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Stò tentando di rammentare quel giorno in cui mi sedetti accanto a te, guardavi ancora fuori da quel finestrino, stranito da tutti, stranito dal mondo e forse anche da te stesso.
Ero spinto dalla curiosità, spinto dal desiderio di fare nuove conoscenze, di conoscere nuove persone, nuovi luoghi e una nuova parte di me.
Ma chi sono io?
Dov'è finito il "me stesso" che viveva in quei giorni?
Io non riesco a trovarlo, e non voglio neanche cercarlo, per il semplice fatto che tornerà da solo, e tornerà con te, quando tu mi prenderai le mani e mi porterai via, quando i brividi mi attraverseranno e un odore di fiori si spargerà nell'aria.
Ricordo che, quel giorno, ti osservai fino ad arrivare al capolinea.
Il cielo buio illuminato dalla luna era appena visibile, poichè il piccolo bagliore che arrivava dall'esterno illuminava leggermente il tuo dolce e bel viso.
Ma quanto avrei voluto in quel momento, scattarti una foto?
Quanto avrei voluto essere lì con te, per sempre?
La tua immagine nella mia mente ormai sembra svanire, e di te ne rimane solo un piccolo e invisibile ricordo, un ricordo senza volto, ma colmo di colori.
Un bellissimo quadro che non potrà mai essere rappresentato.
->In questo treno, io ti stò ancora aspettando->