Epilogo

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Epilogo


Tre anni dopo.

Il ritorno da Marnha, per Rannyl e i suoi familiari, aveva sempre un sapore dolce amaro.

Vedere i nonni, gli zii e i loro amici, era piacevole, così come fare visita a Kannor nell'immensa villa del borgomastro, dove lui risiedeva stabilmente.

Lasciare quei lidi per fare ritorno al villaggio, era strano ogni volta, e ogni volta lasciava in loro sensazioni diverse.

Rannyl si sentiva perennemente spezzato in due; a distanza di tre anni dalla perdita-non perdita della gemella, avrebbe dovuto essersi abituato a quella sensazione.

Così non era, però, e dubitava che lo sarebbe mai stato.

Se non altro, tornavano a casa con notizie fresche di Naell e della sua vita oltremare, e questo lo confortava in un modo molto strano, ma assai piacevole.

Naell aveva scritto da Yskandar per metterli al corrente della nascita della loro primogenita.

Alla corte di Akantar, era nata una femminuccia dalla pelle color cioccolato e con i limpidi occhi chiari della madre, che avevano chiamato Enyl.

La scelta del nome aveva reso felice Rannyl, così come gli altri membri della sua estesa e variopinta famiglia.

Il desiderio di vedere la piccola era stato così forte che, se non fosse stato per la stagione pessima, sarebbe partito alla volta di Akantar con la prima nave disponibile.

Il viaggio era stato comunque rimandato soltanto di qualche mese, in attesa del ritorno del bel tempo.

La seconda missiva era stata più pragmatica e, a seconda dei punti di vista, avrebbe potuto essere letta come una notizia piacevole o miserevole.

Colui che un tempo era stato chiamato Conte Alderan, si era tolto la vita nella cella in cui era stato rinchiuso anni addietro.

Si era impiccato, dopo aver fabbricato una corda grazie alla copertura di stoffa del pagliericcio ove dormiva.

Coryn aveva appreso la notizia in viaggio, di ritorno da Rumenea, dove si era recato in visita come Ministro del Commercio della Corona.

La scoperta della misera fine del padre non lo aveva scosso più di tanto.

Nessuno di loro, comunque, faticava a immaginare che, con il carattere generoso di Coryn, più di una lacrima doveva aver versato in segreto per quell'uomo.

Uno stormo di strelle argentate si involò dalla cima di un larice, sorprendendo Rannyl e strappandolo ai suoi pensieri.

Antalion, nel sorridere al fratello, mormorò: "Testa tra le nuvole, Ran?"

"Già" assentì Rannyl, storcendo a mezzo la bocca.

Ammirato, scrutò un attimo dopo il volo caotico delle strelle che le portò, una dopo l'altra, a involarsi nel fitto del bosco di abeti, che correva lungo la carovaniera che stavano percorrendo.

Nel tornare a pensare alle notizie variegate contenute nella sacca legata alla sella, lasciò che la sua mente andasse alla terza missiva, proveniente da Ruak.

Il re li invitava a palazzo per la nascita di un nuovo bebè, figlio di Staryn e della sua cara moglie.

I festeggiamenti si sarebbero tenuti in primavera, con il ritorno della bella stagione, così da permettere anche a loro di raggiungere Rajana.

Corvo Bianco - Cronache di Enerios Vol. 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora