Il tenente Hoksley si fece dare un megafono e trasmise il messaggio datogli dal suo comando nel modo più chiaro possibile.
"Ascoltatemi bene terroristi perché non mi ripeterò!!
Quello che state compiendo è un atto che minaccia lo Stato Nordirlandese stesso e non è tollerabile.
Se cederete le armi subito potremo istituire un processo giusto ma se non vi arrenderete tale azione da voi compiuta verrà considerata come atto di guerra e sarete tratta di conseguenza.
So che avete degli ostaggi...molti di loro sono donne e uomini sposati o con delle famiglie.
Se li lascerete andare forse riusciremo a trovare un accomodante al processo ma se non lo farete sappiate che non saremo miti.
Se torcerete un capello anche a uno solo vedrete la nostra collera e per voi non ci sarà scampo.
Avete due minuti di tempo per decidere."
Nel discorso aveva cercato di tenere un atteggiamento aggressivo così da spaventarli.
Se aveva fortuna riusciva a risolvere la situazione senza problemi.
Intanto nell'edificio tutti e quattro i ragazzi erano in fermento:alcuni per aver compreso cosa stavano andando incontro mentre Fergus e Gilles erano incazzato neri.
"Volevano la guerra" penso Gilles "e guerra avrete"
Infuriato per il tono arrogante e sfrontato del tizio che aveva parlato si alzò e ,senza chiedere nulla ai suoi compagni,prese un ostaggio a caso,lo porto davanti alla porta e ,dopo averla spalancata ed essere sicuro che i poliziotti lo fissassero,puntò la pistola alla testa e premette il grilletto in un impeto di furia omicida ed assassina.
Ci fu uno sparo e poi per alcuni secondi il silenzio regnò sovrano.
L'ostacolo cadde a terra con la testa spaccata in due ed il cervello che colava per terra.
Dopo alcuni istanti i poliziotti si misero a sparare ad oltranza e allora si dovette rinchiudere nel palazzotto.
Aveva appena chiuso il portone che una figura gli saltò addosso e lo copri con una pioggia di pugni e calci urlandogli"Perche l'hai fatto!?...Ci hai condannati a morte!!!...Perché Cazzo lo hai fatto!!??"
Gilles non si aspettava tutto ciò è si accascio a terra.
Ci vollero Fergus ed Emer per fermare il picchiatore:Owen.
Gilles ci mise un po a riprendersi ma furono le grida di rabbia e sdegno di Owen e quelle di protesta degli altri due a fargli aprire gli occhi.
Ancora intontito capi di aver commesso uno sbaglio atroce e , mentre Owen gli urlava ancora addosso,andò a sedersi in un angolo guardando il vuoto.
Un mostro ecco cosa era diventato...Un mostro che in un attacco di rabbia uccide un persona innocente la cui unica colpa era di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Il suo animo era dilaniato dalla disperazione e dal senso di colpa per ciò che aveva fatto.
Era diventato una Bestia e stavolta non c'entrava ne gli inglesi ne i cosiddetti nemici.
La guerra aveva tirato fuori da lui emozioni che non pensava potessero giacere nel suo profondo:ira,odio e ferocia.
Affacciandosi alla finestra vide il corpo della vittima è con orrore si accorse che era una donna di neanche trent'anni.
Aveva ucciso una povera innocente solo per far vedere al mondo che era un macho.
In quel momento voleva sprofondare:la guerra lo aveva fatto diventare qualcosa che non avrebbe mai voluto essere.
Come avrebbe potuto presentarsi davanti ai suoi cari,al prete ed anche Eveline dicendo che le sue azioni erano giuste.
Ormai non era più niente...Solo carne da macello... e lo sapeva bene.
Si era scavato la tomba e quella dei suoi compagni d'altronde la polizia non avrebbe mai tollerato un simile atto.
Intanto fuori il tenente Hoksley stava vomitando vicino ad una macchina.
Tutto era avvenuto velocemente:un tizio era uscito ed aveva sparato ad una donna a sangue freddo per poi mettersi al coperto.
I poliziotti erano rimasti di stucco e avevano impiegato un paio di secondi prima di aprire il fuoco.
La scena a cui aveva assistito era rivoltante e ,dopo aver finito di vomitare, si mise a parlare con i commilitoni.
Non si poteva tollerare un simile atto ma era chiaro che se lo avevano fatto una volta lo avrebbero rifatto.
Una irruzione era troppo pericolosa e quindi si doveva negoziare.
In quel momento comparve un uomo anziano con abiti civili.
"Lei è il tenene Hoksley? "
"Sì sono io " rispose il militare
"Piacere,sono il dottore Erik Van Meer ai suoi ordini"
"Cosa?...In che senso?"
"Sono uno psicologo e sono stato incaricato di aiutarla durante i negoziati."
"Non so quanto la psicologia ci aiutera
"disse Hoksley con tono disprezzante
"C'è già stata una vittima"
"Lo so ma lei non ha agito in modo appropriato " gli rispose lo psicologo
"In che senso?"
"Mi permetta di spiegarle:lei si è rivolto a loro in tono arrogante e sprezzante come uno sceriffo che si è incazzato con dei fuorilegge da quattro soldi.
Loro sono fortemente idealizzati e si sono incazzati.
Uno di loro ha perso le staffe e per dimostrarle che è un macho ha fatto fuori una persona"
"Ma non hanno riflettuto sulle conseguenze?"
"Probabilmente sono giovani e non molto esperti...Lei li ha provocati e loro le hanno risposto"
"Avrei preferito in un altro modo"
"Ne sono sicuro"
"Quindi cosa dovrei fare?"
"Tanto per iniziare dovrebbe dare a loro l'impressione di essere coloro che guidano il gioco.
Si sentiranno sicuri e sbaglieranno da qualche parte."
"Già..."mormorò il tenente " ma avrei preferito che questa vittima non ci fosse stata"
"È la bestia che sta dentro di noi...Quando la facciamo uscire combina cose che normalmente non faremmo mai.
Chissà magari adesso quell'uomo si sta pure pentendo di ciò che ha fatto"
"Gliela farò pagare " disse il militare a denti stretti.
"Non ne dubito " disse li psicologo.
STAI LEGGENDO
Irish Blood
Historical FictionStoria di un gruppo di giovani guerriglieri irlandesi che decidono di agire secondo i propri ideali. Un racconto fitto di intrighi,spie e segreti ma anche di amore. Amore verso il proprio paese e verso quegli ideali che li portano ad attuare l'impen...