Non si negozia con i terroristi

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Il messaggio trasmesso dagli assediati aveva messo in subbuglio i poliziotti presenti.
Alcuni sostenevano che bisognava accontentare i terroristi mentre altri erano del parere opposto.
Pure il dottor Van Meer era in dubbio sul da farsi ed aveva preso ad accarezzarsi la folta barba bianca cercando di raccogliere le idee.
"Dio Santo...Questa non ci voleva " mormorò il tenente Hoksley a bassa voce.
"Bisogna accontentarli e subito"disse una voce
"No bisogna tentare un attacco e fermarli il prima possibile " disse un'altra voce
In mezzo a tutto quel baccano si distinse la voce del dottore che ,dopo aver riportato la calma ,iniziò a discutere col tenene sul da farsi.
"Tenente bisogna muoversi a trovare quello che chiedono " disse il dottore
"Assecondando le loro richieste!?Mai...Anche volendo io ho degli ordini da far eseguire " ribatte il tenente
"Se non li accontentiamo potrebbero iniziare a riscattarci uccidendo innocenti"
"Perché secondo lei se anche arrivassero all'aereo lascerebbero andare gli ostaggi vivi?"
"Sì pensi proprio di si"
"Mi spiace ma non posso darle retta"
"Allora cosa si fa?"
"Tra cinque minuti arriverà una squadra di soldati addestrati all'antiterrorismo.
Cercheremo di fare un'irruzione rapida ed efficace così da salvare i prigionieri."
"È inutile;anche la polizia c'ha provato ed avete visto come è finita:due auto ridotte ad un colabrodo e tre feriti gravi.
Entrare per il portone è impossibile"
"Chi ha detto che entreremo dal portone"disse il tenente con un ghigno di vittoria.
Intanto all'interno dell'edificio la situazione si era calmata.
Le crepe tra i membri del gruppo era state rimarginate ed ora erano più Uniti che mai.
Sapevano che per uscire vivi da li era necessario il lavoro di squadra ed era ciò che avrebbero fatto.
"Owen tu prendi la mitragliatrice pesante e sali sul tetto.
Se vedi qualcuno che si avvicina troppo spara"ordinò Fergus
"Subito"disse Owen
"Tu Emer piazzati alla radio e cerca di captare qualche messaggio del comando o anche dei poliziotti"
"Sarà fatto " promise il ragazzo
"Tu Gilles vai a vedere se riesci a trovare del cibo e delle coperte.
Sta arrivando sera ed io inizio ad avere fame e freddo"
"Agli ordini"
Finalmente Fergus aveva ritrovato la leadership che prima gli era mancata.
Ora aveva il controllo della squadra e non lo avrebbe perso mai più.
Gilles tornò in poco tempo ma le notizie non erano buone.
"Il massimo che ho trovato è un distributore di merendine e bevande.
Non c'era nient'altro..."
"Va bene fa niente."fece il suo capo"Spacca il vetro e prendi più cibo possibile.Temo che le trattative andranno per le lunghe."
Il tempo passava e Fergus si domandava che fine avesse fatto quello che aveva chiesto ma si tranquillizzò pensando che una volta arrivato all'aereo i problemi sarebbero finiti.
Si sbagliava:i problemi erano solo all'inizio.
La squadra anti-terrorismo era arrivata ed il capitano,un uomo sulla quarantina piuttosto burbero,stava confrontandosi con il tenente.
"Bene tenente il lavoro svolto qui da voi è stato ottimo."
"Non direi signor capitano...un ostaggio è stato ucciso " disse il tenente mogio mogio.
"Avrebbero potuto essere di piu"
"Certo"
"Ma ora mi dica il suo piano"
"È abbastanza semplice;essi sorvegliano molto l'entrata ed hanno piazzato una sola guardia sul tetto.
Io propongo di fare cosi:un cecchino elimina il terrorista sul tetto così che voi possiate scendere supra all'edificio con l'elicottero.
A quel punto entrerete nell'edificio e li colpirete alle spalle quando non se lo aspettano.
Essendo rimasti in tre sarà facile per voi eliminarli e salvare gli ostaggi"
"L'elicottero fa rumore...Molto rumore " fece notare il capitano.
"Per questo dovrete fare tutto con la massima velocità"
"È un piano molto ardito ma penso sia fattibile " commentò il capitano
"Perfetto!Quando vorreste attuarlo? "Chiese il tenente
"Ora"disse il capitano e poi si rivolse ai suoi uomini spiegando loro il tutto.
Concluse la spiegazione con un sonoro:"Non si negozia con i terroristi"
Presto la squadra ,formata da una decina di uomini armata di tutto punto,sarebbe piombata sull'edificio pronta a seminare morte come un uccello predatore.
"Per i terroristi è questione di minuti " pensò il tenente osservando il cielo oscurarsi con l'arrivo della notte.

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