9.

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Non avevamo tempo per "Le maniere gentili", a quest'ora Stefano poteva essere in fil di vita! Il solo pensiero mi fece rabbrividire.

Lyon impugnò la bacchetta e con un potente incantesimo mandò in frantumi persino l'ossidiana che faceva parte del portone. Entrammo con irruenza. All'inizio nessuno sembrò ostacolarci, ma dopo un paio di minuti qualcuno ci comparve davanti.

-Non posso crederci!!- Gridò il mio amico leone. -Dopo... Dopo tutto tu sei ancora vivo e non ci dici niente! Volevi riposarti per poi riattaccarci quando meno ce lo aspettavamo?!- Gridò indignato.

Anche io ed Anna eravamo sconcertati nel vedere Herobrine davanti ai nostri occhi, vivo e vegeto. All'inizio il rancore mi pervase, ma quando mi accorsi dell'espressione del demone mi resi conto di una cosa: sembrava si stesse per mettere a piangere, e fissava il terreno con rammarico.

Poi lentamente alzò lo sguardo, e con lo zelo più totale di cui era capace, rispose con la sua voce roca: -Sì. Sì hai ragione.- L'indignazione di Lyon aumentò ancora di più, ed in un lampo gli fu addosso. Herobrine sembrava in difficoltà, forse era lui arrugginito, oppure noi estremamente migliorato. Quando finalmente entrambi riuscirono anche solo a scalfirsi a vicenda, Anna intervenne per dare man forte al suo ragazzo, attaccando a sua volta il demone dagli occhi bianchi.

Davanti a quello scontro non mi sentivo altro che polver nel vento, in tutto questo tempo ero rimasto indietro ai miei compagni... Possibile che io non me ne fossi mai accorto? Non mi fossi mai accorto di fissare inutilmente solo e solamente la schiena di miei compagni?

Un colpo più forte degli altri scaraventò Herobrine contro il muro alla mia sinistra, facendogli perdere non poco sangue. Altri passi presto ci raggiunsero, e con stupore notammo che perfino Entity303 era sopravvissuto, lì, in piedi, con gli occhi sbarrati.

-Perchè?!- Urlò improvvisamente. Noi ci fermammo per un attimo. -Perchè per una volta che siamo riusciti a "morire" non smettono mai di cercarci?!- La sua voce colma di disperazione mi toccò il cuore, quasi a comprendere la sua situazione.

Lyon afferrò per il colletto della maglia Herobrine: -E così eri persino con lui! Quello che temevi di più ora è diventato un tuo alleato! Oh ma scommetto che rra tutta una falsa per sottrarci informazioni e poi attaccare! Ed io che mi fidavo di te.- Disse pacato, mentre lanciava il corpo inerme dell'avversario dall'altra parte della stanza.

Entity era come immobilizzato, non riusciva ad agire, non riusciva pensare. -Sai che c'è?- Continuò Lyon. -Muori.- Infine piantò la Spada Galatea dritta nella pancia di Herobrine estraendola poco dopo, ed in seguito allontanarsi lentamente e con disprezzo.

SHISH DUE CAPITOLI FRA UN PO' FORSE ARRIVA ANCHE  TERZO.

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