Quello che non vorrei sentire.

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《Cosa vuoi? Non ho le forze per discutere con te, e neppure la voglia.》 Me lo aspettavo, ma fa male comunque.
《Voglio solo...》, mi blocco.
《Sì, lo immagino. Minacciare e ribadire il punto. Ho capito, non sono stupida.》
《Lo so. Non sono qui per quello che pensi. Voglio solo sapere come stai.》 Riesco a dirlo.
《Sto bene. Puoi andare.》 Volta la testa.
Ma non vado, anzi. Mi siedo accanto a lei.
《Senti, cerca di capire...》, provo a spiegarmi.
《Sai una cosa? Sono stanca di capire! Io devo sempre comprendere tutti, ma nessuno capisce me. Ti ho mentito, è vero, ma credi che per me sia divertente? Ho la responsabilità della vostra vita, il peso di combattere un nemico estremamente forte e pieno di risorse, e non ho neppure avuto il tempo di respirare! Sono anni che vivo cosi; ho preso le botte, le pallottole e Dio solo sa cos'altro! Per cui risparmiami le tue patetiche scenette da povero e incompreso. Hanno perso tutti qualcosa, qualcuno. Ma si va avanti e si combatte!》
È furibonda, si è seduta di scatto nel letto e mi punta il dito contro.
《Tua madre?》 Chiedo.
《Non solo. Ho perso tutto: la mamma, quello che era una volta mio padre. L'adolescenza e crescere come una ragazza normale. Guardandomi sempre le spalle, stando attenta ad ogni parola detta, per non essere scoperta. Poi arrivi tu, portando un po' di luce nella mia vita. Me sei così duro e inarrivabile!
Ma io mi dico: provaci Eva, ne vale la pena, ci vuole pazienza.
E ce la metto tutta, concedendoti molto più che a chiunque altro.
Ma tu sei così attaccato al passato, inamovibile sotto ogni punto di vista. Sei chiuso e non mi permetti di entrare, di farti vedere chi sono davvero. Non vuoi lasciarti amare.
Va bene, è un tuo diritto.
Ti lascio in pace, tu fai altrettanto. Da oggi solo contatti di "lavoro", nient'altro. Adesso lasciami sola, sono stanca e dolorante.》
Si lascia cadere nel letto, mentre dentro di me il dolore si irradia ad ondate. Ha ragione, su tutto.
E mentre torno in camera mia, il vecchio Link ha la meglio.
《Non ti lascerò in pace, dolcezza, toglitelo dalla testa!》
Sorrido ed entro nella stanza. E per la prima volta, da anni, mi sento di nuovo vivo...

Continua.

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