Reborn Soul [MadSoul's Sequel]

chapter twenty-four.

Si era messa dunque nella sua auto e aveva guidato per circa venti minuti tra le stradine della città, alla ricerca di qualche pub accogliente che avesse soddisfatto la sua fame. 

Non ne aveva neanche troppa, piuttosto le era salita una strana voglia di bere. 

La situazione di stress che aveva con Ethan, i continui tradimenti che aveva sulle spalle, sua mamma e la sua malattia, il lavoro e la macchina, e poi c'era anche Harry... si chiedeva se avesse mai visto la luce infondo a quel tunnel buio. 

Quando notò un piccolo locale aperto, accostò e parcheggiò per poterci entrare. Non era così tanto affollato, c'erano alcuni tavolini occupati con persone intente a mangiare il loro panino, altre invece erano al bancone che aspettavano il loro drink. 

L'interno era anche molto carino, interamente fatto in legno, sembrava uno di quei pub tedeschi. 

Decise di andare a fare la fila per poter prendere qualcosa da mangiare, magari avrebbe preso qualche bicchierino dopo. Aspettò che il ragazzo prima di lei ordinasse, poi finalmente arrivò il suo turno.

"Nuggets di pollo per me." disse al tipo, che ammiccò nella sua direzione. 

"Vuoi qualche salsa sopra?" le chiese, poi lo sentì urlare qualcosa ai ragazzi che erano vicino alle friggitrici. 

"No, nessuna salsa." 

"Va bene, aspetta che tra poco sono pronti." tirò un colpo di tosse che la fece sobbalzare. 

Il suo era stato molto acuto, doveva essere un gran fumatore data anche la voce graffiante. Lo sentì imprecare sempre verso quei ragazzi che intanto stavano cercando di svolgere il proprio lavoro velocemente, Abby ebbe pena per loro. 

Fortuna che non era a fare uno di quei lavori, avrebbe mollato al primo giorno. E non avrebbe sopportato anche un capo così severo, lo avrebbe mandato a quel paese. 

La sua ciotola con all'interno i nuggets venne poggiata sul bancone, le ringraziò e lasciò la banconota da cinque dollari su' quello stesso ripiano. Trovò un posto dove sedersi e cominciò a mangiucchiare la sua cena.

Non erano male, avevano un retrogusto amaro, ma erano buoni tutto sommato, magari una salsa sarebbe andata anche bene. Li finì in poco tempo, ne erano stati tipo una decina, e guardò il banco dei drink con uno sguardo indeciso. 

Bere o non bere? Questo era il dilemma. 

Come sarebbe tornata a casa se avesse bevuto? 

Ma se ti fai solo un bicchierino, non sarà nulla di male.

Le suggerì la sua mente, e in effetti, aveva ragione. 

Morse il labbro inferiore, alzandosi dal suo posto per potersi avvicinare al banco. Cominciò a guardare tutte le bottiglie presenti dietro al bancone, indecisa su' cosa prendere, non era una gran bevitrice. 

Anzi, a dirla tutta, era del tutto ignorante in quel settore.

Vuoi proprio farlo?

Sì che voleva. 

Voleva assaporare di nuovo quel gusto che tanto aveva odiato gli anni prima, ma che in quel momento, le sembrava una soluzione a tutti i suoi problemi. 

Era sbagliato, lo sapeva, ma non ebbe neanche il tempo di ripensarci, il ragazzo alto e sbarbato dietro al banco la stava guardando con un sopracciglio alzato.

"Allora, che ti preparo?" sbottò.

Lei alzò le spalle. "Non lo so', qualcosa di leggero."

"Dite tutte così, voi ragazzine."