Cap.16:

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"Come stai male vestita così!"
"Lo sai che le tue scarpe sono out? Comprati le Adidas!"
Certi commenti sono rivolti anche al mio vestiario.
"Sembri una depressa!"
"La maglia è del paparino?"
Sono terribilmente debole per difendermi.
"È sua, problemi?"
Dice lei, la mia migliore amica. Abbandonata da tutti, tranne che da lei.
"Grazie."
Sussurro debolmente quando quei tizi vanno via. Fa un cenno e va via.
Mi prendono in giro tutti, esclusa la mia amica.
Non esco più.
Sto sola in camera a sentire musica a palla e a fare i compiti.
Studio ma alle verifiche orali sono continuamente insicura, tremo e piango come una stupida. Per fortuna nei compiti scritti vado bene solitamente. E tanto per dirlo, ci sono dei patti che valgono da inizio anno a fine anno tra me e loro, e sono sui compiti scritti: devo sempre passare il foglio con le mie risposte che devono essere sempre esatte (un motivo dei quali per cui studio molto) altrimenti le prendo. È già successo e non ho dormito dai dolori, non intendo che succeda più.
MAI PIÙ.
Ho fin troppi lividi sul mio corpo, che mi sembra marchiato a vita.
Non perché i lividi non vadano più via, nah. Dopo un po' di tempo e tanti dolori vengono spazzati via. Solo che lasciano un segno in me, e quello non riesce ad andare via.
Come una piccola cicatrice sul mio cuore: incurabile.
So che starà lì. A vita.
Spazio autrice:
Mini capitolo but volevo pubblicare.
In ogni capitolo, seppur corto, c'è qualche frase (o chiave) che porterà alla conclusione che non potete nemmeno immaginare...
Ovviamente non vi dirò come finirà perché NO AGLI SPOILER e poi perché non avrebbe più senso leggere questo libro, ahahah.
-AZNIKATINKA.

«PER QUEI MALEDETTI KILI DI TROPPO.»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora