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Un giorno d'inverno, arrivai con le guancie arrossate, non ero sicuro se erano causate dalla lunga corsa che avevo fatto o dal gelo che fuori regnava.
Era tutto ghiacciato, coperto dal bianco e regnato da un color plumbeo che sembrava rendere il cielo un bellissimo quadro.
Ma perchè si ghiacciava tutto tranne che il tempo?
Ogni volta la sottile lama ci passava sul viso, tagliava il filo delle nostre vite e noi eravamo lì, a piangere perchè volevamo stare insieme ancora un pò.
Ma il tempo è crudele, ed io l'ho sempre saputo.
Mi sedetti davanti a te, ancora una volta tra i versi delle civette e la dolce e candida neve che fuori creava una tempesta.
Mi prendesti le mani, portandotele alle labbra, anche se il tuo corpo forse non era abbastanza caldo, poichè sentivo a malapena la presenza della tua mano.
Mi baciasti con un dolce gesto le mani, stringendole fra le tue per tentare di riscaldarmi, e mentre con un sorriso mi dicesti "Mi ricordo che quando ero piccolo la mamma e il papà lo facevano per farmi stare bene".
E forse fu lì che tutto cominciò.
Con una semplice frase.
Con delle semplici parole.
Una storia ha preso vita.
->In questo treno, io, ti stò ancora aspettando->