8.
Lo sguardo contrito e l'espressione spiacente, il consigliere Bramann consegnò un plico di documenti piuttosto sostanziosi al principe.
Con aria vagamente accigliata, Ellessandar li fissò per diversi secondi prima di chiedere preoccupato: "Non dirmi che devo controllarli tutti... e subito!"
Sempre più afflitto, l'uomo reclinò il capo canuto, annuendo più volte.
Con un tono di voce piuttosto imbarazzato, esalò dolente: "Me ne scuso profondamente, Vostra Altezza, ma i mercanti del Nord si sono presentati a palazzo giusto stamattina, e pretendono che osserviate con attenzione ciò che hanno da offrire alla corona. Potrei disturbare vostro padre, se preferite, ma..."
Scuotendo una mano per liquidare immediatamente la questione, Ellessandar aprì il primo tra i voluminosi plichi di documenti e replicò lapidario: "Non sia mai che io disturbi mio padre per una cosa che io sono tenuto a fare."
"Me ne scuso ancora" mormorò Bramann, stringendo le mani tra loro con fare nervoso.
Le dita grassocce si intrecciarono diverse volte, facendo tintinnare gli anelli d'oro che portava.
"Non hai alcuna colpa, Bramann. Non tu hai deciso il loro arrivo proprio oggi" si limitò a dire bonariamente Ellessandar, lasciandosi andare a un mezzo sorriso di comprensione.
"Vi sono estremamente grato per la vostra gentilezza, principe. E' un vero peccato che non possiate partire con la carovana di Sua Altezza la principessa Naell" sussurrò impacciato il consigliere, non sapendo esattamente dove guardare tale era il suo imbarazzo.
Quell'accenno fece irrigidire per un istante le spalle di Ellessandar che, solo a stento, riuscì a trovare la forza per riacquistare il controllo sul proprio corpo.
Dopo l'offerta che aveva fatto a Naell, l'amica l'aveva caldamente evitato e, con un entusiasmo quasi fuori luogo, aveva accettato l'offerta propostale dal re di partire per un viaggio nel deserto.
Ellessandar non aveva gradito molto l'idea, ritenendola inutilmente pericolosa, ma si era dichiarato disposto ad accompagnarli tutti, giusto per stare più tranquillo.
La reazione di Naell, però, gli aveva fatto capire che la sua decisione di aggregarsi al gruppo l'aveva in qualche modo urtata.
Pur sorridendogli e dichiarandosi lieta della sua partecipazione, aveva defilato alla svelta in direzione delle sue stanze insieme a Kalia e, per quasi una settimana, non si erano rivolti che brevi saluti.
Davvero non aveva idea di come prendere quella sua presa di posizione.
Certo, sapeva che Naell era allergica alla parola 'matrimonio' come gli esseri umani erano allergici al veleno dello scorpione, ma aveva pensato che la loro amicizia avrebbe potuto essere un collante sufficiente.
Quanto meno, sufficiente a colmare la mancanza d'amore di lei nei suoi confronti.
Mentre la porta del suo ufficio si richiudeva con un lieve sussurro, Ellessandar bloccò la sua mano destra sui fogli pergamenati e, con la sinistra, si passò le dita sulla fronte.
Un principio di emicrania stava premendo contro le pareti della sua scatola cranica, ben deciso a infastidirlo per tutta la giornata.
Amore.
Era un argomento tabù in molti reami, ma non ad Akantar.
Non nella sua famiglia, per lo meno.
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Corvo Bianco - Cronache di Enerios Vol. 3
Fantasy(Categoria Contenuti: ORANGE FLAG) Naell guida ormai da un decennio, assieme al Ministro Korissar, l'imponente commessa richiesta dal ricco regno di Akantar ma, ormai, il suo tempo è agli sgoccioli. La dilazione ottenuta grazie all'abile colpo di ma...