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Metto a carica il cellulare e termino velocemente i compiti notando che tra chiacchiere e sciocchezze varie si son già fatte le sei.

Così corro in mensa, perchè purtroppo l'orario si deve sempre rispettare qui al college e per la strada incontro Rachel.

La fermo per il polso:

"Ei scusami se non sono potuta starti vicino é che avevo molti compiti da fare e Beth mi ha subito assalita con le sue preoccupazioni...devi capirmi", mi rattristo quando la vedo indifferente a ciò che dico.

Dopo qualche secondo di silenzio decido di spezzarlo:

"Rachel dopo cena ne parliamo!", la prendo per le spalle e la guardo dritta negli occhi, "Te lo prometto!", le sorrido e lei si rincuora ricambiando.

"Grazie!", mi stringe forte che quasi mi spappola lo stomaco, ma questi sono i veri abbracci, ti aggiustano l'anima pur essendo a volte soffocanti.

Entrate in mensa la solita schifezza, ma questa volta però: riso, cotoletta e un grappolo d'uva. Devo notare che non lo mangiavo spesso! Almeno c'era un po' di varietà, anche se la qualità era quella che era: hanno fatto di peggio!

Vicino a noi si siedono anche Bea e Beth e la mia nuova compagna di stanza.

Lei si chiama Lia ed é una ragazza molto timida ma anche dal piacevole aspetto: é alta 1,70 circa, magrolina dai capelli biondi come una svedese e gli occhi di un azzurro chiaro come le onde del mare in tempesta.

Eh sì! Sembra che anche lei abbia dentro un oceano di emozioni che non vuole dare a vedere agli altri...un po' come me, Bea e Beth. Andiamo tutte d'accordo perché abbiamo molte cose in comune, ma la più dolorosa e triste è questa: ci teniamo tutto dentro silenziosamente.

Beh io quando ho saputo di Aurora, il mio cuore si é spezzato dentro me e non davanti a Nathan, o chissà come avrebbe reagito o cosa avrebbe pensato!

Lo sguardo triste e sconsolato della ragazza cancella i miei pensieri e la invito a sedersi vicino a noi.

"Ciao io sono Rachel molto piacere!", si presenta spontaneamente.

La stessa cosa fa anche Beth.

Si Rachel é molto diversa da Bea e Beth, lei rispetto a Beth é un po' più spontanea.

Infatti, come previsto, si limitano ad un misero sorriso "accogliente", é la ragazza siede accanto a noi.

Così decido di intervenire per non farla sentire a disagio: so bene cosa significa!

"Molto piacere io sono Ania",sorrido e lei ricambia.

Finita la cena la invitiamo a fare una passeggiata in giardino, ma Lia si rifiuta e decide di ritirarsi in camera.

Così tutte e quattro andiamo a passeggiare nel viale.

" Ragazze io sono sconvolta!", comincia Rachel quando siamo sole tra di noi.

"Non me l'aspettavo nemmeno io!", prosegue Beatrice, "Ma può starne certo che anche se tenterà di far qualcosa, per me ha chiuso oramai!"

"Anche io", continua Rachel.

"Ragazze...", s'intromette Beth

I nostri visi da annoiati diventano incuriositi, ma io credo già di sapere di cosa parlerà. Insomma noi siamo migliori amiche e ci diciamo tutto.

"Avete presente Logan? Il ragazzo che é venuto oggi con Nik e Nathan?", sorride.

"Si???", incalzano la discussione le due ragazze.

"beh...mi ha invitata a fare una passeggiata romantica il prossimo Sabato..."

"Stai attenta perché questo non mi ispira proprio! Ma insomma cugino di Nik?!", interviene annoiata Beatrice mettendosi a braccia conserte e Rachel asseconda le sue parole.

" Ragazze! A me é sempre piaciuto e ormai ho accettato, ma non é detto che sia come lui!", si difende Beth.

"Beh certo ma io con la famiglia Jason non voglio averne più a che fare!", ribatte Bea.

Una settimana dopo...

Le cose andarono tutte per come si era previsto: Beth andò all'appuntamento, io conobbi il ragazzo con cui mi scontrai e Bea si litigò a morte con Nik perché cerco di scusarsi con lei ma finì per farla arrabbiare.

Beth e Logan divennero al momento buoni amici, ma prossimi al fidanzamento, mentre io conobbi questo ragazzo affascinante che alla fine risultò essere un professore, precisamente il mio professore di chimica per le ripetizioni.

Beh non sono mai stata brava in chimica, ammetto che non é il mio forte! I professori mi avevano già annunciato di questa pecca in codesta materia e il preside aveva assicurato a  mio padre che mi avrebbe aiutata per non espellermi. Infatti fu così. Il professore mi diede gli orari per le ripetizioni che saranno il Martedì e Giovedì un'ora e mezza al giorno.

Lui si chiama Aaron Carson e si dimostrò molto dolce e disponibile con me.

Io penso che avrà una ventina d'anni: credo venticinque. Spero che me lo dica, sono davvero tanto curiosa!

Adesso sono le sei di mattina ed io sono ancora sveglia dalle cinque, immersa nei pensieri su come si svolgerà, oggi il mio 18esimo compleanno.

Oggi é Sabato e aspetto mio padre che mi venga a prendere.

Sono cambiate molte cose dagli anni passati, essendo all'ultimo anno, si fanno sei ore consecutive e dopo il pranzo ci sono concesse due ore di relax, ma poi sotto con lo studio, la cena e poi il meritato risposo. Ci è concessa solo la Domenica per stare con amici e familiari.

Il cellulare squilla e riesco ad afferrarlo in tempo evitando di disturbare Lia che sta riposando.

"Ciao Tesoro! Percaso hai ricevuto una chiamata da qualcuno in mia assenza,in questi giorni?", dice mio padre con tono preoccupato.

"Oh si...qualche settimana fa...Solo quella e poi più nulla. Sai chi è??"

"Non vorrei che sia lui..."

Tace per un secondo.

"Ma...lui chi??", domando terrorizzata.

"George! Quell'uomo che abbiamo visto all'inizio dell'anno, quando ti accompagnai a scuola! Era innamorato pazzo di tua madre e...", sta per rivelarmi qualcosa ma cade la linea.

Oddio adesso sto temendo il peggio! Cosa vuole ancora quest'uomo? Cosa ha fatto a mia madre??

Mi alzo dal letto e cerco di contattare mio padre che non risponde. A questo punto decido di mandargli un messaggio:

"Ei papà poi mi spieghi tutto a casa oggi! Vienimi a prendere presto però non fare tardi come al solito💕💕!" - 6:15.

A questo punto mi alzo e incomincio a vestirmi svegliando anche Lia.

"Ei Ania", sorride leggermente ancora insonnolita.

Ha preso un po' più confidenza, rispetto a prima che neanche mi parlava e a stento mi salutava.

Sorrido e ricambio. Così vado a truccarmi, mettendo un rossetto rosso come il colore di una rosa, e un po' di mascara, tutto molto veloce e corro ad attaccare il phon alla persa.

Modello i capelli con Phon e spazzola rendendoli ondulati alle punte ed eccomi pronta!

Noto che si sono fatte le otto e così informo Lia della festa e la aiuto a sistemare la valigia. Poco dopo ci rechiamo nel viale e sua madre la prende subito, mentre io mi siedo in una delle panchine e aspetto pazientemente mio padre.

Sento dei passe e qualcuno alle mie spalle si avvicina mi giro e...

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