Una settimana.
Erano trascorsi precisamente dieci giorni, dopo l'ultimo incontro tra Harry e Louis che era avvenuto in mensa.
Harry si sentiva così in colpa per quello che era accaduto, anche se in teoria, realmente il ragazzo dagli occhi blu non aveva fatto il suo dovere, ma un sentimento somigliante all'ansia e al pentimento, lo faceva sentire oppresso; allora decise di cercarlo e scusarsi per qualcosa anche a lui non nitida.Lo aveva cercato nel dormitorio, durante l'orario della mensa, nell'orario dedicato allo studio e all'igiene, ma niente.
Non lo trovava in nessun posto e questo lo preoccupava."E se lo avessero ucciso e abbandonato in uno degli immensi latifondi che precedevano l'orfanotrofio?"
Ogni volta che pensava a ciò, alla fine arrivava sempre alla soluzione che aveva fin troppa fantasia. Non avrebbero mai fatto questo a qualcuno, giusto?
Con questo turbinio di pensieri aprì la porta del bagno del reparto maschile, condiviso con gli altri.
Era deserto,proprio come aveva pensato.
Camminava tra le due file di docce che non possedevano neanche un telo a nascondere il suo interno ad occhi indiscreti, ma il bello era che nessuno in quell'orario faceva la doccia, perché essendo la maggioranza bambini, gli altri preferivano godersi la pausa ludica che sprecarla a darsi una rinfrescata, quando avevano già l'orario prefissato alle docce, nella loro routine.
Arrivò alla finestra che toccava il soffitto per la sua altezza e, sul piccolo davanzale interno, posò il piccolo asciugamano che si era portato nella valigia e di ciò ne era molto soddisfatto, perché lì nessuno possedeva niente e quando si ritiravano nel dormitorio lo facevano da nudi o con i vestiti sporchi sulla pelle ancora bagnata.
Si sedette su quella sporgenza in marmo e con un movimento delicato slegò i nodi delle scarpe e se le sfilò insieme a tutti gli indumenti che a mano a mano piegava e sistemava sul davanzale.
Prima di sfilarsi le mutande si guardò intorno come per assicurarsi che non ci fosse anima viva e poi, con un colpo solo, se le tolse e scappò nella doccia più vicina come se fosse spaventato che qualcuno lo avesse visto.Aprì il getto dell'acqua e il forte flusso gelido colpì il corpo tremante di Harry.
Odiava farsela solo per un motivo:non esisteva l'acqua calda.
Era stato strano le prime volte,specialmente dato che nella sua dimora erano presenti molte comodità ,come un accappatoio o, persino, il sapone che qui sembrava estraneo a tutti.Muoveva le mani per tutto il corpo, cercando di sciacquarlo almeno dalla polvere e dal sudore che rivestiva la sua pelle come se fosse un abito.
Nonostante la pelle d'oca,aveva imparato a non soffrire più, anche per il semplice motivo che dopo un po' gli sembrava calda, ma era solo un'illusione data la sua incambiabile freddezza.Strofinava i suoi palmi sulla pelle ruvida non essendo più scosparsa da quell'olio pregiato di cui ne faceva sempre uso in precedenza.
Vedeva l'acqua torbida finire giù per lo scarico, seguendo i condotti concavi ai fianchi del piatto doccia.I capelli ormai resi unti dalle troppe volte che li toccava o tirava per il nervosismo e la mancanza del sapone, non gli favorivano la pulizia.Si portò le mani incrociate al petto,mentre le calde lacrime si confondevano con la contrastante acqua gelida.
Era da tempo che non riceveva un abbraccio e con quello che si stava dando non riusciva ad avere lo stesso effetto che gli avrebbe dato un abbraccio ricevuto da altre persone.
Non c'era affetto in quello che si stava dando,ma solo un modo per ricordagli la sorella che gli mancava.Dei suoi abbracci.
Delle parole dolci che gli diceva quando era giù di morale.
STAI LEGGENDO
The orphanage {l.s.}
Mystery / Thriller1966. Un istituto. Due ragazzi. Un incontro nel luogo che nasconde solo l'orrore della società, in cui o sei la preda o sei il predatore. Orphanage!AU🌈Louis/Harry Orphan!Louis(16)~Orphan!Harry(14) If you don't like malexmale sex or homo couple,go a...