12.

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-Shadow e l'umana vivevano in un regno in cui gli ibridi veniavani disprezzati... Figli di due mondi opposti, quello delle ombre e quello dele luci. Io per evitare he mi uccidessero fui abbandonato...- Sussurrò più in là Mario.

Feci per andare da lui, quando... -Visto? Visto cosa ha provocato la tua "Verità"?! Perchè non impari per una buona volta a non impicciarti in faccende che non ti riguardano?!- Era Lyon. -Dovevate saperlo. Ora che ne siete a coniscenza potete utilizzare i poteri che vi sono stati tramandati... E poi-...-

Cercai di spiegare la faccenda delle Chiavi, ma prima che potessi fare qualsiasi cosa, Lyon uscì dalla stanza, con Anna piangente che lo abbracciava in cerca di conforto.

-Lyon-...!!- -No. Basta. Non sentirò altro.- Sentimmo un lento applauso provenire da fuori la camera. Un essere totalmente nero, quasi fosse un'ombra separata dal suo padrone, ci fissava compiaciuta. Il volto si poteva riconoscere solo per alcuni lievi tratti grigi un volto nero. L'unica cosa che spiccava particolarmente, erano i due fari bianchi che identificammo come occhi.

-Chi sei?!- Mi rispose in modo brusco: -Dovrei chiedertelo io. Che pensi di essere per loro ora? Un amico... Oppure un nemico? Dopo quello che hai fatto alla ragazza dubito che tu sia in tempo per la seconda scelta.- Non riuscì a controbattere.

-Le mie accuse sono fondate, se la tua lingua non riesce nemmeno a muoversi.- Ringhiai. -Che modi! Che modi! Questo ancora una volta dimostra la tua poca sensibilità.- Poi, riferendosi ad Anna: -Signorina, non pianga così, mi fa stringere il cuore...- Disse mieloso, estraendo un fazzoletto di stoffa nero con cui cautamente le asciugò le lacrime.

Non fu visto di buon occhio da Lyon immediatamente, però già il fatto che avesse fatto sorridere Anna gli faceva guadagnare punti, chiunque lui fosse. -Non sia sciocco, ho a mala pena vent'anni...- L'uomo le sorrise gentilmente: -Oh, si fidi, inconfronto a me lei non è che una neonata, se mi permette.- -Perchè? Quanti hanni dovrebbe avere lei?-

L'uomo sorrise alla richiesta di Lyon: -Così tanti da far venire il mal di testa solo a pensarci... Forse poco più dell'età dell'Universo intero!- Sbarrammo gli occhi. -Qual'è il tuo nome?- Intervenne Mario, con più discrezione di me.

L'interessato sorrise compiaciuto, e dopo un breve inchino, rispose: -Che scortesia... Mi scuso. Io sono l'ombra di tutti e di nessuno; Chiamatemi Null.-

Devo dire una sola parola: SONDAGGIO.

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