La afferro e la trascino verso le scale, senza riuscire a smettere di baciarla. Saliamo i primi gradini, avvinghiati, mentre cerchiamo di liberarci dei vestiti.
《Smetti di portare queste odiose camicie》 sussurra contro le mie labbra, mentre con le mani cerca di sbottonarla.
La stringo per il sedere e le faccio incrociare le gambe ai miei fianchi.
Salgo la rampa ed entro in camera.
La volto, poggiandola alla porta.
《La cerniera?》 Sibilo.
《Fianco destro》, indica.
La trovo ma si inceppa. Le scappa un gemito, quando le dita la sfiorano. Perdo la testa e le strappo l'abito, facendola rimanere in intimo.
《Quanto sei bella》ed è la verità.
È perfetta: le gambe lunghe e toniche, il sedere sodo, la schiena leggermente arcuata.
Si gira e, a sua volta, mi strappa la camicia. Sento i bottoni saltare ed atterrare sul pavimento.
Mi tira a sé, iniziando a baciarmi il collo, non smettendo di toccarmi il petto.
《Sei così... oddio, non mi viene il termine.》
Passa la lingua sul collo, per poi mordicchiarmi il lobo dell'orecchio. Vado in orbita e le slaccio il reggiseno.
Due mele sode ed invitanti, i suoi seni. Ne stringo uno, provocandole una scarica di brividi.
《Ti prego...》 implora. Mi accanisco sul seno, tormentando un capezzolo.
《Oddio...》 mugola e si contorce, per poi cercare si sbottonarmi i jeans. Vado indietro e semplifico tutto, aprendoli e sfilandoli.
《Gesù!》 Resta a bocca aperta, fissando ipnotizzata i boxer.
《Non sei vergine, vero?》 Ipotizzo, data la sua espressione.
《No. Ma non ho mai visto nulla di simile. Sei la ricompensa ad anni di sesso scadente.》
Ma senti, senti... faccio un mezzo sorriso, lanciandomi su di lei.
《Il tuo odore mi fa impazzire》, le dico, facendo scendere la mano in basso. Col dito sposto gli slip, ed entro.
È pronta, calda e umida al punto giusto. La sollevo e la stendo sul letto, voltandola a pancia sotto.
Artiglia le lenzuola, continuando ad avere degli scatti. Le sfilo le mutandine, faccio lo stesso con i boxer, mi stendo sopra di lei, piegandole appena la gamba.
《Non ho preservativi, ma starò attento. Se non vuoi ci fermiamo.》 La lascio scegliere.
《Muoviti Link. Prendo la pillola》, ansima.
Entro con una spinta, riempiendola. Si spinge contro di me, iniziando a muoversi. Le prendo una mano, mentre con l'altra le stringo un seno. Mugola, ansima e si spinge contro di me, che ben contento, pompo all'impazzata.
《Ti prego, più veloce!》 Quasi strilla. La accontento, mettendola carponi. Spingo più forte che posso, tenendole i fianchi.
Sto sudando come non mai, ma è favoloso.
《Ci sono, Link, spingi ti prego...》
Metto il turbo e la faccio contenta.
《SÌ, ODDIO, SIIII》, urla arrivando all'orgasmo.
Un paio di spinte ancora e la raggiungo, svuotandomi dentro di lei gemendo.
Crollo sfinito, lei fa altrettanto.
《Sei magnifico》, si volta e si appoggia al mio petto.
《Dici?》, scherzo.
《Dico, dico. Però un difetto lo hai...》, e questa?
《Cosa non va?》 Sono sulle spine.
《Devi farti crescere i capelli! Mi sono rotta due unghie, artigliando il letto. Preferisco tirare i tuoi capelli.》
Scoppio a ridere.
《Sei tremenda! Non ti accontenti mai. Comunque, capelli a parte, a che ora devo riportarti a casa?》
《Link, ho ventidue anni non quindici. Posso tornare quando mi pare, o non tornare affatto.》
Mi guarda con quegli occhioni grandi.
《Un passo alla volta, ok?》 Suggerisco.
《Ok. Ma dovrai darmi dei vestiti. Mi hai strappato l'abito.》 Sghignazza.
《Certo.》 Mi alzo, apro l'armadio e trovo una maglia e dei pantaloni di una tuta.
《Ti staranno enormi, ma meglio che uscire nuda...》
《Vanno più che bene, Link.》
Si tira su, recupera l'intimo e prende i miei abiti. Li indossa e comincia a ridere. Nel frattempo mi rivesto anche io.
《Che hai?》 Le chiedo.
《Oddio, stavo pensando al mio look. Vestiti casual e scarpe col tacco! Sai mai che dia vita ad una nuova moda》, se la ride tutta contenta.
《Forza ragazzina, andiamo. Si sta facendo tardi, domattina devo alzarmi presto.》 La prendo per mano e la riporto giù. Prende le scarpe e le rinfila, ridendo ancora.
Le apro lo sportello della macchina, poi mi siedo al posto di guida.
《1804, Coconut Drive.》
《Agli ordini. Ma dovrai darmi indicazioni. Non ho mai messo piede nella zona ricca.》
Funge da navigatore e ci mettiamo davvero poco ad arrivare.
Conosce molte scorciatoie.
La lascio davanti al cancello dell'imponente villa.
《Senti, nel fine settimana termino il trasloco nel mio nuovo loft. C'è anche un grande terrazzo nello stabile, per cui mi chiedevo se ti andrebbe di venire ad inaugurarlo.》, 《puoi portare anche gli altri, mi fa piacere. Sono simpatici e a posto.》
《Te lo faccio sapere domani, ok?》 Devo sentire i ragazzi.
Le spunta un sorriso a 32 denti.
《Se questo vuol dire che mi chiamerai, va bene. A tra poco, 'notte Link》, mi stampa un bacio ed esce svelta. Una volta dentro al cancello, si volta e saluta con la mano.
Resto un attimo fermo, fuori da casa sua. Poi prendo il telefono e digito: "Buonanotte... dolcezza."
Inserisco la marcia e parto sgommando.
STAI LEGGENDO
SIAE Prison Break- Broken Souls.
FanfictionPubblicato a febbraio 2018. Wattys2018. Da un estratto: "Avevo appena compiuto 22 anni, quando lo incontrai. Tutti a Chicago sapevano chi fossero. Poco tempo fa erano i criminali più ricercati d'America, oggi sono solo uomini. -Gli otto di Fox River...