Alec tirò su svelto la testa sorpreso di sentire proprio quella voce, quella che ogni volta che la sentiva gli faceva tremava il cuore e le ginocchia. Si alzò lentamente in piedi asciugandosi le lacrime e si voltò verso la persona che più amava al mondo e lo guardò.
Magnus aveva indosso ancora i vestiti del giorno prima, ora tutti stropicciati ma che lo rendevano comunque molto elegante.
Aveva i capelli tutti scompigliati e gli occhi circondati da una leggera ombra scura. Al braccio aveva una piccola fasciatura dove il guaritore gli aveva fatto l'iniezione dove un piccolo puntino rosso padroneggiava sul bianco. Gli occhi erano stanchi e spenti ma sempre bellissimi a detta del cacciatore.
In tutto questo lui gli stava sorridendo... gli stava davvero sorridendo... dopo tutto quello che aveva detto e fatto, dopo che lo aveva ferito e umiliato contro la sua volontà, lui gli sorrideva.
A detta del moro sembrava quasi ironica la cosa, perché sorridere ad una persona che ti ha violentato. Perché cercarne ancora il contatto fisico.
"Scusami pensavo fossi mio fratello..." disse Alec cercando di nascondere le tracce del pianto, ma ormai il danno era fatto.
Quel gesto intenerì lo stregone al quale si addolcirono gli occhi illuminando tutto il viso leggermente scarno.
"Non ti preoccupare" rispose Magnus sorridendo "per tutto... non è stata colpa tua tutto ciò che mi è successo, che ci è successo... non devi prenderti la colpa, non sarebbe giusto, non è giusto... non devi avere paura che io ti respinga perché ho capito benissimo cosa è successo e se in un primo momento avevo paura di te era perché non ero ancora a conoscenza di quello che ora sappiamo entrambi... sapere adesso che l'artefice di tutto ciò era una persona a cui volevo bene e di cui mi fidavo mi rende triste, sì, ma rendermi conto che al mio fianco ho te, una persona che mi amerà nonostante i miei sbagli e che mi sosterrà sempre, qualunque cosa io faccia, mi permette di andare avanti anche se provo dolore.
É normale che tu adesso abbia paura di passare del tempo con me, perché ciò che è successo non si può semplicemente eliminare e dimenticare" il mago si avvicinò e lo abbracciò stringendoselo forte al petto e sussurrandogli all'orecchio "ma io sarò sempre qui per te e ti aspetterò, non ti libererai facilmente di me shadowhunter." terminò poi staccandosi a guardandolo negli occhi.
A quel punto Alexander non ce la fece più, troppe emozione lo spinsero a rischiare tutto e azzerò le distanze tra loro due baciandolo in modo passionale e bisognoso.
Le mani scattarono sui suoi fianchi avvicinandolo più che poté e Magnus infilò le sue tra i capelli scuri dell'altro. Si baciarono per un tempo interminabile ma che fece bene ad entrambi. Non appena le loro labbra si toccarono, infatti, per loro fu come prendere una grossa boccata d'aria dopo un tempo interminabile di apnea. Tutta la sicurezza persa di Alec fece ritorno con vigore vedendo che anche Magnus stava al bacio, ne fu felice, ne fu tremendamente felice. Lo amava, Dio se lo amava. Glielo avrebbe ripetuto fino alla morte, fino al suo ultimo respiro, perché Magnus se lo meritava.
"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo ti prego credimi, mi dispiace Magnus...mi dispiace. Non ti avrei mai fatto del male lo sai, lo sai. Ti prometto che qualunque cosa succeda d'ora in avanti sappi che ti starò sempre vicino e non ti abbandonerò, te lo giuro. Ti giuro che ti proteggerò da me stesso e che il portafortuna che ti ho regalato non ti deluderà mai più. Io ti proteggerò sempre, a costo della mia vita." continuava a ripetere contro la sua spalla mentre il mago lo stringeva sempre più forte.
"Ssshh non ti preoccupare Alec, basta piangere." disse Magnus sforzandosi a sua volta di non piangere.
Quell'abbraccio valeva più di mille parole a detta di entrambi, il solo contatto fisico li calmava e tranquillizzava, sapevano che c'erano l'uno per l'altro e questo, si promisero entrambi, non glielo avrebbe tolto nessuno.
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