Avevo ancora molte domande senza risposta."Il biglietto era firmato la congrega dell'alfa e dell'omega"mentre rimuginavo su quei pensieri,Slenderman si materializzò dinanzi a me.La sua voce meccanica e assai poco umana mi rimbombò fin nei meandri più oscuri della mia mente."Paura,vieni con me.Le altre sono già di sopra."Lo seguii in silenzio,come fossi la sua ombra.Entrata nell'ufficio,mi sedetti sulla solita poltrona.Le altre due erano in piedi dietro di me."Bene ragazze,vi starete chiedendo perchè vi abbia convocate qui!"Annuimmo senza spiccicar parola."Voi siete la Triade.Un trio di demoni che si forma soltanto una volta ogni mille anni.I vostri poteri sono interconnessi in qualche modo tutti tra di loro.Non ne so molto sull'argomento,ma una cosa so per certo...da ora in avanti sarete unite non solo come amiche,il vostro sarà un legame che andrà ben oltre questo.Voi siete destinate a salvarci tutti dall'estinzione.Siete le nostre guardiane."Guardiane...quella parola s'insinuò nella mia testa.Non avevamo idea di come potessimo essere connesse...*forse siamo connesse perché abbiamo condiviso il rituale*pensai dentro di me.*ma non siamo nate neanche tutte nello stesso periodo dell'anno!!!*i dibbi lasciarono il posto allo stupore...era la voce di Michela quella che avevo appena sentito?*possiamo sentire i nostri pensieri!*esclamai entusiasta.Era gia un passo avanti.*forse potremmo ampliarli rendendoli piu forti ancora...*Propose silvia.Nella stanza si era creato un silenzio inquietante.Slenderman aveva appena finito di parlare,evidentemente si aspettava una qualche nostra reazione."Possiamo andare ora?"Chiesi gentilmente.Slendy annuí e ci congedò con un ultimo avvertimento "Ragazze,state attente.Per noi siete preziose...e non siamo gli unici a pensarla cosi purtroppo."Io volevo saperne di più,ma subito aggiunse "Potete andare ora"in un tono che non ammetteva repliche.Ci dirigemmo verso il salotto.Tutti i nostri amici erano li,ad aspettarci."Il funerale inizia stasera alle sei."comunicò Jeff con un tono di voce colmo di amarezza.Andò da Michela e le stampò un bacio sulla fronte."Andiamo in giardino...ho bisogno di aria fresca."Li vidi attraversare il cortile e sparire tra gli alberi."Vieni con me piccola..."mi prese per un braccio e mi condusse in camera sua."Ti ho preparato...un piccolo regalo.Sai quando eri in uno stato di incoscienza mi sentivo impotente.Non mi allontanavo mai da te.Inoltre adoro guardarti quando dormi..."Andò verso l'armadio e prese dal fondo un piccolo pacchetto.La carta era nera e sopra vi erano piccoli fiori bianchi.Mi tremavano le mani."Coraggio piccola,aprilo."staccai gli angoli del pacchetto,togliendo lo scotch.Slegai il nodo delicatamente,e aprii la scatola:conteneva uno splendido fermaglio per capelli d'argento a forma di mezzaluna con attaccata una pietra acquamarina.Mi commossi a pensare che il mio più grande amore,avesse pensato a me in un momento cosi difficile.Lo presi in mano,e con le dita seguii il contorno del metallo."Grazie..."mormorai.Le sue mani si posizionarono sulle mie spalle,conducendomi davanti allo specchio e con un sussurro disse"Ti aiuto a metterlo piccola mia".Prese alcune ciocche laterali e me le riavviò sulla nuca.Fece scattare il click della molletta.La sua bocca era sul mio collo,e lasciava piccoli baci.Le mie pulsazioni acellerarono...mi prese delicatamente i seni stuzzicandomeli.Stava conducendo lui i giochi..."Voglio sentirti piccola...mi sei mancata".Per tutta risposta annuii,facendo tintinnare il fermaglio.Mi distesi sopra il piumone...le sue mani esperte sganciarono i bottoni dei miei pantaloni,che fece scivolare dalle mie gambe."Sei bellissima,tesoro..."afferrò le caviglie,allargandomi le gambe.Le sue labbra morbide iniziarono a succhiarle... un brivido d'eccitazione percorse tutto il mio corpo,fino alla punta dei capelli.Con le unghie tagliò l'orlo delle mutandine,che fece scivolare da sotto di me,e gettò a terra.La sua lingua tracciava piccoli cerchietti sulle mie cosce,lasciando qualche piccolo succhiotto.Arrivato al punto più sensibile,sentii i suoi capelli farmi il solletico.La sua lingua calda e morbida mi accarezzava,laggiù...ansimavo di piacere.Fece scorrere una mano sotto la mia maglietta,fino a toccarmi i seni.I miei capezzoli erano duri e con la punta delle dita ne descriveva piccoli cerchi."Mi fai impazzire piccola,sei gia bagnata..."tolse lentamente la lingua,e mi guardò negli occhi.Vidi una luce di eccitazione brillare nei suoi occhi.Quegli occhi freddi come il ghiaccio che mi hanno portato via anima e corpo."Ti amo jack..."gli sussurrai all'orecchio."Ti amo Martina...".La sua bocca era poggiata sulla mia,mentre le nostre lingue danzavano in perfetta sincronia.Stavo assaporando quel momento perfetto,quando improvvisamente la finestra andò in mille pezzi e un piccolo oggetto rotolò nella stanza.Non feci in tempo a riconoscerlo,era un cilindro piccolo e argentato,da cui ne uscì un fumo denso.Io e jack ci precipitammo in corridoio.Avevo gli occhi pieni do lacrime e ad ogni inspirazione credevo di avere il fuoco nei polmoni.Degli uomini armati con i caschi scuri calarono da sopra il solaio del tetto,con reti da orsi e fucili."Siete circondati,arrendetevi o morirete",volsi la mia attenzione verso il soldato che aveva parlato,guardandolo attentamente negli occhi...inizialmente credevo che mi stesse fissando in attesa del momento per attaccare;mi sbagliavo.
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My Life is in your Hands
FanfictionInganni,segreti,misteri,tradimenti e omicidi.Cosa si nasconde tra le ombre del bosco?Martina,una ragazza come le altre,è decisa a scoprirlo,ma sarà pronta a pagarne il prezzo?