Cement sky

Capitolo 10.

Alla fine dei conti la riunione sirisolse in un nulla di fatto. Forse la testa era dubbiosa, ma ilcuore non esitava: lo percepiva. Certamente ancora non se necapacitava. In fondo provava una leggera rabbia nei confrontidell'amica; l'aveva esclusa dalla sua vita, senza che se neaccorgesse, oltre a essersene andata via così prematuramente.

Con la mente in pochi minuti Oliviaripercorse l'intero tragitto, dal funerale all'incontro con Aaron.Poi l'incubo e la comparsa di Alex. Dennis che aveva mentito e lascioccante gravidanza di Rose... era un'effettiva caccia allestreghe.

In più vi era l'inspiegabileapparizione del ragazzo che aveva accompagnato la scomparsaall'ospedale. Chi poteva essere? Chiunque. Rose conosceva moltepersone, anche più di quante Olivia potesse immaginare.

Tuttavia era molto attratta dall'ideache fosse Dennis. Lui nascondeva qualcosa, sennò perchè avrebbementito?

Stavolta doveva colpirlo in fretta esorprenderlo, in modo che non avesse il tempo di prepararsi su cosadire. Dennis era un tipo molto estroverso, che non sapeva nascondere leproprie emozioni. Perciò si sarebbe potuto rivelare semplice.

Così la sera dello stesso giornoOlivia si preparò a uscire. Era venerdì. Dove poteva trovarsi unragazzo popolare e molto allegro? A spassarsela a qualche festa.

Per le persone della sua età le festeerano come miele per le api. Sbronzarsi e fare tardi era la norma,altrimenti eri strano, troppo diverso.

L'unica festa in città era quella alladiscoteca "BlueDays". Con un corto vestito nero, che le arrivavafin sopra le ginocchia, e I capelli arricciati Olivia si stavadirigendo all'entrata. Aveva un forte mal di testa, che peggiorò alsolo avvicinarsi a tutti quelli schiamazzi e alla forte musica.

Dopo aver fatto un giro fra la folla,una forte pressione tirò Olivia all'indietro, per un braccio.

Quando si voltò di scatto due occhiverdi e brillanti la stavano fissando.

<Olivia cosa ci fai qui? In quattroanni di liceo non ti ho mai vista mettere piede in discoteca.>

<Dennis! Che sorpresa! E' un piacerevederti.> rispose Olivia con un sorriso falso.

Mentre il giovane la stava osservandoconfuso, la ragazza continuò:

<Puoi seguirmi un attimo fuori? Devoparlarti.>

<Andiamo.>

Dopo aver superato un gruppetto dipersone, che probabilmente erano già fuori di sè per l'alcol,Olivia e Dennis si trovavano fuori, in una specie di piccolo giardinopieno di poltrone.

La tensione fra I due era moltovisibile.

<Di cosa volevi parlarmi?>

<Dennis stasera sei tu a doverparlare. Pensavi che ci avrei messo di più a scoprire che hai semprementito?>

A quelle parole Dennis rimase di sasso,pietrificato. In uno scatto si voltò per andarsene, ma Olivia, cheera più vicina alla porta, la chiuse appena in tempo.

<Non pensare neanche di andartene!Rimarrai qui finchè non saprò la verità.>

<Si può sapere cos'hai in testa?Vaghi come una pazza, ti diverti a fare la poliziotta?>

Prese vita per pochi istanti un rumoreacuto. L'impatto dello schiaffo fu così forte che Dennis girò latesta. Un lieve rossore apparve sulla guancia.

<Me lo sono meritato. Scusami.>disse con un filo di voce lui.

Olivia respirava a fatica, aveval'impressione che si sarebbe strappato il vestito a prendere piùfiato.

<E adesso parla.>

<Io e Rose ci sentivamo da tanto,molto prima che lei morisse. Ero sempre io a cercarla, desideravoprofondamente la sua amicizia. Amavo la sua compagnia, anche se erarara. Andò avanti così finchè un giorno non mi disse che aveva unurgente bisogno di vedermi. Ci incontrammo in un bar, lei eraevidentemente scioccata. Mi disse che... aveva un ritardo. La spinsia fare un test, e in quel modo scoprì come erano le cose. Poi unavolta l'ho accompagnata a fare una ecografia all'ospedale, e daallora non ci siamo più visti nè sentiti.>

<Perchè lo ha detto proprio a te? Perchè non dirlo a me, che ero la sua migliore amica, o ad Aaron?>

<Ho provato a chiederglielo, ma nonho mai ricevuto una vera risposta. Adesso, a distanza di tempo, sonoconvinto che non sia Aaron il padre.>

<Ma lei che intenzioni aveva? Volevatenerlo?>

<Si...>

Olivia alzò gli occhi al cielo e tornònella folla. Dieci minuti dopo era lontana da quel posto infernale.Non aveva voglia di tornare a casa, così si mise a passeggiare.