"Ania dove devi andare? Qual é l'indirizzo?", poggia la sua mano sulla mia.
"Al manicomio. Ecco qua guarda l'indirizzo", gli porgo la lettera con la scritta.
"Si...ma non ho ancora capito il perchè", mi guarda perplesso e nel frattempo anche spaventato.
"Vedrai..", mi limito a dire.
Aziona il motore e partiamo.
"la solita fila!! Non è possibile!", sbuffo sbattendo i pugni sulle ginocchia.
"Ania ti ricordo che siamo a Washington D.C la capitale...non mi stupisco!", sorride, "Qui ci sarà traffico in ogni ora del giorno.."
"Oh già", borbotto, "Non arriveremo mai!!!"
Dopo un quarto d'ora di caos e folla, le macchine proseguono.
Arriviamo lì, ma si è fatto troppo tardi, e come previsto è chiuso. Scendo dalla macchina per vedere gli orari appesi alla grande porta in vetro
"Lo sapevo!! Adesso aprirà venerdì!!!", cammino avanti e indietro con le mai tra i capelli.
"Rilassati Ania...che dici se andiamo a prenderci un bel panino così ti calmi..", sorride, "Magari uno maxi con le patatine...bello succulento..", ride e mi guarda cercando di farmi cambiare idea.
"Non é uno scherzo. Qui ci sta in gioco la mia vita Aaron..", entro in macchina infuriata e delusa.
"Okay ritorneremo Venerdì te lo prometto! Però adesso andiamo..."
"Si certo! Grazie Aaron!", gli sorrido.
Mi riaccompagna a casa. Accendo le luci di casa, mi sistemo e mi butto stravaccata sul divano.
Decido di tenere la chiave nascoste con me, non si sa mai mi dovesse servire per rientrare in quella stanza.
Qualcuno bussa alla porta in modo sostenuto.
"Un attimo!!!", mi avvio verso la porta ed apro.
"Cosa??"
"Ei aspetta! Non lasciarmi fuori. Ti prego Ania...", il suo tono da grave si trasforma in supplicante.
Non l'ho mai visto così dopo due anni di amicizia. Non vorrei gli sia successo qualcosa!
"Allora, adesso ascoltami bene. Entra in casa, siediti sul divano, ti offro un bicchiere d'acqua, ti calmi e mi dici cosa sta succedendo", gli accarezzo il viso, prendo le sue mani e lo tiro verso di me.
"Grazie..", con un fil di voce pronuncia le medesime parole e beve di fretta l'acqua.
"Mia madre...dopo un mese di ricerca..NON L'HANNO ANCORA TROVATA!", il suo tono va ad affievolirsi.
Con fatica inghiotte un groppone di saliva. Si alza dal divano e va girando per la stanza, pensando intensamente.
"Nathan calmati per favore. Io posso aiutarti...", mi posiziono davanti a lui e lo fermo per le spalle.
Mi guarda e sembra rincuorarsi - Davvero? - Davvero.
Appena gli dico quella parola mi abbraccia e mi solleva da terra.
"Grazie Ania!!! Tu sei una vera amica e lo sei stata fin dall'inizio!"
Abbasso lo sguardo pensando agli avvenimenti passati che ci hanno legati.
"Mi dispiace...io..", mortificato cerca di dare una spiegazione ma viene interrotto da un suono di clacson che ci spaventa.
"No. Non darti una delle tue giustificazioni assurde Nathan", lo guardo dritto in quegli occhi verdi che brillano.
"Perdonami", sussurra abbassando il capo, poi lo rialza mi abbraccia per la vita e mi fissa negli occhi "Ania sei tu la donna della mia vita...perdonami io non so cosa mi é preso a mettermi con Aurora ma credimi la verità te l'ho nascosta...io ti Amo! Ti amo veramente non é un gioco come con lei. Con Aurora era solo un passatempo! Era così...così bella quella sera che...insomma ero ubriaco non ero in me o ci avrei pensato dieci volte che avrei potuto perderti!! Si adesso mi dirai che sono un coglione e lo so ne sono consapevole. Anch'io ho i miei difetti e sai...a tutti capita di sbagliare! Dammi una possibilità ti prego!", mi guarda sconfitto.
"Finalmente un po' ti umiltà!", esclamo con un sospiro di sollievo.
Si é vero! Aspettavo questo da lui.
Mi guardo intorno. Guardo lui.
"Cos'è quella cosa che nascondi??", sorrido imbarazzata al pensiero.
"Oh...nel caso tu non mi avessi perdonato avevo comprato un anello che in ogni caso ti avrei dato. É con una perla perché tu sei preziosa, sei bella, non sei una ragazza qualsiasi, non sei una bellezza comune...tu sei rara...Come questa!", me la mostra, prende la mia mano e me la mette al dito.
"Ania vuoi essere, ufficialmente, la mia ragazza??", poi si inginocchia e mi bacia la mano.
"Tu prometti che sarà un per sempre? Che ci sarai sempre? Che mi starai accanto??"
"Te lo giuro su quanto voglio bene a mia sorella che sarai l'unica donna della mia vita da oggi in poi!"
"Allora accetto!", sorrido e lo abbraccio.
Cerco di tirargli su il morale con una cosa che adora e che si può permettere di mangiare sempre, perché non ingrassa mai sto disgraziato!
"Pizza??", sorrido
"Ovvio!"
Qualcuno interrompe il nostro momento, ma non si può dir di no ad una bella margherita gigante con wiurstel e patatine fritte.
Io e Nath ci lanciamo verso la porta, c'è ragazzo che consegna le pizze e gli diamo subito la paga.
Ci guarda un po' sottoshok e noi, appena se ne andato, ci guardiamo in viso e scoppiamo a ridere.
Dopo ciò , salgo in camera mia e io indosso un top color nocciola e pantaloncini di jeans e lui a dorso nudo, ci mettiamo a mangiare di gusto la pizza.
"Ania vacci piano con la coca cola che abbiamo solo una bottiglia!!", esclama ed io rido.
"Qualche problema???!", ironizzo spietatamente
Passiamo la serata a vedere il nostro film romantico preferito "Quando sei arrivato tu".
Si sono fatte le undici e mezza.
"Nath dormi da me? Mio padre verrà domani mattina"
"Certo! Non c'è neanche da chiederlo!!"
"Ma tu dormirai sotto ed io sopra del letto a castello in camera mia", lo guardo sorridendo.
Lui mi guarda quasi afflitto ed andiamo a lavarci i denti.
"Buona notte Nath!", gli lascio un dolce bacio in guancia e poi salgo nel letto di sopra.
"Ma non dormiamo assieme?", mi guarda con mezzo sorriso
"No. Se provi a contrariarmi hai chiuso!"
"Va beene va beene! Buona notte Fragolina", sorride e mi addormento lieta ed emozionata.

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Obsession
Misteri / ThrillerStoria completa, revisionato FINO A CAP. 11 "𝓐 𝓿𝓸𝓵𝓽𝓮 𝓵𝓮 𝓹𝓮𝓻𝓼𝓸𝓷𝓮 𝓬𝓱𝓮 𝓹𝓮𝓷𝓼𝓲 𝓭𝓲 𝓬𝓸𝓷𝓸𝓼𝓬𝓮𝓻𝓮 𝓼𝓲 𝓻𝓲𝓿𝓮𝓵𝓪𝓷𝓸 𝓮𝓼𝓼𝓮𝓻𝓮 𝓬𝓲ò 𝒸𝒽ℯ 𝓽𝓮𝓶𝓲 𝓭𝓲 𝓹𝓲ù, 𝓹𝓮𝓻𝓬𝓱é 𝓽𝓾𝓽𝓽𝓸 𝓹𝓾ò 𝓼𝓽𝓻𝓪𝓿𝓸𝓵𝓰𝓮𝓻𝓽𝓲 𝓵𝓪 �...