Cap.44 The Last Day

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"Signore!" Il Marine saluta il suo superiore. "Abbiamo perso le traccie di Barbabianca, signore!" Gli riferisce subito dopo. Gli occhi di Sengoku si ampliano rimanendo immobili. Certamente Barbabianca si poteva immaginare che lo stessero seguendo! Anche se non se lo aspettava, è rimasto sorpreso di come Barbabianca ha gestito la situazione. Manca solo un giorno all'esecuzione di Ace, e adesso è una ragione vitale capire cosa sta pianificando il nemico.

Sengoku sospira seccato mentre si massaggia le tempie. "Da questo momento in poi, tutto diventerà molto più complicato. Dove sono ora i condottieri?" Sengoku chiede alzando la testa. "Tutti i attesi condottieri sono arrivati. Boa Hancock arriverà fra massimo un altro paio di ore." Sengoku aggrotta le sue sopracciglie. "Qual è la ragione per suo il ritardo?" Gli chiede.

Il Marine si mette sull'attenti e gli spiega. "Ha chiesto di poter vedere Ace Pugno di Fuoco, prima di dirigersi qui." Sengoku assume una posizione rilassata sulla sua sedia e poi parla. "Questo è un problema." 

"Aspetti, signore, non penserà mica che lei-"

"No, lei non lo farà. Sarebbe troppo imprudente da lei per tradirci così, specialmente adesso. Ma a questo punto, tenetevi pronti per qualsiasi cosa. Pugno di Fuoco deve essere portato qui entro dodici ore. Assicuratevi che non ci siano ritardi o altro, bloccate ogni nave che ci intralceranno la strada e solo quella deve arrivare."

"Sissignore!"
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Guardi stupefatta i pesci che nuotano intorno la Moby Dick. La luce del sole colpisce l'oceano, facendo sembrare la superficie scintillante. Non avresti mai pensato che ti sarebbe capitato di vedere il mondo da questa prospettiva.

"Non mi abituerò mai a questa vista. È un mondo completamente diverso." Marco dice camminando dietro di te. Lo guardi in faccia. È stanco, lo puoi vedere soltanto guardandolo. Ma non è l'unico qui a essere esausto. Tutti lo sono. Ma loro si stanno sforzando di uscire fuori da questo casino. Tutti loro cercano di riportare Ace sulla nave vivo e sono disposti di dare la loro vita per lui.

Marco nota lo sguardo con cui lo guardi in faccia, e velocemente gira la testa in un'altra direzione per evitare il contatto con i tuoi occhi.  "Non preoccuparti troppo per questo. Porteremo indietro Ace definitivamente!" Dice con un tono confidente. Scuoti la testa e appoggi la tua mano sulla sua spalla. "No, non è questo... Voi lavorate così faticosamente, non posso vedere voi ragazzi in questo stato." Dici con un filo di voce. Lui ti rivolge uno sguardo empatico e si allontana da te.

"Non preoccuparti per questo. Dovresti riposare. Domani sarà un grande giorno. Tutti si stanno  impegnando per vedere Ace felice. È il minimo che possiamo fare..."

"Eh?"

"Come posso dirtelo... Se non avessimo scelto di non mandarlo a uccidere Teach, le cose sarebbero andate diversamente. Anche Oyaji si sente in colpa per questo ma tutti noi siamo disposti a cambiare il destino di Ace." Marco spiega prima di camminare lontano. Ma dopo aver fatto pochi passi si gira indietro. "(Tuo nome)... Ascoltami. Tu devi stare indietro. Stai sempre con Oyaji e se succedesse qualcosa cercami immediatamente. Hai capito?"

Prendi un profondo respiro. È una cosa difficile da accettare. Anche tu vuoi salvare Ace. Tu hai bisogno di salvarlo. Ma questa non è la ragione principale del perché è difficile accettare ciò. Tu sei consapevole del fatto che tuo padre sarà presente e probabilmente farà di tutto per provare a mettere le sue mani su di te, specialmente questo sarà il tuo primo incontro con lui da quel giorno. Devi stare calma, devi pensare anche al tuo bambino oltre alla tua vita.

"Okay..." Tu accetti le sue parole.
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Luffy corre più veloce che può. Lui fa del suo meglio per non essere scoperto, ma sfortunatamente non ha elaborato bene i suoi piani. Hancock gli ha detto di non fare troppe scene e di essere extra cauto, dato che questo posto è monitorato dappertutto, per non parlare che questa è la prigione più sicura del mondo. Ma questo non c'entra niente con lui. Quello che gli importa è salvare suo fratello, anche se gli costerà la sua vita.

Lui salverà Ace.
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Tutto quello che desidera Ace adesso è capire le sue emozioni. Lui vorrebbe farsi salvare, ma allo stesso tempo non vuole. Ci tiene troppo ai suoi compagni per lasciarli morire per lui. Dopotutto lui chi è? Solo un perdente che non è stato capace di vendicare un suo compagno.

Ma sa che non gli rimane più molto tempo. Lui presto morirà. Qualcosa nascosto dentro di lui gli dice che il suo orologio sta tichettando e sta per arrivare in fretta la scadenza del suo tempo. Se solo avesse un'ultima possibilità di dirti che ti ama... Solo il pensiero che tu venga alla battaglia manda il suo cuore in frantumi, lo fa spaventare. Si ti dovesse succedere qualsiasi cosa a causa sua, non sarà mai più capace di dimenticarlo.

Mentre è perso nei suoi pensieri, Magellan fa la sua apparizione, ma non è da solo, è con Hannyabal e una guardia. Tuttavia, c'è anche un'altra persona dietro Hannyabal che non ha ancora notato. Ace aggrotta le sue sopracciglia. Perché loro sono qui? Supponeva di essere portato via domani mattina.

"Hai una visita speciale, Ace. Chi pensi che sia? Jinbei, sono sicuro che non hai mai incontrato questa persona prima d'ora. Anche se non l'avete mai vista, conoscete bene il suo nome. Lei è l'imperatrice delle guerriere Kuja, e in più fa parte della flotta dei sette! Boa Hancock." Ace e Jinbei sono sorpresi. Che cosa vorrà da lui Boa Hancock?

Hancock si avvicina alla cella. I prigionieri iniziano a eccitarsi per il fatto che lei è la più bella qui dentro.

"Quindi? Cosa vuoi dirmi?" Le chiede Ace con tono seccato. Hancock lo fissa e lo guarda con un'espressione annoiata. "Semplicemente niente. Volevo solo vedere l'uomo che ha fatto scatenare questa guerra in cui sono coinvolta anche io." Lei replica. Ace alza i suoi occhi per studiare la sua faccia. Hancock si tira indietro, non è l'intera verità.

"Quindi sono solo un oggetto di intrattenimento ora?" Ace le chiede con sarcasmo. "Perché hai accettato questa offerta?! È così grave per te perdere il posto nella flotta dei sette?!" Le chiede Jinbei. "Tu sei Jinbei, giusto?  Ho sentito delle voci su di te e alla fine sei finito qui."

I prigionieri iniziano a fare più rumore rendendo la conversazione difficilmente compresibile. Appena iniziano a insultare Magellan che intralcia la loro vista, Magellan fa uso del suo veleno contro di loro e tutto inizia a diventare più caotico.

Hancock coglie l'attimo per spiegare tutto, dato che finalmente non la tengono più sorvegliata, per il momento. Ace la ascolta scioccato per quello che gli ha detto. Non avrebbe mai pensato che questo potesse succedere.

Non appena tutti si danno una calmata, lei cammina allontanandosi dalle celle. "Oi! Quello che hai detto... È la verità?" Ace balbetta. Hancock si ferma per qualche secondo e parla. "Non ho nessuna ragione per mentire a te. Oh e in più, è preoccupato che tu ti arrabbi con lui."

Appena se ne vanno via, Jinbei guarda l'espressione scioccata di Ace e inizia a preoccuparsi un po'. "Ace, che cosa ti ha detto?" Ace prende un profondo respiro prima di parlare. "Mi ha detto che il mio fratello minore sta venendo qui."

"La persona di cui mi hai sempre parlato, quel Luffy Cappello di Paglia?" Jinbei sussulta.

Se lui non fosse mai nato, forse le cose sarebbero andate meglio?

Call your name (Ace x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora