𝗝𝘂𝘀𝘁 𝗹𝗼𝘃𝗲 𝗺𝗲 ✔︎

13. Rapimento

Tutti velocemente si avvicinarono alla ragazza, preoccupati. Avevano notato negli ultimi giorni i cambiamenti che aveva subito, ma nessuno si era focalizzato su ciò che accadeva dentro di lei. Perchè era così. I suoi problemi non erano fisici, erano morali e psicologici.

La testa pulsava pesantemente, e, mille immagini disordinate vennero proiettate nella sua mente, creandole solo una grande confusione.

<<Lu-chan!>> esclamò la turchina, accovacciandosi di fianco all'amica, tenendole la spalla.

Sembrava che tutto intorno a lei fosse stato eliminato. Non sentiva nulla, non percepiva nulla, non vedeva nulla.

È inutile che tenti di nasconderci, siamo parte di te, che tu lo voglia o no.
Il demone parlò, per due volte aveva abusato del suo potere e troppe volte gli aveva dato ascolto.

Non devi vergognarti di questo potere, è vero, detiene tanta responsabilità, ma so per certo che riuscirai a padroneggiarci al meglio.
Era una voce dolce, soave e leggera. L'angelo, aveva parlato. Le sue parole l'avevano rincuorata, stimolata e si sentiva più sicura di sé.

Noi siamo le tue spade, e tu sei il nostro cavaliere, sta a tè come manovrarci. Non provare timore a rinchiuderci, sfruttaci, perché noi siamo te e tu sei noi.

Non capiva ancora chi fosse questa terza voce, che era sempre la via di mezzo di tutto. Perché contrastarli? Perché rinchiuderli in una parte di sé e dimenticare la loro esistenza? Lei percepiva ogni loro singolo sentimento, sfogo, rancore e rabbia.

Non poteva ignorarli.

Ma quando la situazione era drastica, l'arrivo di una persona rovinò tutto, peggiorandolo.

<<sai, aspettavo da tempo questo momento e ora che mi si è presentato davanti agli occhi, meglio approfittarne, no?>> Yukiho fece la sua entrata.

Il viso era contornato da un ghigno, uno di quelli malvagi, che dimostrano solo cattiveria.

<<cosa stai dicendo yu?>> Natsu si avvicinò alla sua figura, non capendo le parole della ragazza che, la prima volta a cui aveva rivolto uno sguardo, l'aveva incantato.
Si era accorto però, che non era amore il suo. Quello, era destinato a una persona più importante, quella che sempre era rimasta al suo fianco e lo aveva sostenuto.

Troppo ceco per capire che la sua idiozia lo aveva portato al farsi del male da solo. Si, non poteva recitare ancora il migliore amico ancora per molto, si stava trattenendo, e troppo.

<<Ma come?, la mia sorellina è appena passata e non vi ha avvertiti?>>  tutti rimasero scioccati dalle sue parole.

<<allora, non era falso ciò che aveva detto>>  Makarov guardò Lucy ancora in stato di trans, e stringendo i pugni, non sapendo cosa fare, disse:

<<Vattene, ci hai mentito e se oserai toccare i miei figli con un solo dito, la pagherai>>

<<vecchio, troppe parole, io voglio i fatti>> la ragazza si precipitò subito all'attacco, che venne però fermato da Luxus.

<<Voglio solo una persona, una sola, che vi cambia?>> mormorò lei, annoiata.

Il biondo le lanciò un'occhiataccia di fuoco e dopo averle lanciato un "soffio del drago elettrico"  riuscì a farla indietreggiare.

<<La mia famiglia, non so se ti è chiaro, non si tocca>> sibilò quest'ultimo.

<<Bene, allora mi prenderò Lucy Heartfilia con la forza>> scioccati guardarono l'amica seduta, con le mani ancora nella testa e gli occhi chiusi.

La sfiga si era dimostrata dalla loro parte.

<<Sai, quella ragazza non la devi nemmeno toccare figuriamoci se te la lascio portar via>> il rosato, con il fuoco che si propagava per tutto il suo corpo, minaccioso si avvicinò alla bionda.

<<le tue cotte adolescenziali tienile per te, non mi interessano le vostre scene romantiche dove: "io non ve la lascerò toccare" prevalgono in ogni singola frase, è irritante>> scocciata, con un solo gesto della mano, fece sospendere tutti in aria, contro la loro volontà.

Era troppo forte per loro. Questo era il potere di un demone, uno di quelli veri, che con solo la loro presenza, potevano farti provare la paura che solo pochi posso creare.

<<Non provare ad avvicinarti!>> le urló contro Erza, intenta a dimenarsi da quel potere che non le faceva muovere un muscolo.

Eppure era solo telecinesi, come era possibile?

<<statevene buoni, la mia telecinesi è impossibile da spezzare, vi paralizza il midollo e da esso tutti i vostri arti.>>  camminava tranquilla, dirigendosi verso la ragazza che da tanto desiderava.

La dea era finalmente lì, a pochi passi da lei.

Dear one, finalmente il tuo sogno potrà essere coronato. Pensò, ormai a qualche centimetro dalla bionda.

Levy la guardava tremante, mentre non si decideva a staccarsi dal corpo della sua migliore amica.

<<staccati>> le ordinò, lentamente, con una calma agghiacciante.

La turchina scosse la testa, mentre le lacrime rigavano le sue guance.

<<Tsk, spostati, non farmelo ripetere o sarò costretta a farti male>> la avvisò, un ultima volta. Ma la risposta non cambiò, rimase la stessa.

Alzò gli occhi al cielo e sotto quelli di un corvino a noi noto, con un calcio assurdamente potente, la fece andare contro la parete opposta.

<<Bastarda, non uscirai viva da qui!>> Gajeel, con la rabbia ad accecarlo si dimenava nell'aria, senza però che i muscoli gli rispondessero.

<<MOCCIOSA, VINCERAI QUESTA BATTAGLIA, MA ALLA GUERRA PREPARATI, SUBIRAI L'IRA DI FAIRY TAIL>> urlò Makarov, comprendendo ormai che Lucy era spacciata.

Yukiho scrollò le spalle, e dopo aver posato su di esse il corpo inerme della ragazza, lasciò uscire dalle sue labbra una risatina.

<<Se intendi prepararmi per la vostra morte, allora si, lo sono già>> sparì nel nulla, sotto lo sguardo distrutto dei presenti.

Una compagna era stata rapita e un'altra ferita, e loro avevano potuto solo godersi la scena, che all'interno delle loro menti si ripetevano in continuazione, innescando la furia che nessuno sarebbe riuscito a placare. Perché si sapeva, quando il bene era sovrastato dalla rabbia e dal rancore, il male poteva solo inginocchiarsi. Il bene non andava sottovalutato perché era buono, una volta che viene istigato, diventa il nemico peggiore di qualsiasi male.