L'uomo vestito di nero mi sorpassa, senza degnarmi di uno sguardo.
La camminata rigida, il rigonfiamento sotto la giacca, mi fa pensare ad un militare.
Svolto l'angolo e mi fermo, restando nascosto a spiarlo. Si ferma davanti alla porta di Eva e lascia scivolare un plico sotto la porta. Che diavolo sta succedendo? Cosa vuole da lei?
Tutte domande che mi bombardano il cervello. Un secondo dopo, sparisce dietro l'angolo. Di certo avrà usato l'uscita d'emergenza che dà sulle scale.
Torno indietro e mi appoggio alla sua porta. Il rumore ovattato della sua voce non mi permette di capire cosa dice, ma sta parlando con qualcuno.
Poi tutto cambia...
"Non minacciarmi, hai capito?
Ti ho già detto quanto ti convenga avermi dalla vostra parte. In questo modo mi fai solo arrabbiare! E ti ripeto, di lui mi occupo io."
Scatto indietro come se mi avessero colpito. Il lui di cui parla sono io. Lei lavora per La Compagnia. Mi sta usando per un qualche scopo, fingendo di amarmi. Ma che io sia dannato se permetto loro di incastrarmi ancora. Di rapire mio figlio o fare del male alla mia famiglia.
Corro all'ascensore, mi infilo dentro e, una volta arrivato al piano terra, corro in auto.
Compongo il numero di mio fratello e aspetto che risponda.
《Ehi Link》, mi saluta.
《Abbiamo un problema. Raduna gli altri, ci vediamo tra mezz'ora da me. Stai attento e porta anche Sara》, riaggancio, quasi rompendo il telefono. Stringo forte lo sterzo, così tanto da farmi male.
Ci avevo creduto, avevo sperato di poter ricominciare con lei. Ma mi ha solo preso in giro, ingannato.
E quanto è vero Dio, la pagherà cara. Metto in moto e sfreccio via, come inseguito dal demonio.《Sei sicuro di quello che hai visto?》 I loro occhi si puntano su di me, mentre Alex pone la domanda.
《Sì, ne sono certo. Lavora per La Compagnia. Farà di certo parte di una cellula dormiente, che ha il compito di tenerci d'occhio.
E chi può essere più insospettabile di lei, che è figlia del Governatore?》
《Il tuo discorso non fa una piega, effettivamente, però ho qualche dubbio. I metodi della Compagnia non sono questi. Minacce, coercizione fisica e psicologica, rapimenti e morti.
Perché mandare lei, farla fingere di amarti e portarti a letto? In fondo non ha fatto nessuna mossa, né in un senso né in un altro.》 Interviene Michael.
《Non lo so! So soltanto ciò che ho visto e sentito. Darei qualunque cosa per sapere cosa c'era in quella busta. Per sapere chi è lei davvero.》
《Va bene, cerchiamo di non perdere calma e lucidità. Come facciamo a scoprire chi è? Semplice, contatterò la Lang, siamo ancora in buoni rapporti.》
Alex, dopo queste parole, si alza e prende il telefono. Si sposta in veranda e parla, mentre noi siamo in silenzio. Sara si tormenta le mani, Michael tamburella con le dita sul tavolo. Lj è tra i suoi pensieri, mentre Fernando passeggia avanti e indietro. E io... io mi arrovello con mille interrogativi, cercando e trovando segni di tradimento in ogni suo gesto, in ogni sua parola.
《Tra un'ora avremo le informazioni. Nel frattempo dobbiamo decidere come agire. Se davvero è un agente della Compagnia, si accorgerà di qualsiasi trappola o comportamento strano. Direi, per il momento, di comportarsi al solito. So che ti costerà, ma devi portare avanti la cosa tra te e lei.
Anche se potremmo parlare in via più definitiva, una volta che avremo le info.》 Nessuno obietta, nessuno dice nulla. Siamo in preda al nervoso e allo scoramento, e così sarà per la prossima ora.Il tempo sembra essersi allungato come caramello caldo. Il ticchettio dell'orologio, unito ai vari sbuffi e sospiri degli altri, sembra una condanna.
Il telefono di Alex inizia a suonare ripetutamente.
《Accendi il pc, Lj. Dovremo visionare da lì i documenti.》
Mio figlio obbedisce, poco dopo ci troviamo davanti diverse cartelle.
《È sicuro? Voglio dire, non è che ci rintracciano e scoprono che abbiamo visto queste cose?》 Chiede, intelligentemente, Fernando.
《Tranquillo, siamo al sicuro》, replica Mahone, prendendo posto davanti al pc.
Clicca sulla cartella dando il via a tutto. Osserviamo attentamente il contenuto di ognuna, poi nell'ultima troviamo un messaggio, di sicuro della Lang, insieme ad un video, datato 2010.
-Caro Alex, spero che i miei file ti siano tornati utili. Non ho idea di cosa tu stia cercando, o combinando, resta il fatto che un po' ti conosco e penso di aver intuito.
Qualsiasi sia la tua ipotesi, penso che verrà smantellata da questo video. Chi cerchi non è chi dice di essere, tuttavia non credo abbia a che fare con chi pensi tu.
Ad ogni modo stai attento, statelo tutti.
Con affetto, Felicia.-
Un sospiro e poi un click, sul video.
Imposta la modalità a schermo intero e aspettiamo. Qualche istante dopo il video parte. Lo visioniamo tutto, sempre più sconvolti. Ad un certo punto, Michael esclama: 《Lei non è della Compagnia! Lei la vuole radere al suolo.》《Sì, è esattamente questo che voglio fare》, la sua voce dietro di noi. Ci voltiamo in contemporanea, puntando gli occhi su di lei.
《La Compagnia mi ha portato via troppo. Come ha fatto con chiunque le si opponesse. Da allora il mio scopo è distruggerla.
E voi avete l'arma per farlo.
Prima che tu dica qualcosa, non ti ho usato. Provo davvero ciò che ti ho detto, da molto tempo. Ho voluto io essere assegnata a te, per poterti stare vicina. So anche che non ci crederai, e va bene così, ma adesso le priorità sono altre.
Lasciate che mi presenti, una volta per tutte: sono Eva Larson, comandante in seconda de La quinta colonna.》
Un attimo dopo, gli spari rompono il silenzio.Continua...
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SIAE Prison Break- Broken Souls.
FanfictionPubblicato a febbraio 2018. Wattys2018. Da un estratto: "Avevo appena compiuto 22 anni, quando lo incontrai. Tutti a Chicago sapevano chi fossero. Poco tempo fa erano i criminali più ricercati d'America, oggi sono solo uomini. -Gli otto di Fox River...