Capitolo 7.

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Si voltò di scatto e bianchissima in viso, con voce quasi impercettibile, chiese:

<Come si chiamava?>

<Olivia, cosa ti succede?>

<Come si chiamava?!>

<Non lo so, veramente, non ricordo. Capisco che tu possa essere sconvolta tesoro.> rispose preoccupata la zia.

<Aveva qualcosa sul corpo? Un tatuaggio?>

<In realtà da quello che ricordo si, forse un piccolo fiocco dietro all'orecchio.>

<No, noo...!> pianse Olivia.

Qualcosa si bloccò nella sua mente, e le impediva di respirare. Fece qualche breve passo e di lì a poco si accasciò a terra. Aveva perso I sensi.

Qualche ora dopo si risvegliò: era adagiata su un letto. Girò la testa alla sua destra; c'era una finestra da cui penetrava la luce bianca e spenta della luna. Aveva un forte mal di testa, e inizialmente non ricordava che cosa fosse successo. In seguito le tornò tutto in mente, purtroppo.

Rose era incinta. La sua migliore amica, prima di morire, aspettava un bambino. Provava una strana sensazione. Ancora quanto avrebbe dovuto scavare nel passato? E perchè era tutto così desolante e complicato?

Non aveva la forza di alzarsi dal letto. Prima di riaddormentarsi, pensò a Rose. A quando avevano fatto quel tatuaggio insieme. Era forse passato un anno. Avevano scelto il fiocco perchè era semplice ed elegante, era il loro piccolo segreto. Entrambe erano impaurite di farlo, ma insieme non c'era niente che potesse fermarle. Dopo averlo fatto si sentivano più unite.

Adesso, invece, Olivia era più sola che mai.

Il mattino seguente si svegliò con un leggero alone di sudore sul volto e gli occhi gonfi. Non aveva riposato bene. Si alzò e uscì dalla stanza; era ancora a casa della zia.

<Olivia!>

<Mamma?>

<Oh per fortuna stai bene. Ieri sera Emma mi ha chiamata e mi ha raccontato cosa era successo, così sono venuta subito a vedere come stavi. Ho preferito lasciarti qui.>

<Grazie, sto meglio.>

<Dal tuo aspetto non si direbbe.>

<Almeno ci provo> rispose infine Olivia, irrequieta.

Dopo aver fatto colazione salutò Sarahe la zia, ovviamente le ringraziò di tutto. Poi passò il resto della giornata a casa, come le aveva ordinato la madre.

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