Non voleva tornare a casa, avrebbero litigato di nuovo, come sempre nell'ultimo periodo. E dire che bastava poco per farli rappacificare, a volte anche solo un sorriso era sufficiente. Serviva solo un piccolo gesto per chiedere scusa, perchè tanto a parole non l'avrebbero mai fatto, troppo orgogliosi.
Parcheggiò la macchina davanti a casa e allora, una volta che il rombo del motore smise di coprirla, alle sue orecchie giunse una melodia dolce e bellissima. Usciva dalla finestra al primo piano, quella della stanza con il pianoforte. Rimase immobile nella macchina ad ascoltarla, rapito. La melodia dopo pochissimo tempo, però, si arrestò di colpo e un grido di frustazione riempì l'aria. A quanto pareva lei stava componendo, l'incantesimo era finito. Fece per alzarsi ma lei tornò a suonare e non era più la dolce melodia di poco prima ma un'altra più potente, più combattiva e a lui molto più familiare. Dopo pochi secondi la voce di lei riempì l'aria, forte, distinta, triste, malinconica, bellissima.Le note della canzone che anche lui aveva imparato a suonare al pianoforte, che li aveva fatti tornare ad essere felici tanto tempo prima, si estinsero. Lui rimase fermo lì, a pensare a quanto fosse sciocco non voler tornare a casa, rimase a pensare che se bastava poco per farli rappacificare allora perchè non trovare un modo?
Entrò in casa silenziosamente e, cercando di non farsi sentire, salì le scale ed entrò nella camera. La vedeva di profilo. Era ferma davanti alla portafinestra aperta, aveva un'espressione triste e preoccupata, una mano chiusa a pugno contro le labbra e l'altro braccio contro il ventre.
Lentamente, per non far rumore, si sedette al pianoforte. Appoggiò incerto le dita sui tasti, ricordò le prime note e cominciò a suonare. Una volta iniziato, il brano gli tornò in mente senza sforzo. La sentì sussultare appena cominciò a suonare, ma non sollevò lo sguardo, rimase concentrato sui tasti, sulla musica. Mentre suonava, all'inizio, aveva il batticuore, chissà se si sarebbe unita a lui, cantando. Forse non l'avrebbe fatto. Ma la sua voce si levò forte e distinta come prima e non trasmetteva più tristezza ma un'incontenibile gioia. Man mano che la canzone andava avanti la sentiva avvicinarsi, la vedeva con la coda dell'occhio venire verso di lui. Arrivata a pochi centimetri da lui, uscì fuori dalla sua visuale e un attimo dopo lui sentì le sue mani sulle spalle.La canzone finì, tornò il silenzio. Lei rimase così, in piedi dietro di lui, e le mani di lui si appoggiarono sulle sue. Non si mossero, non incrociarono l'uno lo sguardo dell'altra, non dissero nulla, non fecero niente. Rimasero solo in quel modo perchè andava bene. Andava bene così.
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Our secret wonderful life
De TodoQuesta è una raccolta di oneshots che hanno come protagonista una giovane coppia: Beck e Jade dello show televisivo Victorious, na non é necessario conoscere la serie o i personaggi per potersi godere questa lettura. Alla fin fine, si tratta solo di...