Suonando il campanello la strana sensazione passò. Quel suono improvviso e acuto le era familiare, le piaceva soprattutto quando era piccola: preavvisava l'arrivo di qualcuno. Un amico magari, che le avrebbe fatto compagnia.
Ad aprirle fu proprio Charlotte, ma per qualche istante Olivia credette che non fosse lei. Era diventata una donna completamente diversa. La bella chioma mora, lunga e lucente era scomparsa: aveva tagliato I capelli fin sotto le orecchie. Il volto era scuro e apparentemente sofferente; per la prima volta notò delle rughe. Infine gli occhi erano spenti e sotto di essi vi erano delle occhiaie grigie e gonfie. Il suo sguardo era perso negli occhi della ragazza. In seguito a pochi secondi la bocca si curvò e un sorriso debole prese vita.
<Ciao...Olivia> prese a dire Charlotte.
<Charlotte!> esclamò Olivia, stringendola.
La donna non diceva niente. A quanto pare era divenuta poco loquace. Così Olivia continuò:
<Scusami se ho aspettato tutto questo tempo prima di venirvi a trovare. Ero talmente sconvolta che evitavo tutto ciò che mi ricordasse Rose...>
Appena udite quelle parole Charlotte si staccò da lei.
<Senti Olivia, mi dispiace, è un duro periodo per tutti noi. In particolar modo per me. Come vedi non sto bene. Ti dispiacerebbe tornare un altro giorno? Non è mia intenzione cacciarti, questa è quasi la tua seconda casa...>
<No Charlotte, tranquilla. Anzi,scusami ancora per il disturbo. Manca tanto anche a me.> la interruppe Olivia.
<Grazie.> rispose e in fretta chiuse la porta.
Olivia rimase a bocca aperta. Poi si voltò e si sedette su uno scalino. Avvicinò le gambe al petto,sopra appoggiò le braccia e la testa. Mentre osservava intorno a sè,chiuse gli occhi per qualche secondo.
<Tesoro a mezzanotte ti voglio a casa!>
<Vabene, mamma!> rispose Olivia scocciata.
<E sorridi! Sei bellissima!>
<Aah mamma vai via!> disse la ragazza, tutta rossa in viso.
Corse dal bordo della strada, dove l'aveva lasciata la madre, fino al portone della casa di Rose. Era così emozionata! Era il loro primo ballo.
<Cavolo,Olivia Brooks! Vuoi far svenire qualche ragazzo? Sei una bomba!>disse Rose ridendo.
<Sei la solita guastafeste. Guarda che volevo il tappeto rosso sotto I miei piedi!> rispose seria Olivia.
A quel punto entrambe scoppiarono a ridere. Avevano deciso di mettere lo stesso abito: era color bordeaux e lungo. Sul petto era attillato,ma sotto era soffice e largo. Arrivava proprio fino ai loro piedi.Fra le due Rose era sempre stata la più bella. Anche con uno straccio aveva le sembianze di una principessa.
In momenti come questo Olivia avrebbe tanto voluto poter perdere la memoria; proprio mentre stava maledicendo le doti umane, sentì qualcosa avvicinarsi a lei. Non erano passi regolari.
Aprì lentamente gli occhi, e si accorse di lui:
<Ciao Modì! Mi ero completamente dimenticata di te!>
Il cane, quasi come per farle capire che aveva compreso le sue parole,le corse in contro. Era un bellissimo esemplare di Golden Retriever. Era anche molto giovane, aveva forse due anni.
<Avreste potuto benissimo vincere, erano molto più deboli di voi!> sentenziò Rose.
Alex la guardò malevolmente, incurvando le sopracciglia.
<Amica mia, non credo che così tu lo possa aiutare...> dissi ironicamente io.
E continuai :<Non è colpa sua se hanno perso... invece si! E' stato un fantastico autogoal il tuo!>
Il poveretto sospirò nervosamente e aumentò il passo. Mentre le due ridevano, lo viddero inginocchiarsi accanto a un bidone della spazzatura.
<Hai così tanta voglia di pregare?> chiese Rose quando lo raggiunse,ma in un attimo si pentì di averlo detto. Accanto ad Alex c'erano tre cuccioli di Golden Retriever abbandonati. Ognuno dei tre ne prese uno; li portarono a casa. Fred e Charlotte rimasero a bocca aperta dopo aver sentito come li avevano trovati, e decisero di tenerne uno: Modì.
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Cement sky
Mystery / ThrillerRose Miller è una giovane ragazza scomparsa e trovata in seguito morta. La migliore amica, Olivia Brooks, cercherà di capire cosa le sia successo, perchè niente è come sembra...