incontrato.
Quando mi fermai fu perché il tragitto mi era impedito da un lago.
Allora l'attaccai, anche se personalmente odio gli scontri diretti.
La ferii al fianco ed ero pronto a dare il colpo di grazia quando un licantropo mi attaccò, buttandomi a terra.
Era un semplice e giovane beta ma si vedeva che aveva molta esperienza.
Ad un certo punto lascio che lo sovrastasi, ma era un inganno, per consentire alla cacciatrice in sia compagnia di spararmi.
A causa del colpo finii in acqua e sveni era la fine.
Prendo che Bett sia stata portata via dai due.
Mentre ero incosciente Olimpia raggiunse il lago con A.O.I. E l'aiuto del più forte e antico dei suoi Oni, dalla sponda prego mia madre la dea luna, la sua di genitrice la signora della natura e tutti gli altri dei che mi salvassero, per non lasciare sia figlia sola, sapeva che sarebbe morta quel giorno, sperando che qualcuno lassù la ascoltasse.
Intanto io ero incosciente e proprio in quel momento la dea luna mi apparve dicendomi che Olimpia stava chiedendo loro di salvarmi e mi face scegliere fra il lupo che era in me e la vita.
Nessun licantropo avrebbe dubbi, nemmeno io gli ebbi ma non feci la scelta che avrebbero fatto tutti ma scelsi di vivere e lasciar morire solo il lupo, ma lo feci per la mia famiglia.
Quando mi svegliai ero sul fondale del lago, quindi risalii e ebbi appena il tempo di dire l'ultimo 'Ti amo' ad Olimpia che morì troppo provata dai recenti eventi e indebolita dal parto.
Quando tornai a casa c'erano numerosi corpi di cacciatori e lupi, li bruciai tutti e dopo pochi giorni detto una degna sepoltura ad Olimpia.
Poi chiedi il trasferimento e mi mandarono in toscana una regione dell'Italia dove, nascosta nel bosco, ho fatto crescere Alike.
Da quel giorno non fui più un vero licantropo ma non ho rimpianti, perché quella parte di me ora e con Olimpia mentre questa è qui con Alike.-POV Alphonse
Il padre di Alike ha appena raccontato la sua storia e ora non so cosa dire.
Rompe lui il ghiaccio dicendomi: - Ragazzo è meglio se vai prima che torni Alike.-
- S-si.- risposto alzandomi e andando alla porta.
Mi apre e quando passo l'uscio.
Sono agitato per tutto ciò che mi ha raccontato e per aver avuto il permesso di invitare Alike ad uscire.- Ragazzo, non pensare alla maledizione, la dea luna a la signora della natura trovano sempre un modo per unire due metà.- mi dice.
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Red Moon - Saga Alpha Omega -
WerewolfLui: 17 anni, 11 anni di scuole pubbliche. Lei: 16 anni, istruita a casa. Lui: Ragazzo di città. Lei: Ragazza del bosco. Lui: occhi blu. Lei: occhi rossi. Lui: capelli rossi. Lei: capelli blu. Lui: nato con la luna blu. Lei: nata con la luna rossa. ...