𝗝𝘂𝘀𝘁 𝗹𝗼𝘃𝗲 𝗺𝗲 ✔︎

18. Warrior of the death

I demoni lì presenti non erano numerosi, anzi, erano solamente cinque.
Tra i quali era presente una ragazzina dai capelli rosa ciliegio, ali definite senza piume e occhi scarlatti. Possedeva tra le mani due spade d'acciaio di una grandezza superiore alla norma, decorate con qualche ricamo nero.
Alla sua destra era presente una donna di un'età più avanzata della prima, che indossava una tuta unita nera con stivali pirateschi.
Aveva due grandi corna ai lati della testa che spuntavano tra i capelli albini, due sottili e sensuali occhi color rubino accesso, che brillavano di pura lussuria. Le ali grandi e imponenti sbattevano a ritmo creando venti potenti.
Al centro era presente un uomo alto, dalla corporatura massiccia e minacciosa, due occhi rossi cremisi luccicavano dal puro risentimento che stava cercando di controllare inutilmente. La forza magica fece sbiancare i membri di fairy tail, facendoli sudare più del dovuto.
Alla destra era presente una ragazza di bassa statura, dal viso delicato ma allo stesso tempo freddo e intimidatorio dove le sue iridi sanguigne ardevano di odio e potere. I capelli biondi ricadevano lungo la sua schiena, facendo spiccare le ali nere che sembravano avere una vita propria. Le spade che teneva tra le mani erano nettamente diverse da quelle della compagna, il simbolo della croce era marchiato sull'impugnatura che solo lei era in grado di utilizzare, in oltre, dalle lame fuoriuscivano strane scariche elettriche.
Yukiho al suo fianco aveva cambiato completamente aspetto.
I capelli platino erano diventati completamente bianchi, adattandosi alla pelle nivea di lei. Gli occhi stonavano con il suo aspetto quasi angelico, ormai neri senza l'iride che distingueva i colori l'uno dall'altro; il suo corpo era avvolto da un'armatura vivente le cui venature ne mostrano la forza vitale, al centro del petto era situata una gemma che riprendeva le colorazioni fluorescenti delle venature, rinforzando i suoi poteri demoniaci.

<< Natsu! Ci rivediamo!>> esclamò lei, alzando una mano salutandolo amichevolmente, anche se di amichevole, in quel gesto non c'era proprio niente, difatti pochi secondi dopo qualcosa di pungente e caldo gli sfiorò la guancia, provocandogli leggeri brividi.
Lucy Dal canto suo si girò verso la ragazza, fulminandola con lo sguardo. <<Toccalo ancora e ti finirò all'istante>> sibilò, striando i denti fra di loro.
<<Oh! Cosa pensi di fare? I poteri tanto forti quanti pericolosi che tieni prigionieri nella tua anima non ti saranno d'aiuto finché non sarai in grado di padroneggiarli e se lo farai, beh semplice, morirai>> un sorriso falso si fece strada sul suo volto, lasciando intravedere quei piccoli canini aguzzi.

Levy e Juvia si fecero avanti e con tutto il coraggio che possedevano in corpo, parlarono.

<<Noi non lo permetteremo. Né di rovinare il nostro mondo né di farci soffiare via una nostra compagna, non di nuovo.>> disse, stringendo i pugni con forza, facendo sbiancare  le nocche per la troppa pressione.
Gajeel, raggiungendola le prese una mano, stringendola tra le sue grandi e venose.
<<se continui così, ti farai solo male ai palmi>> sussurrò al suo orecchio, facendola rabbrividire.
<<Juvia pensa che il ragionamento di Levy-San non ha una piega. Juvia non sopporta coloro che toccano i suoi compagni e soprattutto le persone ai cui tiene di più! Avete fatto male a prendere di mira Lucy-san perché siete andati contro tutta Fairy tail!>> la blu non ebbe nessun pelo sulla lingua, la determinazione nelle sue iridi occhi celesti era palpabile e con lei tutta l'adrenalina che scorreva nel sangue.
Le risate dei cinque demoni si fece sentire, chiara e cristallina.

<<Mia cara maga dell'acqua, i vostri discorsetti da: "salviamo in mondo! Siete finiti contro tutta Fairy tail!" Non ci scalfiscono nemmeno di un centimetro. Siete una Gilda insulsa di maghi, che siete tali grazie a noi, i vostri poteri per noi, sono elementi sfruttabili da usare benissimo per sconfiggervi una volte per tutte e mettere le mani sul prezioso potere della dea celestiale!>> l'uomo al centro sfoggiò una di quelle risate macabre e irritanti, che solo sentirle ti facevano salire il sangue al cervello.